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Ritorniamo a parlare della Luna quando si avvicina al suo perigeo

tempo di lettura: 5 minuti

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livello elementare 
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ARGOMENTO: NAUTICA 
PERIODO: PERIGEO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: luna, apogeo, perigeo, maree

 

“E’ tutta colpa della Luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti” William Shakespeare.

Oggi, martedì 19 febbraio 2019, il nostro satellite naturale ci apparirà nel cielo più luminoso e brillante rispetto ad una normale Luna piena. A renderla tanto particolare è il fatto che la Luna si troverà esattamente nel punto della sua orbita più vicino alla Terra ovvero al perigeo. Quando la Luna nel suo moto intorno al nostro pianeta raggiunge il perigeo, la sua rotazione diventa più lenta rispetto al suo moto orbitale, e questo ci permette di vedere fino a otto gradi di longitudine del suo lato opposto orientale.

Se osservate con attenzione questa immagine, che ce la mostra alternata all’apogeo ed al perigeo, noterete che non si tratta solo di dimensioni diverse ma si nota che esistono delle differenze nella posizione dei suoi crateri sul disco visibile. In altre parole sembra che vengano mostrate parti normalmente non visibili. Ciò contraddice l’affermazione comune che la Luna mantiene sempre la stessa faccia verso la Terra. Questa generalizzazione non è propriamente vera in quanto la combinazione dell’eccentricità e dell’inclinazione dell’orbita della Luna fa sì che la Luna, vista dalla Terra, mostri o nasconda delle parti normalmente non visibili o visibili. Questi movimenti apparenti non sono trascurabili e ci permettono di osservare, per un certo periodo di tempo, oltre il 59% della superficie della Luna.

Movimenti reciproci
La luna ruota intorno alla Terra e, insieme ad essa ruota intorno al Sole in un movimento che viene detto di Traslazione. Se osservassimo questo moto ponendoci al polo nord celeste, per semplificarci la vita dalla stella Polare, vedremmo che a Luna ruota attorno alla Terra in senso antiorario mentre la Terra orbita attorno al Sole in senso antiorario, ed entrambe ruotano attorno al proprio asse in senso antiorario.

Essendo la Luna in rotazione sincrona essa mediamente rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra. In certi momenti, come avvicinandoci al perigeo la velocità angolare della Luna varia. Al perigeo essa si trova nel punto più vicino alla Terra e, nel caso di luna piena, abbiamo le superlune quando essa appare fino al 14% più grande e al 30% più luminosa di come appare durante la maggior parte delle volte. In realtà, la distanza della Luna dalla Terra varia ogni mese ed è compresa approssimativamente fra 356410 km e 406740 km a causa dell’eccentricità orbitale della Luna rispetto alla Terra.

Quali sono gli effetti della luna sulla Terra?
Tralasciando l’aforisma di Shakespeare, l’effetto maggiore causato dalla attrazione gravitazionale è sull’ampiezza delle maree, ovvero la variazione tra lata e bassa marea. Immaginiamo che il nostro pianeta sia una sfera ricoperta da un oceano con una profondità uniforme. L’effetto gravitazionale della Luna deformerebbe la superficie formando un ellissoide con i punti più alti direttamente verso la Luna e sul lato opposto della Terra. Questo ovviamente non avviene nella realtà in quanto il nostro pianeta ha una forma irregolare, che rassomiglia più ad una grossa patata che ad una sfera questa idealizzazione viene realizzata solo in parte. In pratica, il periodo del flusso della marea è sincronizzato con l’orbita della Luna attorno alla Terra.

Le altezze massime di marea si formano “un poco più avanti rispetto all’asse terra-luna” a causa dell’attrito con i fondali e della dissipazione di energia dovuti ai movimenti delle grandi masse d’acqua oceaniche. Ciascun fenomeno di “alta” marea esercita una piccola attrazione gravitazionale sulla Luna. Dall’altro lato si ha l’effetto opposto, ma quello più vicino prevale, a causa della minor distanza dalla Luna. Come risultato, una parte del momento rotazionale della Terra viene gradualmente trasferito al momento orbitale della Luna, e questo fa sì che la Luna receda lentamente dalla Terra alla velocità di circa 38 millimetri all’anno.

Fonte Superluna | A little Skeptic (wordpress.com)

Questo significa che la rotazione della Terra sta  gradualmente rallentando, e il giorno della Terra si allunga quindi di circa 23 microsecondi ogni anno. Questo significa che il giorno terrestre non ha mai avuto la stessa durata. Da parte sua anche il nostro satellite si sta allontanando dalla Terra spostandosi su un’orbita più lontana che provoca un “allungamento” del tempo di rotazione dagli attuali 27 a 47 giorni. Tranquilli succederà fra 50 miliardi di anni. Per chi ci sarà, la Terra e la Luna si troveranno allora in una “rotazione sincrona ed entrambe ruoteranno attorno ai propri assi impiegando lo stesso tempo, rivolgendo sempre la stessa faccia l’una all’altra. Questo solo teoricamente perché gli astronomi ritengono che tra circa 2,3 miliardi di anni l’aumento della radiazione solare avrà causato la vaporizzazione degli oceani terrestri.

Per ora accontentiamoci dello spettacolo che la Luna ci darà. 

Consigli per una bella foto
Se avete la possibilità, fotografate la Luna quando è ancora bassa sull’orizzonte ad esempio vicino a qualche monumento o edificio: la sua dimensione apparente sembrerà ancora maggiore. Utilizzate focali superiori ai 100mm per raccogliere maggiori dettagli. Impiegate un treppiede. Anche se per fotografare la luna non sono necessari tempi di esposizione lunghi, l’uso di un teleobiettivo e l’esposizione agli agenti atmosferici possono  far venire mossa la vostra foto. Impiegate il telecomando per scattare foto per non toccare la fotocamera e rischiare micro vibrazioni che su teleobiettivi lunghi fanno danni. Se non lo avete impostate lo scatto ritardato (10 secondi sono sufficienti). La Luna è un corpo celeste molto luminoso per cui non servono tempi lunghi. Se scattate in modalità di priorità di diaframmi, impostate il diaframma intorno agli f/8, regolando gli ISO al minimo e far lasciare scegliere alla fotocamera il tempo corretto. Se scattate in manuale  mantenete il valore ISO della vostra fotocamera il più basso possibile, un valore tra i 100 e 200 è ottimale, regolate i diaframmi con un’apertura di f/8 o f/11 con un tempo intorno al 1/125 secondi. I risultati vi sorprenderanno.

Buona Luna a tutti.

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

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