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livello elementare
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ARGOMENTO: PERSONAGGI DEL MARE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: SUBACQUEA
parole chiave: Enzo Maiorca
Enzo Maiorca, Signore degli abissi, maestro di tanti di noi, ha lasciato questa terra il 13 novembre 2016 ma vogliamo pensare che continui a nuotare negli oceani di un nuovo mondo. Il suo ricordo vive nei cuori di tutti gli amanti del mare a cui ha lasciato un esempio umano e sportivo inimitabile, un grande protagonista del mare
Enzo Maiorca nacque a Siracusa il 21 giugno 1931, a due passi da quel mare che lo avrebbe poi reso celebre; imparò a nuotare a quattro anni e presto cominciò ad esplorare quei meravigliosi fondali. Amava raccontare che all’epoca aveva un gran paura del mare. Una paura che non gli passò mai … diventato campione alle giovani leve ripeteva sempre quanto fosse salutare il mare ma quanto fosse altresì importante averne paura e non prenderlo mai sottogamba. La sua prima maschera fu ricavata da una maschera antigas ritrovata nell’agosto del 1943, all’indomani del grande sbarco americano. certo non l’ideale, facendo acqua da tutti, è il caso di dirlo, i buchi. Raccontò che con mastice da biciclette, fil di ferro e tanta buona volontà riuscì a ricavarne la sua prima maschera. Da ragazzo fece gli studi classici, una passione per la storia della sua Sicilia antica che lo accompagnò sempre. Nello stesso tempo si avvicinò agli sport acquatici (come la subacquea ed il canottaggio) e per la ginnastica. In quegli anni praticava con passione la pesca subacquea, uno sport da cui si distaccò in seguito. Nel 1967 raccontò un aneddoto, poi diventato famoso, sul perché da avido cacciatore abbandonò la pesca subacquea. Vale la pena di raccontarlo:
« È avvenuto tutto all’improvviso. Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di Siracusa. Quella mattina mi accadde di arpionare una cernia. Una cernia robusta, combattiva. Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia.“
Un bel giorno un amico medico gli mostrò un articolo in cui si parlava del nuovo record di profondità a -41 metri strappato a Bucher da Ennio Falco e Alberto Novelli. Era l’estate del 1956 e Enzo Maiorca rimase fortemente colpito da quell’impresa. Dopo una breve riflessione, decise di entrare in competizione con quei grandi delle immersioni in apnea. Caparbio, si impegnò allo spasmo per strappare il titolo di immersione alla massima profondità negli abissi marini in una corsa che, tra alti e bassi, lo vide sempre protagonista. Famose le sfide reciproche con il francese Mayol.
Maiorca a Ustica nel 1978 assieme al collega e rivale Jacques Mayol Enzo Maiorca e Jacques Mayol (Ustica, 1978).jpg – Wikipedia
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Nel 1960 ebbe il suo primo successo raggiungendo la profondità di -45 metri e battendo il record precedente del brasiliano Americo Santarelli. Durò poco perché lo stesso, nel settembre dello stesso anno, si riappropriò del titolo raggiungendo la profondità di 46 metri. Ma la competizione era iniziata e Enzo non demorse. Nel novembre dello stesso anno Enzo Maiorca raggiunse i 49 metri. Fu l’inizio di un glorioso periodo che lo vide sulla scena per ben sedici anni ovvero fino al 1976. Ma non ci fu solo lo sport. Enzo Maiorca era attratto dal mare nella sua interezza: l’amore per la storia, cultura e scienza dell’universo blu lo spinsero a partecipare a numerosi progetti tra cui, nel 1978, ad una spedizione scientifica di ricerca nel famigerato triangolo delle Bermuda. Decise di abbandonare l’attività sportiva nel 1988 quando, per le proprie figlie Patrizia e Rossana (entrambe campionesse con una serie di record mondiali d’immersione in apnea), raggiunse il suo ultimo record a 101 metri di profondità.
Nel giugno del 1990 volle dare ancora una volta il suo contributo alla scienza e collaborò con il Centro di fisiologia e patologia dell’immersione dell’ Università di Buffalo, negli Stati Uniti, diretto dal famoso professore Lungdreen i cui risultati nella ricerca negli ultimi 40 anni hanno avanzato la conoscenza di base della meccanica respiratoria relativa all’immersione in apnea, la respirazione con attrezzature subacquee e la progettazione e lo sviluppo di migliori attrezzature di respirazione subacquea. L’11 giugno 1993 Maiorca fu protagonista del ritrovamento del sommergibile italiano Veniero, scomparso nel 1925, la cui ricerca racconterà nel libro “L’ultima emersione, il ritrovamento del sommergibile Veniero“. Tutto iniziò in una sua trasferta a Cuba per tentare un nuovo record, quando conobbe un comandante siciliano, Armando Santoro. Nacque un’amicizia che fece affiorare il ricordo di un fatto doloroso accaduto molti anni prima. Il 26 agosto 1925 la motocisterna Capena in navigazione al largo di Capo Passero urtò lungo la sua rotta, senza rendersene conto, il sommergibile Veniero. Il battello colò a picco portando con se il suo comandante, capitano di fregata Paolo Vandone, e 48 uomini dell’equipaggio. Se per Santoro quella storia dimenticata da tutti era un peso sul cuore, per Maiorca diventò una sfida. Al suo rientro, con un gruppo di amici iniziò le ricerche e le immersioni su quello che si rivelò poi essere il relitto del Veniero, appoggiato sul fondo ad una profondità compresa tra i 49 ed i 55 metri.
Non ultimo nel 1994, nel corso della XII Legislatura, fu eletto senatore della Repubblica per il Movimento Sociale, un incarico di prestigio ma in un ambiente, quello parlamentare, forse a lui non congegnale, in cui Maiorca non si ritrovava per i continui trasformismi che notava anche all’interno del suo partito. Di fatto fu la prima ed ultima volta in Senato ed Enzo Maiorca tornò al suo vero amore, il mare.
Per la sua attività sportiva, Enzo Maiorca ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti:
– Medaglia d’Oro al valore atletico del Presidente della Repubblica (1964)
– Tridente d’Oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche subacquee (1964)
– Premio letterario del C.O.N.I. per il libro “A capofitto nel turchino” (1976)
– Stella d’Oro al merito sportivo del C.O.N.I.
– PADI AWARE nell’anno europeo per la conservazione dell’ambiente (1995)
– Medaglia d’Oro al merito di Marina (non solo per lo sport ma anche per la difesa nell’ambiente (2006)
Sposato con Maria Gibino, oltre alla famiglia ed allo sport, Enzo Maiorca amava la campagna, gli animali e la lettura, oltre alla mitologia classica e all’archeologia fenicio-punica. La natura in tutte le sue bellezze alla quale dedicò la sua vita, con un impegno forte e costante alla salvaguardia profonda ed efficace del patrimonio marino e naturalistico.
Tra i più grandi apneisti italiani, fu per diversi anni detentore del record mondiale di immersione in apnea. Un amore per il mare che traspare dai suoi libri: A capofitto nel turchino (Mursia, 1977), Scuola di apnea – Immergiamoci con il più grande subacqueo di tutti i tempi (La Cuba, 1982), Il Mare con la M maiuscola (Lights, 2001), Sotto il segno di Tanit (Mursia, 2011).
Assetto variabile
- 1960 Settembre assetto variabile Metri 45
- 1960 Novembre assetto variabile Metri 49
- 1962 Agosto assetto variabile Metri 51
- 1964 Agosto assetto variabile Metri 53
- 1965 Agosto assetto variabile Metri 54
- 1966 Novembre assetto variabile Metri 62
- 1967 Settembre assetto variabile Metri 64
- 1968 Agosto assetto variabile Metri 69
- 1969 Agosto assetto variabile Metri 72
- 1970 Agosto assetto variabile Metri 74
- 1971 Agosto assetto variabile Metri 77
- 1972 Agosto assetto variabile Metri 78
- 1973 Agosto assetto variabile Metri 80
- 1974 Settembre assetto variabile Metri 87
- 1986 assetto variabile Metri 91
- 1987 assetto variabile Metri 94
- 1988 assetto variabile Metri 101
Assetto costante
- Agosto 1961 Metri 50
- Agosto 1972 Metri 57
- Agosto 1973 Metri 58
- Settembre 1976 Metri 60
- 1978 Metri 52 (nuovo regolamento)
- 1979 Metri 5
For English readers , it is worth to read the history of freediving at this link
in anteprima, Maiorca a Sorrento, 1974
Enzo Maiorca (Sorrento, 1974).jpg – Wikimedia Commons
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).