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ARGOMENTO: MARINA MILITARE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: CONCORSI
parole chiave: MARINA MILITARE ITALIANA
Occhio al concorso 2018
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – 4a serie speciale – n. 3 del 9 gennaio 2018 il bando di concorso per il reclutamento di 115 allievi 1^ classe dell’Accademia Navale per l’anno 2018/2019. Come ogni anno il bando prevede posti per vari Corpi della Marina Militare. I posti a concorso, suddivisi per i vari corpi sono 107, così ripartiti:
– 60 per il corpo di Stato Maggiore
– 23 per il corpo del Genio della Marina (*)
– 9 per il corpo di Commissariato Militare Marittimo
– 15 per il corpo delle Capitanerie di Porto
(*) I 23 posti per il corpo del Genio della Marina saranno ripartiti fra tre specialità: Genio Navale (10 posti); Armi Navali (7 posti) e Infrastrutture (6 posti).
In aggiunta sono indetti ulteriori 8 posti per il Corpo Sanitario Militare Marittimo.
Ciascun concorrente, Uomo o Donna, può chiedere di concorrere per una sola delle due categorie di posti: ovvero per i corpi vari (Stato Maggiore, Genio della Marina, Commissariato, Capitanerie di Porto) o corpo Sanitario Militare Marittimo.
Per maggiori informazioni seguite questo link.
Quali sono i Corpi della Marina Militare
Cosa vi aspetta?
Per aiutarvi nell’orientamento per il concorso, ho raccolto alcune informazioni di base che descrivono l’iter formativo e l’impiego futuro nei vari Corpi della Marina Militare.
Corpo di Stato Maggiore
Gli ufficiali del Corpo di Stato Maggiore dei corsi normali seguono un iter formativo e di impiego che li porterà, nel giro di pochi anni dal termine dell’Accademia Navale, ad incarichi di responsabilità e di comando a bordo di navi o sommergibili o reparti speciali e specialistici. Essi, potranno poi assumere, durante la loro carriera, incarichi di alta responsabilità nella Forza Armata, a livello interforze e internazionale. Gli incarichi di vertice raggiungibili sono quelli di Capo di Stato Maggiore della Marina, Capo di Stato Maggiore della Difesa o di Segretario Generale della Difesa. Gli ufficiali di stato maggiore, o ufficiali di vascello, come vengono chiamati in omaggio alla tradizione che risale alla Marina velica, al termine del ciclo di studi in Accademia Navale conseguono la Laurea magistrale in Scienze Marittime e Navali, in convenzione con l’Università di Pisa. Storicamente, sulle navi a vela, esisteva una sola categoria di ufficiali. Con l’arrivo dei piroscafi si era assistito ad un processo di specializzazione professionale che aveva portato alla contrapposizione tra ufficiali di coperta e ufficiali di macchina: è ai primi che si fa risalire il Corpo di stato maggiore della Marina. Gli Ufficiali di Stato Maggiore conseguono abilitazioni (corsi iniziali che devono essere frequentati dagli ufficiali di stato maggiore al termine dell’Accademia) e successivamente specializzazioni ulteriori, alcune prettamente navali altre fortemente specialistiche.
Abilitazioni
AS/T
L’ufficiale abilitato AS/T, acronimo per Anti Sommergibili e Torpedini, ricopre a bordo delle navi l’incarico di Capo Componente SONAR. Egli gestisce i sensori per la scoperta dei sommergibili (Sonar) e le relative armi (Siluri) e guidando il personale specializzato nella lotta anti-sommergibile. Insieme con i qualificati DT e TLC/IOC, presta servizio all’interno di un locale operativo, chiamato Centrale operativa di combattimento (COC) dove tutte le azioni di reazione contro la minaccia aerea, navale e subacquea vengono decise e applicate.
DT
L’ufficiale qualificato DT (Direttore del Tiro) è addetto alla direzione ed impiego di tutti i sistemi d’arma missilistici e di artiglieria imbarcati contro la minaccia portata da aerei ed altre unità navali. L’abilitazione per diventare un direttore dell tiro è altamente tecnica e necessita di una buona dose di pragmatismo. Tradizionalmente il direttore del tiro era assimilato, in termini di anzianità, al terzo ufficiale di bordo. Oggigiorno è pienamente integrato nella centrale operativa di combattimento da dove, tramite la sua consolle, interagisce con i sistemi di arma di difesa ed offesa.
TLC/IOC
L’ufficiale qualificato TLC-IOC, acronimo per Telecomunicazioni /Informazioni Operative di Combattimento ricopre differenti incarichi a bordo delle unità navali della Marina occupandosi sia della gestione operativa di tutti i sistemi di comunicazione, sia della condotta della Componente CN-ME (Condotta Nave e Meteo) come ufficiale di rotta, sia della gestione di sistemi operativi di supporto al combattimento con particolare riferimento ai sensori radar e di guerra elettronica.
SMG
L’abilitazione SMG è necessaria per l’imbarco a bordo dei sommergibili. Gli ufficiali abilitati sono impiegati con incarichi connessi alla condotta delle Unità subacquee, con responsabilità via via crescenti sino all’incarico di Comandante. Ultimati gli incarichi nella Componente sommergibili, l’iter professionale del sommergibilista si armonizza a quello dei colleghi di altre specialità in incarichi sempre più manageriali sia nel campo specialistico di appartenenza che in altri settori di Forza Armata.
ANF
L’ufficiale frequenta il Corso di abilitazione anfibia (ANF) presso le strutture formative della Forza da Sbarco. Dopo il corso teorico e pratico, l’ufficiale viene assegnato alla conduzione di reparti di fucilieri di Marina e dei mezzi ed armamenti in dotazione alle Forze da sbarco. I fucilieri di Marina (erroneamente spesso chiamati marò del San Marco) sono un reparto della Marina altamente specialistico, una delle punte di diamante della Marina. Gli Uomini cdel San Marco operarono con onore a partire dal secolo scorso in tutti i mari del mondo, sia in missioni umanitarie che di peace keeping.
Specializzazioni ed abilitazioni superiori
IDO
La specializzazione in idrografia (IDO) si acquisisce al termine di un corso di durata biennale effettuato presso l’Istituto Idrografico della Marina di Genova. L’ufficiale IDO è preposto alla raccolta di dati idrografici ed oceanografici necessari per la creazione ed aggiornamento della documentazione nazionale nautica ufficiale edita dall’Istituto Idrografico e finalizzate alle attività di studio nel settore geo spaziale ed idro-oceanografico.
MCM
L’abilitazione MCM (Mine e Contromisure Mine) forma gli ufficiali destinati alle unità specialistiche di contromisure mine (cacciamine) che provengono da una delle qualificazioni iniziali. L’Ufficiale MCM possiede quindi una qualificazione iniziale ed una abilitazione specialistica che, solo dopo anni in componente, diventerà una specializzazione nel ramo specifico. A bordo delle unità specialistiche ha il compito di coordinare/dirigere/impiegare gli uomini ed i mezzi preposti alla scoperta, localizzazione, classificazione e neutralizzazione di ordigni in mare. Essendo un compito estremamente delicato, si avvale di strumenti altamente sofisticati che consentono l’esplorazione di alti fondali con altissima precisione di navigazione. I migliori ufficiali frequentano in seguito corsi all’estero tra cui la specializzazione NATO alla Scuola di Guerra di Mine di Ostenda. L’iter professionale si evolve sia nel campo specialistico di appartenenza sia in altri settori di Forza Armata, con la possibilità di assumere incarichi di Comando di Unità di superficie maggiori o complessi.
PIL
La specializzazione di Pilota necessita requisiti particolari tra cui l’ottima conoscenza della lingua inglese, il superamento di particolari prove fisiche e la idoneità psicofisica al volo. I futuri piloti frequentano, generalmente, le scuole di volo della U.S. Navy negli Stati Uniti. Al termine gli ufficiali conseguono il brevetto di pilota militare, di aereo o di elicottero, e iniziano il loro servizio a bordo delle unità navali o presso le basi aeree.
Forze Speciali
INC
Anche la specializzazione Incursore richiede particolari doti psicofisiche. l’ufficiale che passa le selezioni frequenta un corso della durata di un anno presso la Scuola Incursori del Raggruppamento Subacquei e Incursori (COMSUBIN) di La Spezia. Al termine del corso l’ufficiale Incursore entrerà nei reparti operativi delle Forze Speciali della Marina Militare (Gruppo Operativo incursori) seguendo un iter dedicato e la frequenza di numerosi corsi.
SUB
La specializzazione SUB viene anch’essa svolta presso il COMSUBIN di La Spezia. Gli Ufficiali selezionati seguono diversi moduli addestrativi che li portano ad ottenere il brevetto di Palombaro e subacqueo della Marina Militare. L’impiego successivo avviene sia presso i Reparti subacquei imbarcati sia in quelli territoriali. Il personale SUB può effettuare corsi successivi di specializzazione per immersioni profonde.
Corpo del Genio della Marina
nelle sue tre specialità Genio Navale, Armi navali ed Infrastrutture di seguito descritte:
Specialità Genio Navale
Gli ufficiali della specialità Genio Navale dirigono i servizi tecnici delle unità navali e dei sommergibili (sistema di propulsione, impianti di piattaforma e servizio elettrico) e gestiscono gli impianti di sicurezza della piattaforma. Seguono un iter formativo incentrato sul Corso di Laurea in Ingegneria Navale e dall’A.A. 2011/2012 per un numero limitato di 2/3 ufficiali del corso, in Ingegneria Civile e Ambientale. Dopo quattro anni presso l’Accademia Navale terminano l’iter di studi universitari presso gli Atenei convenzionati (Genova, Napoli o Trieste) conseguendo la Laurea Magistrale. Sin dalla costituzione della Marina unitaria (1861), la specialità del Genio Navale è stata una delle principali protagoniste del percorso di crescita, evoluzione, rinnovamento e trasformazione tecnologica della flotta della Marina Militare.
Specialità Armi Navali
Gli Ufficiali della specialità delle Armi Navali (AN) seguono un iter formativo incentrato sul corso di laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni (in convenzione con l’Università di Pisa) al termine del quale conseguono la relativa Laurea Magistrale. La loro preparazione professionale è ulteriormente perfezionata con l’acquisizione di una specializzazione attraverso il conseguimento di un Master di II livello, tra le aree della Difesa Elettronica, Sensori e Sistemi d’Arma, Fotonica ed Optoelettronica, Telecomunicazioni, Elettroacustica Subacquea, Comunicazioni Satellitari e Piattaforme Orbitanti, Munizionamento Avanzato, Logistica Integrata, Systems Engineering & Project Management (in convenzione con le Università di Genova, Pisa e Roma). L’alto percorso formativo consente agli Ufficiali delle Armi Navali di assolvere a molteplici funzioni di carattere tecnico/operativo, tecnico/amministrativo e ingegneristico, con un impiego a bordo delle Unità della Squadra Navale per gli aspetti tecnico-ingegneristici del Sistema di Combattimento, presso lo Stato Maggiore della Marina per programmi di sviluppo e potenziamento della F.A. in ambito nazionale ed internazionale, presso gli Arsenali e gli Enti Operativi per il mantenimento in efficienza dei mezzi navali, aerei e subacquei della Marina Militare ed il supporto alle operazioni navali. In seguito possono essere impiegati presso il Segretariato Generale della Difesa e le dipendenti Direzioni fino ad assumere incarichi direttivi e gestionali per gli aspetti di procurement, verifica, validazione e collaudo.
Specialità Infrastrutture
L’ufficiale della specialità Infrastrutture, caratterizzato da un impiego formativo iniziale puramente navale, svolge tutti gli incarichi connessi alla progettazione e manutenzione delle infrastrutture della Marina Militare con responsabilità crescenti fino all’incarico di direttore di un ufficio del Genio Militare Marittimo. L’iter professionale prosegue nel settore può poi proseguire presso gli Alti Comandi e presso i Reparti dello Stato Maggiore della Forza Armata o Interforze. Un’aliquota degli Ufficiali, selezionata sulla base delle capacità individuali e del merito, viene individuata ad una formazione tecnica avanzata (Specializzazione a livello di Master Universitario di II Livello) per indirizzare e consolidare le competenze in ambito progettuale, gestionale e per lo sviluppo di nuove soluzioni tecniche e tecnologiche in ambito Ingegneristico. Gli ufficiali della specialità Infrastrutture, dopo un periodo formativo iniziale di carattere navale, svolgono incarichi connessi alla progettazione e manutenzione degli immobili e delle infrastrutture della Marina, fino a ricoprire gli incarichi apicali di settore in ambito Forza armata ed interforze. Seguono un iter formativo incentrato sul corso di laurea in Ingegneria Civile e ambientale.
Corpo Sanitario Militare Marittimo
Gli ufficiali medici a bordo delle unità navali della Marina ricoprono l’incarico di Capo Componente Sanitaria. I medici sono in prima linea anche nella selezione nell’ambito degli arruolamenti e nella prevenzione e profilassi nei riguardi del personale militare e civile della Forza Armata. Presso l’Accademia Navale di Livorno, gli ufficiali del corpo sanitario militare marittimo seguono un iter formativo altamente qualificante, prevalentemente incentrato sulle attività finalizzate al conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pisa. La frequenza delle lezioni, obbligatoria per il conseguimento di tale titolo, viene svolta in parte in Accademia Navale ed in parte all’Università. Durante i primi tre anni di formazione, gli allievi seguono le lezioni del corso di Laurea nelle aule del Dipartimento del Corpo Sanitario dell’Accademia Navale, grazie alla convenzione con l’Università che prevede che i professori si rechino ad insegnare in Istituto. Ciò consente agli allievi di vivere appieno l’esperienza formativa dell’Accademia, fruendo, al contempo, di una più elevata qualità delle lezioni, in virtù del diretto rapporto con i docenti. I successivi quattro anni di studio vengono, invece, effettuati a Pisa, allo scopo di consentire agli Allievi del Corpo Sanitario una più agevole frequenza nelle Unità Operative dell’AOUP (Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa), obbligatoriamente prevista per il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia. In totale, quindi, la durata del Corso di Laurea per gli allievi dell’Accademia Navale è di un anno maggiore (sette anni a dispetto dei sei previsti a livello nazionale), alla luce del fatto che, durante gli anni di Accademia, gli allievi, oltre frequentare le lezioni e sostenere gli esami, devono anche seguire tutte le attività formative previste dall’Istituto per gli allievi ufficiali dei corsi normali, inclusi i temporanei imbarchi a bordo delle Unità Navali e le Campagne Addestrative estive.
Corpo di Commissariato Militare Marittimo
Gli ufficiali CM appartenenti al Corpo di commissariato forniscono alla Marina Militare un importante contributo nel settore finanziario, legale, amministrativo e logistico. I Commissari di Marina nacquero nel XVI secolo ad opera di Cosimo I de Medici, che dotò le galere e i galeoni della marina toscana di ufficiali incaricati di assicurare l’applicazione delle leggi e degli accordi commerciali nei porti dove le navi si recavano. La figura si diffuse rapidamente nelle marinerie europee e, in Italia, venne estesa dapprima alla marina sarda quindi, nel 1861, al neo costituito Regno d’Italia. Gli Ufficiali del Corpo di commissariato, al termine del ciclo di studi in Accademia Navale, che li porta al conseguimento della laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Pisa, vengono inviati per un periodo di circa 2 anni a bordo delle unità navali dove assumono l’incarico di ufficiale addetto al Servizio logistico. Successivamente vengono inviati presso i Comandi/Enti a terra – incluso lo Stato Maggiore della Marina – per ampliare ulteriormente il proprio bagaglio professionale e di esperienza, anche attraverso la frequenza di numerosi corsi specialistici (tirocinio presso l’Avvocatura generale dello Stato, corsi di gestione delle scorte navali e per specialista di elicottero, ecc.). Conseguito il grado di tenente di vascello, sono inviati nuovamente a bordo per un periodo di circa due anni con l’incarico di Capo servizio logistico. A bordo delle unità navali l’ufficiale commissario è investito di numerosi compiti e responsabilità in vari settori, tra cui la gestione amministrativa, finanziaria e logistica, l’approvvigionamento e la gestione dei materiali e delle apparecchiature per il mantenimento in efficienza della nave e della componente aerea imbarcata, la consulenza in materia legale e di giustizia e disciplina, nonché ogni altro incarico, anche in materia di relazioni esterne, specificamente affidatogli dal Comando di bordo. Lo sviluppo di carriera vede gli ufficiali Commissari impiegati presso i Comandi/Enti a terra in molteplici settori di impiego e con crescenti livelli di responsabilità. Si segnalano, in particolare, l’attività di gestione e controllo amministrativo/logistico, la programmazione finanziaria in coordinamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’attività di indirizzo in materia di gestione del personale e di giustizia e disciplina. Inoltre, a seguito del crescente coinvolgimento della Marina in attività a tutela della legalità internazionale, umanitarie e di peace-keeping, in mari vicini e lontani. Alcuni ufficiali commissari vengono temporaneamente assegnati alle navi e ai comandi operativi dislocati nelle aree di crisi con incarichi di consulenza legale in materia di diritto internazionale, umanitario e di applicazione delle regole di ingaggio per la missione; a tal fine essi ricevono una formazione professionale specialistica incentrata su corsi di diritto umanitario, master universitari dedicati, tirocini presso marine estere, ecc.
Corpo delle Capitanerie di Porto
Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera è un Corpo della Marina Militare che svolge le funzioni attribuite dagli artt. 132, 134, 135, 136 e 137 del D. Lgs. 15.03.2010, n. 66, “Codice dell’Ordinamento Militare”. Il Corpo, dipende funzionalmente dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per i compiti attribuiti a tale Dicastero in materia di navigazione e trasporto marittimo, vigilanza nei porti, demanio marittimo e sicurezza della navigazione. Svolge, altresì, compiti e funzioni nelle materie di competenza dei seguenti Dicasteri: Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; Ministero dell’Interno; Ministero per i beni e le attività culturali; Dipartimento della protezione civile. L’ampiezza e la varietà delle attività svolte, pongono le Capitanerie come organo di riferimento per le attività marittime e ne fanno un vero e proprio “sportello unico” nei rapporti con l’utenza del mare. Il Corpo si configura come una struttura altamente specialistica, sia sotto il profilo amministrativo che tecnico-operativo, per l’espletamento di funzioni pubbliche statali che si svolgono negli spazi marittimi di interesse nazionale. Gli ufficiali che entrano a far parte di questo Corpo seguono un iter formativo incentrato sul corso di Laurea in Scienze del Governo e dell’Amministrazione del Mare. Al termine della formazione di base, essi frequentano numerose attività e corsi formativi e specialistici. Lo sviluppo della carriera porta l’Ufficiale CP a ricoprire l’incarico di “Comandante di porto” nelle sedi degli Uffici periferici dell’Amministrazione a cui esso è destinato in qualità di Comandante: Uffici Circondariali marittimi, Capitanerie di porto e Direzioni Marittime.
Gli Ufficiali CP possono essere inoltre impiegati per il Comando di mezzi aeronavali del Corpo (Velivoli / Unità Navali), Nuclei Subacquei, Nuclei Aerei e Sezioni Elicotteri. Gli ufficiali sono destinati ad assolvere numerose funzioni legate ai compiti istituzionali del Corpo, tra cui la ricerca e soccorso in mare (Search and Rescue), la sicurezza della navigazione, con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, attività di Port State Control, anche sul naviglio mercantile estero che scala nei porti nazionali e attività di maritime security, la protezione dell’ambiente marino, in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, utilizzando sinergicamente a tal fine anche risorse (centrali operative, mezzi aeronavali, sistemi di controllo del traffico navale) già attivate per compiti di soccorso, sicurezza della navigazione e di polizia marittima, il controllo sulla pesca marittima, in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali; a tal fine l’Ufficiale effettua i controlli previsti dalla normativa nazionale e comunitaria sull’intera filiera di pesca, il controllo dei flussi migratori clandestini (in concorso con il Ministro dell’Interno), la tutela delle aree marine di interesse archeologico (in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero per i beni e le attività culturali), la gestione delle emergenze di protezione civile lungo le coste e in mare (in rapporto di dipendenza funzionale dal Dipartimento della protezione civile), la amministrazione in materia di iscrizione e formazione del personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico, la polizia marittima, comprendente la disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale, il controllo del traffico marittimo, la manovra delle navi e la sicurezza nei porti, le inchieste sui sinistri marittimi, il controllo del demanio marittimo, i collaudi e le ispezioni periodiche di depositi costieri e di altri impianti pericolosi. Al vertice della carriera, gli ufficiali CP possono ricoprire l’incarico di Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Marina Militare: non un lavoro … un’avventura
Come vedete le possibilità professionali all’interno della Marina Militare sono numerose e tutte affascinanti. Certo non è un lavoro per tutti e gli studi per poter diventare Ufficiali di Marina sono duri; si incomincia con una selezione rigorosa, basata sulla meritorietà, necessaria per poter contare in futuro sempre su ufficiali capaci e preparati. Per completezza, oltre alla via accademica, esistono concorsi a nomina diretta a favore di candidati in possesso di una laurea magistrale. Per entrare in Marina da ufficiali, oltre che attraverso l’Accademia, vengono infatti indetti annualmente anche concorsi per Ufficiali dei Ruoli Normali “a nomina diretta” dedicati a coloro che hanno effettuato studi presso le Università ma che desiderano entrare a far parte di questa grande famiglia. I vincitori del concorso frequentano un corso applicativo di circa un anno presso l’Accademia Navale di Livorno per poi essere impiegati nei corpi specifici. Il bando per il 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 9 gennaio 2018, contiene i Corpi per i quali è possibile concorrere e i requisiti richiesti (art.2).
Sono previsti 19 posti così ripartiti:
3 per il Corpo del Genio della Marina – specialità armi navali per l’impiego nel settore cyber defence (per i laureati in ingegneria informatica, informatica, sicurezza informatica);
2 per il Corpo del Genio della Marina – specialità infrastrutture (per i laureati in ingegneria civile e architettura);
2 per il Corpo Sanitario Militare marittimo (per i laureati in medicina e chirurgia);
3 per il Corpo di Commissariato Militare marittimo (per i laureati in finanza, scienza dell’economia, scienze economico aziendali);
9 per il Corpo delle Capitanerie di Porto (per i laureati in giurisprudenza, relazioni internazionali, scienze dell’economia, scienze della politica, scienze delle pubbliche amministrazioni, scienze economico-aziendali).
Il bando di concorso scadrà l’8 febbraio 2018. La domanda di partecipazione si presenta on line sul sito concorsi della Difesa.
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[…] Concorsi per l’ammissione di allievi Ufficiali in Accademia Navale e per nomina diretta 15/01/2018 […]