.
livello elementare
.
ARGOMENTO: MATERIALE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: RECENSIONE
parole chiave: rebreather
.
.
Il futuro dei sensori di ossigeno è già arrivato? Sembrerebbe di si. Se chiedete ad un possessore di un rebreather che cosa permette al suo sistema di funzionare la risposta più ovvia sarà: i sensori per l’ossigeno. Questi dispositivi monouso, della durata di circa un anno, sono infatti fondamentali per mantenere un ciclo respiratorio sicuro nel circuito chiuso. Come sappiamo i sensori dell’ossigeno informano costantemente i sistemi di controllo circa la pressione parziale di ossigeno all’interno del ciclo respiratorio, notificando quando aggiungere ossigeno o ridurne l’eccesso.
.
I sensori di ossigeno sono celle a combustibile galvaniche originariamente concepite per applicazioni all’interno dell’industria medica ed automobilistica. All’interno di questi dispositivi relativamente poco costosi, viene prodotta una reazione chimica quando l’idrossido di potassio nella cellula entra in contatto con l’ossigeno. Questo crea una corrente elettrica tra l’anodo di piombo ed un catodo placcato oro attraverso una resistenza di carico. La corrente prodotta è proporzionale alla concentrazione (pressione parziale) di ossigeno presente sulla membrana della cellula. Il problema del loro utilizzo nei sistemi a circuito chiuso è che sono esposti a grosse variazioni di temperatura e sollecitazioni meccaniche dovute al loro trasporto. Inevitabilmente, anche se lentamente, si degradano. Il problema è che non è facile capire quando. Inoltre i sensori di ossigeno sono calibrati in ossigeno puro a pressione ambiente per poi sperare di ottenere dati affidabili a pressioni parziali di ossigeno vicine a 1,6 e oltre all’interno di un CCR di un subacqueo. La diffidenza verso i sensori elettro galvanici è tale grande, che ne vengono messi più di uno in modo che convalidare le loro misure ed informare il subacqueo quando è necessario interrompere l’immersione.
Nel 2016, dopo cinque anni di ricerche e sviluppo, la Poseidon Diving Systems AB Svezia annunciò una vera rivoluzione nell’industria delle immersioni. Il primo sensore di ossigeno allo stato solido fu quindi presentato al TekDiveUSA Show di Miami a fine aprile del 2016. Questo sensore, che viene calibrato direttamente dai produttori in fabbrica, fornisce un’uscita digitale accurata ed altamente affidabile, il che significa che può essere installato in modo permanente in un rebreather.
Non ci sarà quindi più la necessità da parte dell’utente di calibrarlo e fornirà una lettura affidabile dell’ambiente di immersione. Il sensore a stato solido utilizza speciali coloranti luminescenti, che sono eccitati da una luce rossa. Questa irradiazione incandescente dell’ossigeno viene rilevata nella banda degli infrarossi (IR). I filtri ottici leggono i pigmenti di colore sulla membrana e, con l’aiuto di un sensore di temperatura, forniscono i valori su un display del subacqueo.
Rispetto ai sensori di ossigeno galvanico odierni, questi nuovi sensori allo stato solido mostrano una durata insuperabile e soprattutto una stabilità di calibrazione. “The diving community has waited for many years for a sensor like this and the Solid State Sensor is considered as one of the ‘holy grails’ of diving “, ha affermato Jonas Brandt, CEO di Poseidon Diving Systems AB.
Poseidon ha accoppiato il suo annuncio con il rilascio del loro computer M28 (Computer subacqueo per uso in ambiente OC/CCR) e del C-POD (supporto del terzo sensore ossigeno) che offrirà, oltre all’uscita analogica, anche quella digitale. L’M28 offre una nuova interfaccia grafica che fornisce al subacqueo un modo per visualizzare mappe, un tracciamento GPS riferito alla superficie e le foto attraverso la sua memoria da 32 GB. Il M28, accoppiato con il nuovo sensore a stato solido, può essere collegato a molti rebreather e fornire una lettura affidabile dell’ossigeno. Entrambe le tecnologie saranno integrate nei futuri sistemi di supporto alla vita di Poseidon. Ovviamente i nuovi S.S.S. essendo digitali funzioneranno solo ed esclusivamente con il C-POD e non se montati sul vecchio supporto per il terzo sensore. Tuttavia il C-POD ha la capacità di leggere analogicamente anche i sensori analogici “vecchio stile”.
Caratteristiche principali del M28
.
Il computer subacqueo M28, ad alte prestazioni in OC e CCR, consente l’impiego di mappe, video e funzionalità grafiche arricchite, grazie ad un display a colori TFT LCD da 2.8″. Inoltre, consente il posizionamento GPS con dati di superficie in tempo reale. L’interfaccia utente è molto intuitiva ed avviene tramite due soli pulsanti. Inoltre, ha funzionalità avanzate su SE7EN e MKVI grazie al suo sistema gestionale, consente il funzionamento Dive-By-Wire integrato con il sistema Poseidon POD, HUD e sensori HP, ed opera con un doppio algoritmo DECO (DCAP e Bulhmann ZHL16C e Gradient Factors). Il sistema è naturalmente aggiornabile.
Specifiche Tecniche
Temperatura Operativa | -20° +50°C |
Temperatura Deposito | -30° +70°C |
Materiale PC e PA6 | 30% Vetro |
Certificazione | EN 14143, EN 13319, EN 61000 (emission and immunity), FCC 47 CFR |
Schermo | 2.8″ TFT a colori con controllo automatico della retroilluminazione |
Navigazione | impostazione interfaccia a 2 pulsanti |
Batteria interna | ricaricabile con chip di stato di carica e autonomia minima 25 ore |
Sensori | GPS, profondità, altimetro, barometro, temperatura acqua, bussola digitale 3D con compensazione dell’inclinazione, informazioni 3D rollio e beccheggio |
Wireless WiFi,Poseidon Rebreather SE7EN, Bluetooth 2.1 devices, IrDA per connessione a Poseidon MKVI | |
CAN connector | Poseidon Rebreather SE7EN, Poseidon POD System’s |
Allarme | tattile vibrazione |
Dimensioni | 100 x 69 x 29 mm |
Peso | 235 gr |
Altro | possiede già le funzioni “CCR Ready” e “OC Ready” |
La confezione di Poseidon M28 include il computer M28 con la sua valigetta di trasporto antiurto, un sacchetto antipolvere, un cavetto di ricarica ed una corda elastica e fascia da polso per l’utilizzo. I clienti che vorranno collegare il nuovo Poseidon M28 al loro Poseidon SE7EN avranno bisogno di un cavo aggiuntivo acquistabile separatamente. Volendo collegare anche un terzo sensore d’ossigeno, tra il M28 ed il SE7EN si dovrà acquistare uno splitter cable, un additional cable, un C-POD ed un sensore O2 Poseidon. Volendo utilizzare il M28 con il loro MKVI, come sistema di backup ridondante, bisognerà di acquistare un cavo addizionale, un C-POD ed un sensore O2 Poseidon.
PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE- autore
- ultimi articoli
è composta da oltre 60 collaboratori che lavorano in smart working, selezionati tra esperti di settore di diverse discipline. Hanno il compito di selezionare argomenti di particolare interesse, redigendo articoli basati su studi recenti. I contenuti degli stessi restano di responsabilità degli autori che sono ovviamente sempre citati. Eventuali quesiti possono essere inviati alla Redazione (infoocean4future@gmail.com) che, quando possibile, provvederà ad inoltrarli agli Autori.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.