livello elementare
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ARGOMENTO: ASTRONOMIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: Astronomia, comete, osservazione dei cieli
In queste caldissime notti estive i più fortunati, in vacanza in località con poco inquinamento luminoso, hanno potuto osservare il consueto periodico spettacolo delle meteore delle Perseidi, particolarmente evidente nel periodo dal 10 al 15 agosto. Ma le sorprese di agosto non sono finite: è notizia recente la scoperta, come spesso accade, fortuita di una nuova cometa denominata C/2021 O1 Nishimura dal nome dello scopritore.
Tutto è iniziato per caso quanto un astronomo giapponese, Hideo Nishimura, l’undici agosto 2023. la ha fotografata per caso usando la propria macchina fotografica digitale1. Una scoperta del tutto casuale ed inaspettata che ha fatto subito il giro del mondo; e da quella notte la luminosità di C/2023 P1 Nishimura è aumentata e il suo percorso attraverso il Sistema Solare interno è ora costantemente determinato dalla NASA.
Si ritiene che nel suo avvicinarsi al Sole, la cometa continuerà ad intensificare la sua visibilità, forse anche ad occhio nudo dall’inizio di settembre. Essendo angolarmente vicina al Sole, dall’analisi della sua traiettoria, gli astronomi ritengono che sarà possibile vederla nelle prima decade di settembre nelle fasi crepuscolari del tramonto o dell’alba. Al momento sembra dirigersi, con una traiettoria retrograda all’interno dell’orbita del pianeta Mercurio e passerà quindi molto vicino al Sole, cosa che potrebbe comportarne la distruzione o alienazione di gran parte del suo nucleo ghiacciato. Per ora ai fortunati possessori di telescopi, C/2023 P1 sta mostrando una bella chioma color verde seguita da una lunga coda sottile.
Immagine di C/2023 P1 (Nishimura) scattata il 25.8.2023 alle ~6:20 (UTC+2). Da Trevinca-Skies in Spagna. Campo visivo: 43,2’x43,2′ – Autore sconosciuto6min-RGB-C2023 P1 (Nishimura).png – Wikimedia Commons
Da dove viene?
Dalla sua orbita apparentemente iperbolica, la NASA ritiene che potrebbe provenire dall’esterno del sistema solare, cosa che la renderebbe il terzo oggetto interstellare conosciuto mai rilevato, dopo il misterioso Oumuamua, e la cometa 2I/Borisov. Probabilmente sarà nuovamente catapultata nello spazio interstellare dopo essere arrivata in prossimità del sole quando diventerà probabilmente 100 volte più luminosa, cosa che dovrebbe consentire la sua osservazione nel cielo crepuscolare. Ma questo potrebbe essere anche il suo ultimo viaggio in quanto il suo passaggio nei pressi del Sole potrebbe essere devastante.
La cometa Nishimura probabilmente proviene dalla lontana nube di Oort, ma ha una traiettoria iperbolica: se sopravviverà al perielio, si prevede che il Sole la catapulterà fuori dal sistema solare nel suo viaggio di ritorno verso la nube di Oort. La sua orbita è fortemente inclinata (133°) rispetto all’eclittica. La posizione della cometa mostrata è di metà agosto – NASA JPL-Horizons
Una delle ipotesi più affascinanti è che provenga dai confini esterni della Nube di Oort, un area dello spazio esterno collocata oltre l’orbita di Nettuno,
Quando?
La cometa Nishimura si avvicinerà al massimo alla Terra, il 13 settembre 2023, e raggiungerà la massima vicinanza dal sole il 18 settembre. Man mano che si avvicina alla nostra stella diventerà sempre più luminosa, con una magnitudine apparente2 compresa tra 5 e 3 pollici. Per ora è visibile solo con un buon telescopio avendo una magnitudine stimata di 8. Come potete vedere dalle ultime foto scattate la chioma della cometa – la nuvola di gas e polvere che circonda il nucleo – emette un bagliore verde. Secondo la rivista Science, il colore insolito è emesso da molecole di carbonio che vengono degradate dalla luce solare.
La cometa Nishimura, conosciuta anche come C/2023 P1, nel cielo notturno il 18 agosto da June Lake, California, USA – Fonte NASA
Credit & Copyright: Dan Bartlett
La soluzione migliore per individuare la cometa P1 Nishimura è esplorare l’area sospetta del cielo al crepuscolo con un binocolo o con un campo visivo telescopico a bassa potenza. Provate a ricercare una piccola massa sfocata che “si rifiuta di mettersi a fuoco”, con buona probabilità sarà la nostra cometa.
Note
1 la cometa è stata scoperta con tele obiettivo da 200-mm f/3 montato su una Canon EOS 6D quando la cometa si trovava ad una distanza di una AU dal sole
2 La magnitudine apparente è una misura della luminosità relativa a Vega, una delle stelle più luminose visibili dall’emisfero settentrionale. Più basso è il numero, più luminoso è l’oggetto.
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