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livello elementare.
ARGOMENTO: GEOPOLITICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: AUKUS
Le sfide geopolitiche attuali non riguardano solo la NATO e l’Europa coi suoi conflitti ma si estendono ormai a tutto il mondo. Una delle alleanze “difensive” create recentemente si chiama AUKUS ed è un partenariato trilaterale di sicurezza rafforzato incentrato sul Pacifico. Annunciata nel settembre 2021, AUKUS, come indicano le lettere del nome, è un’alleanza tra Australia, United Kingdom e United States (of America). AUKUS è nato allo scopo di rafforzare la capacità di ciascun governo di sostenere gli interessi di sicurezza e difesa, basandosi su legami bilaterali esistenti da tempo. Si basa su tre pilastri:
– Sottomarini a propulsione nucleare: prevede il supporto all’Australia per l’acquisizione di sottomarini a propulsione nucleare per la Royal Australian Navy. Questo include il trasferimento di tecnologia e know-how necessario per costruire e gestire questi sottomarini. L’obiettivo è fornire all’Australia una capacità avanzata per operare nel Pacifico e garantire la sicurezza marittima.
– Capacità condivise e interoperabilità: mira a migliorare le capacità congiunte e l’interoperabilità tra le forze armate dei tre paesi e include lo sviluppo e la condivisione di capacità in aree critiche come le capacità cibernetiche, l’intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche e le capacità sottomarine.
– Integrazione della Difesa e della Sicurezza: consiste nell’integrazione più profonda di scienze e tecnologie legate alla difesa, delle basi industriali e delle catene di approvvigionamento dei tre paesi. Per far ciò si prevede la condivisione di informazioni e tecnologie, nonché la cooperazione nello sviluppo di nuove capacità per affrontare le minacce comuni.
Il Segretario della Difesa Lloyd J. Austin III, Richard Marles MP, Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa, Australia, e il R.H. Grant Shapps, Segretario di Stato per la Difesa, Regno Unito rispondono alle domande durante una conferenza stampa al Moffett Field, California, il 1° dicembre 2023. I tre leader si sono incontrati per discutere della Partnership per la sicurezza Australia-Regno Unito-Stati Uniti (AUKUS) nel campus della Defense Innovation Unit. I leader esamineranno i progressi compiuti nell’implementazione dell’Optimal Pathway per fornire all’Australia una capacità sottomarina con armamento convenzionale e propulsione nucleare e discuteranno degli sforzi attuali e futuri per sviluppare e fornire capacità avanzate e promuovere una più profonda collaborazione tra gli ecosistemi di innovazione e le basi industriali della difesa delle tre nazioni. (Foto del DoD di Chad J. McNeeley)
Il 13 marzo 2023, i partner di AUKUS hanno annunciato un percorso ottimale per produrre una capacità di sottomarini a propulsione nucleare in Australia nel più breve tempo possibile, garantendo al contempo che tutti e tre i partner mantengano i più alti standard di non proliferazione. Occorre ricordare che in precedenza l’Australia aveva firmato un contratto di collaborazione con la Francia per la realizzazione di sottomarini convenzionali, contratto da 65 miliardi di dollari con la francese Naval Group, contratto annullato nel settembre 2021 dal primo ministro Scott Morrison. Allora vi furono polemiche sul costo del progetto e sulle dispute politiche e diplomatiche che provocò tra Francia, Stati Uniti e Australia. Ora, vediamo che AUKUS come primo pilastro ha esattamente lo scopo di aiutare l’Australia a raggiungere il suo obiettivo strategico del rinnovo della flotta sottomarina, passando da convenzionale a nucleare. Il costo del progetto è molto differente da quello che avrebbe avuto con la Francia, aggirandosi su una cifra compresa tra i 180 e i 259 miliardi di dollari (ovvero tra i 268 e i 368 miliardi di dollari australiani) e dovrebbe essere completato nel 2040. Anche stavolta vi sono molte critiche verso il progetto, sia per i costi elevatissimi, sia per la mancanza di garanzie sul passaggio della base di conoscenze sulle tecnologie verso l’Australia.
Recentemente AUKUS sembra alla ricerca di partners affidabili e tra i possibili Paesi vi sono il Giappone e la Corea del Sud, con i quali si stanno svolgendo colloqui conoscitivi. In particolare il Giappone sembra sia stato invitato a partecipare al secondo pilastro dell’alleanza dove potrebbe fornire il suo contributo grazie alle sue indubbie capacità tecnologiche con particolare riguardo all’area advanced robotics, cyber e anti-submarine warfare. Naturalmente, come sempre succede, anche con AUKUS c’è chi ne vorrebbe far parte ma non è stato invitato. È il caso della Nuova Zelanda, stato appartenente al gruppo Five Eyes (US, UK, Canada, Australia e Nuova Zelanda) che guarda sempre con maggior attenzione verso lo sviluppo di AUKUS quale alleanza militare devoluta a contrastare la crescente influenza cinese nell’Indo-Pacifico.
Attendiamo di conoscere gli esiti delle trattative per l’espansione dell’alleanza AUKUS e i risvolti geopolitici che indubbiamente vi saranno.
Alessandro Rugolo
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articolo pubblicato originariamente su AUKUS, evoluzione e sfide future – Difesa Online
in anteprima rendering del SSN AUKUS – Fonte https://www.royalnavy.mod.uk/news-and-latest-activity/news/2023/march/14/20230314-aukus-deal-delivers-new-class-of-submarines-for-uk-and-australia – Autore BAE SSN-AUKUS submarine.jpg – Wikimedia Commons
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