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Creature acquatiche straordinarie

tempo di lettura: 6 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: BIOLOGIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANI
parole chiave: pesci
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Sono mostruosi, bizzarri, fiabeschi, talvolta grotteschi,  vivono con noi nel nostro pianeta, almeno fino a quando non li porteremo all’estinzione a causa del nostro cieco egoismo  foto: Melanoceto o Diavolo nero

Oggi, parliamo di animali acquatici curiosi. E’ il caso di dirlo, in natura c’è solo l’imbarazzo della scelta a riprova della grande biodiversità del nostro pianeta. Una biodiversità che purtroppo sta diminuendo giorno per giorno a causa dello scellerato impatto dell’Uomo sull’ambiente che ci circonda. Scopriamo oggi cinque tra gli animali acquatici più curiosi del pianeta. Un articolo leggero e senza pretese per tutti. Buona lettura.

Anglerfish o diavolo nero 
Non potevamo iniziare senza andare a conoscere un pesce dall’aspetto decisamente inquietante, tanto da essere chiamato il diavolo nero.

Non preoccupatevi, non sarà facile incontrare il melanoceto detto anche diavolo nero, Melanocetus johnsonii, un pesce abissale, decisamente mostruoso, appartenente alla famiglia dei Melanocetidi. Questa specie è diffusa in tutti gli oceani temperati e tropicali, fino ad una profondità di 4.500 metri (anche se alcuni esemplari giovanili sono stato catturati occasionalmente intorno ai 100 metri di profondità) dove conduce vita mesopelagica. La femmina presenta un corpo tozzo e tondeggiante, occupato per oltre la metà dalla grossa testa che possiede delle mandibole enormi, provviste di forti e grossi denti appuntiti. Sulla fronte spunta un’antenna mobile, l’illicio, contenente sulla sua estremità dei fotofori, che utilizza come esca luminosa per catturare le prede. L’illicio, illuminandosi, attira come con una lampara le sue prede che poi divora aprendo le sue grandi fauci. Nella femmina, il resto del corpo è piccolo e allungato mentre nel maschio è tozzo e tondeggiante. Entrambi i sessi presentano una grande bocca provvista di denti aguzzi. Le pinne sono piccole ed arrotondate. Vivendo negli abissi, dove non c’è luce, questi animali non hanno bisogno di colori sgargianti e la loro livrea è molto semplice, un uniforme bruno scuro fino al nero lucido da cui diavolo nero.  Insomma non è un pesce molto piacevole a vedersi. Un vero demone degli abissi.

Axolotl o assolotto

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è ANFIBIO-ACQUA-DOLCE-AXOLOTL-Ambystoma_mexicanum.jpg

L’axolotl noto anche come salamandra messicana (Ambystoma mexicanum) è una salamandra neotenica, strettamente imparentata con la salamandra tigre. Sebbene l’axolotl sia colloquialmente noto come “pesce ambulante”, non è un pesce, ma un anfibio. Gli axolotl sono insoliti tra gli anfibi in quanto raggiungono l’età adulta senza subire metamorfosi. Invece di sviluppare i polmoni e portarli a terra, gli adulti rimangono acquatici e privi di branchie – autore non notoAксолотль мексиканской амбистомы (Ambystoma mexicanum).jpg – Wikimedia Commons

Ci spostiamo ora nelle acque calde di un lago messicano dove vive questa simpatica salamandra. L’anfibio vive nel lago di Xochimilco, nei pressi di Città del Messico, e a differenza del precedente, ha un aspetto decisamente più gradevole. Una caratteristica dell’assolotto o axolotl (questo è il suo nome) è la capacità di rigenerare le parti del corpo perse. La testa è ampia e gli occhi non hanno palpebre. Gli arti sono sottosviluppati e posseggono dita lunghe e sottili. I maschi si differenziano dalle femmine per l’ampio canale genitale mentre le femmine riescono a riempire il proprio corpo di uova al momento della riproduzione. Dietro la testa possiede tre paia di branchie che vengono utilizzate per smuovere e ossigenare l’acqua, mentre quattro branchie esterne, allineate alle branchie anteriori, si trovano nascoste nella parte posteriore. Gli axolotl hanno denti rudimentali a malapena visibili e si nutrono principalmente per suzione grazie anche all’azione delle branchie anteriori che vengono utilizzate per bloccare la preda. Le branchie posteriori sono usate per la respirazione, anche se l’axolotl può respirare anche ingoiando l’aria dalla superficie esterna. Questo animaletto ha la capacità di rigenererà le sue parti mancanti come tutte le salamandre. Purtroppo è considerato una specie in via di estinzione a causa della pesca e dell’inquinamento ambientale. Ultimamente un esemplare di questo strano animale è stato fotografato in un lago italiano, probabilmente rilasciato da qualcuno che lo deteneva in un acquario. Una specie da preservare? Chissà se ci potrebbe insegnare qualcosa di nuovo in campo medico? 

Pacific barrel eye fish

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è PESCI-ABISSALI-Macropinna_Microstoma-BARRELEYE-FISH.png

Macropinna microstoma (W.M.Chapman, 1939) è un pesce marino appartenente alla famiglia Opisthoproctidae, unico rappresentante del genere Macropinna, è piuttosto simile ai pesci del genere Opisthoproctus e come essi possiede occhi tubolari rivolti in alto. In questa specie però è presente una capsula semisferica incolore che copre e protegge gli occhi e che può dare l’impressione che la testa sia trasparente: le due rientranze all’estremità anteriore della testa in realtà non sono occhi ma organi olfattivi. Gli occhi possono essere ruotati in avanti. Possiede una pinna adiposa sul peduncolo caudale. Gli adulti hanno colore scuro. La lunghezza massima nota è di 15 cm. – Autore Kim Reisenbichler – Fonte studio  sul  sitowww.researchgate.net Macropinna Microstoma.png – Wikimedia Commons

Un altro pesce abissale decisamente curioso fu scoperto dal biologo marino Chapman nel 1939. Curiosamente la sua testa trasparente non fu notata fino al 2004. Questo dipese dal fatto che in precedenza, quando venivano catturati, la fragile struttura della testa veniva distrutta dalla rete mentre venivano portati in superficie. Gli esemplari erano quindi in pessime condizioni. Con i progressi tecnologici in campo oceanografico, grazie a speciali telecamere, fu possibile fotografarlo nel suo ambiente naturale rivelandone molti segreti. Grazie a sistemi di pesca profonda gli scienziati riuscirono a pescarne un individuo che fu posto in un acquario per poterne studiare le caratteristiche. Questi pesci abissali sono stati trovati al largo della costa della California e nella regione del Nord Pacifico principalmente ad una profondità di 3330 piedi (1000 metri). Il pesce possiede una testa … trasparente ed a forma di cupola. I due organi olfattivi di forma ovale (simili a narici umane) situati sopra la bocca vengono spesso scambiati per gli occhi e gli conferiscono uno sguardo decisamente melanconico. Gli occhi cilindrici, incastonati all’interno della testa trasparente, sono ultra sensibili e coperti da un fluido verde che li aiuta a localizzare le prede anche nelle profondità degli abissi.  Il pesce ha una bocca piccola con un muso appuntito. Le sue pinne piatte allungate gli permettono di galleggiare senza movimento. Come molte specie marine profonde possiede una serie di organi luminosi su tutta la lunghezza del corpo. Guardandolo bene,  il Barrel eye fish del Pacifico sembra veramente una strana creatura di un film di fantascienza. 

Il pesce pipistrello dalle labbra rosse – Red lipped batfish

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è PESCE-RED-LIPS-Ogcocephalus_parvus_Saint_Vincent_and_the_Grenadines_2-1024x680.jpg

Roughback batfish (Ogcocephalus parvus), photo da Calliaqua, Saint Vincent and the Grenadines, Caribbean – autore Barry Peters.Si tratta di un pesce appartenente alla specie degli  Ogcocephalidae,  caratterizzati dalle labbra rosseOgcocephalus parvus (Saint Vincent and the Grenadines) 2.jpg – Wikimedia Commons

E che dire di questo strano pesce? Sebbene siano presenti in acque profonde, alcune specie si trovano in acque relativamente basse. Il suo habitat sono le acque tropicali e sub-tropicali, ambiente comune per tutti i membri della famiglia Ogcocephalidae in tutto il mondo. Uno di questi membri, con un’identità decisamente particolare, è il pesce pipistrello dalle labbra rosse. Questi pesci non sono buoni nuotatori, anzi utilizzano le pinne pettorali per “camminare” sul fondo dell’oceano. Quando il pesce pipistrello raggiunge la maturità, la sua pinna dorsale diventa una proiezione a spina unica (principalmente evolutasi per funzionare come esca per le sue prede). Come la rana pescatrice, il pipistrello dalle labbra rosse possiede un illicio per attirare le prede. 

Se mi chiedete cosa mi piace davvero dei questo strano pesce è la sua diversità rispetto alle altre specie. Il fatto che esistano delle diversità dovrebbe essere un valore aggiunto non una forma di rifiuto. Solo dalla curiosità verso lo sconosciuto e l’ignoto si ottiene la conoscenza sul mondo in cui viviamo e conoscere, mi piace ripeterlo, significa capire l’importanza di preservare e salvare l’ambiente ed il nostro futuro. 

 

in anteprima possibile Malanocetus johnsonii – autore Ryan Somma File:Melanocetus johnsonii1.jpg – Wikimedia Commons

 

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