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livello elementare.
ARGOMENTO: PROTAGONISTI DELLA SUBACQUEA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: APNEA
parole chiave: Marina Kazankova, apnea
I sogni sono desideri e si possono realizzare
Da quando ero bambina ho sempre sognato di far parte del libro dei Guinness! Perché, pensavo, è il libro per me! Il libro delle persone diverse, fuori dal comune, particolari, strane… Mi sono sempre sentita cosi! Qualche mese fa avevo ricevuto una chiamata da Gaby Coste. Mi aveva chiesto se mi andava di fare il tentativo del Record per il Guinness di primati. Certamente la mia risposta fu immediata ed il 2 settembre volo da Los Angeles a Bonaire (Caraibi).
Marina Kazankova 2016, photo credit Den GC
Un vero paradiso, un isola meravigliosa con acqua cristallina e calda, sabbia bianca, asinelli, flamingo rosa, caprette, coralli e pappagalli! Gaby e Carlos Coste hanno organizzato il Deepsea Challenge, una competizione di apnea in Statica, Immersione libera FIM, Assetto costante CTW, Assetto costante senza le pinne CNF e l’ultimo giorno della competizione il tentativo del Record del Mondo e Guinness. L’organizzazione è perfetta: hotel con piscina per la Statica direttamente sulla spiaggia ed in un posto meraviglioso; dalla spiaggia alla piattaforma dove si svolge la competizione ci si arriva in due minuti di gommone o soli 15 minuti a nuoto. Cerco di trattenermi in competizione per non sprecare tutte le energie, la mia meta principale è il Guinness!
sulla piattaforma pronta a partire – photo credit Den GC
partecipanti allo stage di preparazione psicologica per le immersioni e competizioni tenuto da Marina
Il primo giorno effettuo la prova di Statica e con 5.55 minuti guadagno la medaglia d’oro e batto anche i maschietti. Il secondo giorno nella prova di immersione libera faccio 51 metri per abituarmi alla profondità. Il terzo giorno arrivo a 54 metri in assetto costante senza pinne ed ottengo la medaglia d’argento. Infine, il quarto giorno i 65 metri in costante e la medaglia di bronzo. Ma ora mi aspetta il tentativo per il record ed il Guinness.
Marina’s style
Ai Caraibi scelgo di fare immersioni, anche le competizioni, in costume da bagno, per sentire l’acqua tiepida che scorre sulla pelle, una sensazione di connessione con la natura. Ovviamente tutti i giorni io e Carlos Coste, che vuole fare il tentativo del record mondiale e Guinness maschile, andiamo ad allenarci nella nostra “piscina naturale”. Lungo il lungomare c’è una piscina naturale fantastica con le cime sulla sabbia che fanno da corsie. Mettiamo la boa all’inizio della nostra cima, tutta l’attrezzatura: il costume, io uso quello da sirena, (perché vorrei lanciare il messaggio che l’apnea non è uno sport estremo fatto solo per gli uomini ma un bellissimo gioco e rilassamento per tutti, dai piccoli ai grandi che ci permette di essere liberi e felici e in sicurezza in acqua) la mono pinna, maschera è zavorra. Carlos fa il suo riscaldamento: più di 2 minuti di statica e poi un bel tuffo. Lo seguo dall’alto con la tavoletta da nuoto. Ma quant’è veloce! Un bell’esercizio per me stargli dietro. Poi faccio il mio tuffo e lui mi segue. Preferisco tuffarmi senza il riscaldamento preparandomi psicologicamente.
9.09.2016 Il Giorno del Record
La mattina non vado a fare il tuffo sul fondo, faccio solo un bagnetto al mare per sentire l’acqua! E’ molto piacevole e calda. Dopo pranzo, con Carlos controlliamo la corrente nella nostra piscina naturale. Non è tanto forte (il giorno precedente era molto più forte) e Carlos propone di nuotare contro corrente per il record. Ma ecco la cronologia: alle 17.00 tutti gli spettatori si accalcano sulla spiaggia; basta camminare sul lungomare per vedere l’atleta che fa la sua performance. I ragazzi del Safety team ed i video operatori sono in acqua mentre il notaio ed i giudici sono pronti sulla barca di appoggio. Metto il mio costume da sirena, sono la prima a fare l’immersione. Arrivo alle due boe di partenza e un addetto alla sicurezza, Alejandro, tiene il body board di appoggio che uso per prepararmi. Respiro, faccio una bella concentrazione, un tuffo carpiato e parto passando sotto la cimetta tra le boe: è il nostro start. Comincio a volare in acqua, sabbia, pescetti colorati, coralli, sento l’acqua scorrere sul mio corpo ma quanto mi rilassa!!! Sento il rumore dello scooter subacqueo di Tom. Sono state posizionate 6 camere subacquee per poterci riprendere a 360 gradi. Una grande emozione.
Abbiamo delle freccette bianche sulla cima che indicano la distanza percorsa ma non riesco a leggerle. La corrente è diventata più forte e sento anche come la mia bella coda da sirena mi rallenta; mi fa perdere velocità, ma è cosi bello stare sott’acqua. Finalmente riesco a leggere la distanza: 80 metri (con le mie sensazioni muscolari mi sembrano 150 metri in piscina), continuo ed a 120 metri comincio ad aiutarmi con le braccia che è quello che faccio dopo i 200 metri in piscina quando si stancano le gambe.
passaggio ai 150 metri – photo credit Den GC
A 150 metri scorgo una freccetta blu che indica il precedente record di Carlos; la supero e sento che l’ora è arrivata! Evviva, ce l’ho fatta: record Mondiale femminile (Longest distance underwater with one breath in the ocean) e Guinness con una distanza di 154.80 metri! Questo piccolo video vi farà vivere il mio nuovo record.
Baci, abbracci, applausi, foto: che bello vivere il mare e la vita. Ora tocca a Carlos. Si prepara e raggiunge la distanza di 177 metri, battendo il suo precedente record. In allenamento aveva fatto 195 metri ma la corrente era inferiore. Il tempo di permanenza sott’acqua per tutti e due è lo stesso ovvero 3 minuti.
Marina e Carlos Conte stringono la mano al notaio che ha validato i record
L’entusiasmo è tanto e tutti gli spettatori si buttano in acqua a festeggiare con noi! Una bella festa sott’acqua. Grazie Gaby, grazie Carlos, grazie ai nostri giudici, al notaio, ai video operatori, ai ragazzi della safety, a tutti gli amici per il supporto e la realizzazione del mio sogno d’infanzia!
A presto
Marina Kazankova
world recordwoman
Guinness awarded
actress e Ocean4future reporter
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare.