Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Il mitico tesoro di Rommel – parte I

Reading Time: 6 minutes

.
livello elementare
.
ARGOMENTO: STORIA NAVALE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: MR MEDITERRANEO
parole chiave: Rommel, oro nazista

 

Un tesoro maledetto
I tesori perduti sono sempre stati oggetto di desideri e sogni di archeologi e tomb raider. Oggi parliamo di un misterioso tesoro maledetto, composto in parte da una grande quantità di oro e gioielli razziati dalle Waffen SS alle comunità ebraiche in Tunisia al fine di finanziare le attività tedesche in Nord Africa. Non Ã¨ noto dove il tesoro sia stato nascosto sebbene molti testimoni affermarono che fu trasportato segretamente in una località marina della Corsica. Inutile dire che la caccia a quel tesoro maledetto continua. Prima di raccontare la sua presunta storia, dobbiamo però fare alcune premesse storiche, necessarie per comprendere gli eventi in cui si svolse.

La campagna di guerra nel Nord Africa
Partiamo dall’inizio: nel 2007 il giornale Der Spiegel rivelò che, sulla base di alcuni documenti ritrovati da due studiosi di Stoccarda, Klaus-Michael Mallmann e Martin Cuppers, Adolf Hitler aveva elaborato dei piani dettagliati per estendere l’Olocausto anche nel Medio Oriente. Al fine di ottenere un supporto locale, i Nazisti avevano stretto un’alleanza con i nazionalisti arabi che con l’aiuto tedesco, speravano di potersi liberare dal dominio coloniale francese e britannico. In una riunione tenutasi a Berlino nel novembre del 1941,  Hitler aveva assicurato  al Gran Mufti di Gerusalemme, Muhammad Amin al-Husseini, che il suo obiettivo era la “distruzione degli ebrei che vivevano in Arabia“. Pur mantenendo le distanze, Hitler fornì al Mufti un budget di 750.000 Reichsmark al mese allo scopo di fomentare la Jihad islamica in Palestina. Inoltre, come esempio di flessibilità ideologica, le S.S. reclutarono volontari musulmani e la propaganda del Reich dichiarò che i musulmani, che vivevano nei Balcani, appartenevano a popoli “razzialmente preziosi” per l’Europa. 

E la razzia ebbe inizio
Nel suo folle disegno Hitler aveva bisogno di denaro, molto denaro … e gli ebrei ne avevano molto. Documenti ritrovati in Tunisia dimostrano che il responsabile delle razzie alla comunità ebraica in Nord Africa fu un brutale colonnello delle SS, Walter Rauff, che vi era stato inviato nel giugno del 1942.

Walter_Rauff

Colonnello SS Walter Rauff Walter Rauff.png – Wikipedia

Dal luglio 1942 al maggio 1943  Walter Rauff comandò il Einsatzkommando (squadre mobili delle SS con il compito anche di annientare gli ebrei) e si dedicò alle razzie della comunità ebraica in Tunisia. Rauff, che aveva un passato tumultuoso nella Marina tedesca (dalla quale era stato congedato con disonore) entrò nelle S.S. e divenne tristemente famoso per aver creato i famigerati “camion a gas” nazisti, camere a gas mobili per eliminare rapidamente gli Ebrei catturati durante i rastrellamenti.

Rauff arrivò in Tunisia con idee molto chiare: razziare oro e preziosi necessari al Reich per finanziare la campagna tedesca nel Nord Africa. Nel frattempo, il comando dell’Afrika Corps era stato assegnato ad un militare di tutt’altro carattere, il Feldmaresciallo Erwin Rommel. Molti lo ricordano con il suo appellativo, la volpe del deserto (Wüstenfuchs) per la sua scaltrezza e capacità in battaglia. Questo generale tutto di un pezzo, fantasioso ed audace in combattimento, aveva dimostrato grandi doti di comando nella I guerra mondiale, ricevendo la più alta decorazione al valore dell’Impero tedesco, la Pour le merit, per i risultati raggiunti con il suo reparto di truppe da montagna nel 1917 durante la battaglia di Caporetto.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Bundesarchiv_Bild_101I-785-0287-08_Rommel_with_his_aides-wikipedia.jpg

Field Marshal Erwin Rommel, Comandante delle Forze tedesche  in North Africa, con i suoi aiutanti durante la campagna in Africa, 1942, Bundesarchiv Bild 101I-785-0287-08 / CC-BY-SA 3.0 File:Bundesarchiv Bild 101I-785-0287-08, Rommel with his aides.jpg – Wikimedia Commons

Nel corso del secondo conflitto mondiale, nel 1940, Rommel si era distinto alla guida di una divisione corazzata in Francia e, per meriti speciali, gli fu assegnato il comando dell’Afrika Korps. Per quasi due anni dimostrò grande abilità tattica e operativa, infliggendo una serie di sconfitte alle truppe britanniche grazie alla sua superiore capacità tattica, basata su agili e spericolate manovre con i suoi mezzi corazzati tra le sabbie del deserto. Promosso al grado di Feldmaresciallo, altamente stimato dai suoi soldati e temuto dai nemici, divenne presto un personaggio di rilievo internazionale. Dopo aver conquistato il Nord Africa, Rommel ricevette l’ordine di puntare su Alessandria. Un primo passo per attraversare l’Egitto, prendere Suez e dirigersi quindi verso Oriente per impossessarsi dei campi petroliferi con il supporto del mondo arabo. Il piano prevedeva quindi la creazione di un corridoio verso l’India dove le forze giapponesi stavano già combattendo contro gli Alleati. Un piano geniale ma estremamente costoso che necessitava un’enorme quantità di denaro. Non mi riferisco ai marchi del Reich, che non avevano certo molto valore in quella parte del mondo, ma di oro, argento e diamanti per pagare le tribù arabe lungo il cammino.

Dove trovarli se non rapinando le risorse dei paesi invasi?
Hitler conosceva i suoi generali e Rommel era un vero soldato che non si sarebbe mai prestato ad effettuare razzie su popolazioni inermi, per cui assegnò il lavoro sporco alle SS di Rauff: rastrellare e rubare oro e preziosi ovunque fossero stati ritrovati. A lui il compito di conservarli in attesa di ordini.

Un’altra stella apparve all’orizzonte: Bernard Law Montgomery 

Mentre Rommel continuava ad avanzare con le sue truppe  italo-tedesche un nuovo generale, Law Montgomery, noto per  la sua genialità ma anche bizzarria, assunse l’incarico di Comandante dell’Armata britannica in nordafrica. Bernard Law Montgomery (Monty) era figlio di un vescovo anglicano ed aveva trascorso gran parte della sua infanzia in Tasmania (Australia). Rientrato in Irlanda nel 1908 iniziò la carriera militare frequentando in Gran Bretagna il Royal Military College di Sandhurst. Anche lui si era distinto durante il primo conflitto mondiale con il grado di capitano, combattendo in Francia ed in Belgio. Nel 1937 fu promosso generale di brigata ed inviato in Medio Oriente. Nel 1942 fu nominato comandante dell’ottava armata britannica in Nord Africa con l’incarico di opporsi all’avanzata che sembrava irrefrenabile di Rommel. Incominciò così l’operazione LIGHTFOOT. L’attacco britannico, effettuato con forze decisamente preponderanti, continuò per alcuni giorni con intensi combattimenti dall’esito alterno e con pesanti perdite per entrambe le parti.

La logistica vinse
L’ago della bilancia si spostò a favore dei soldati britannici grazie ad una più efficiente logistica e capacità bellica. Di fatto, dopo sei settimane di continui rifornimenti di uomini e mezzi, l’Ottava armata britannica poteva contare su circa 200.000 uomini e 1.000 carri armati (tra cui circa 250/300 M4 Sherman di fornitura statunitense) contro circa 100.000 uomini tedeschi (solo in parte utilizzabili) con circa 490 carri, dei quali 211 tedeschi e 279 italiani di tipo M14/41. La superiorità delle forze corazzate britanniche era accentuata dalla qualità del materiale: gli Sherman e gli M3 Grant di Montgomery potevano essere contrastati solo da una quarantina di Panzer IV e da altrettanti semoventi da 75/18. Inoltre, le armi controcarro delle fanterie italo-tedesche erano impotenti contro il 66% dei mezzi corazzati alleati, quasi tutti dotati di corazze frontali dello spessore di 75 mm.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è el-alamein-Italian_cippo-sulla-strada-per-Alexandria-1024x768.jpg

cippo a El Alamein in ricordo degli atti di eroismo dei soldati italiani – photo credit Acad Ronin Italian high-water mark on road to Alex edited.jpg – Wikimedia Commons

L’Armata corazzata italo-tedesca stava subendo il rallentamento dei rifornimenti di munizioni e di carburante dal continente europeo dovuto ai ripetuti attacchi dei sommergibili e degli aerei contro i convogli dell’Asse. Il feldmaresciallo Rommel comprese immediatamente che non poteva mantenere uno sforzo bellico prolungato in quelle condizioni e chiese a Berlino di ripiegare, salvaguardando cosi i pochissimi mezzi rimasti. Ma Adolf Hitler in persona gli ordinò di mantenere le posizioni conquistate in precedenza. Lo scontro continuò cruento e i soldati si batterono con onore fino allo sfinimento, combattendo tra campi minati e scarsezza di viveri e munizioni. Finalmente Rommel fu autorizzato a ripiegare verso Tobruk e, solo grazie al sacrificio dei reparti dell’Esercito italiano, i Tedeschi riuscirono a portare in salvo parte delle loro truppe motorizzate. Alla fine a nulla valse il valore delle forze italo-tedesche contro le truppe britanniche, come fu scritto “mancò la fortuna e non l’onore“. I soldati britannici diedero l’onore delle armi ai nostri soldati che si erano battuti come leoni tra quelle sabbie maledette.

Il ripiegamento tedesco e la fine della guerra in Nord Africa
La situazione critica sul fronte orientale e lo sbarco delle forze anglo-americane al comando del generale Dwight Eisenhower in Marocco e in Algeria (a partire dall’8 novembre 1942) convinsero Rommel che le sorti della campagna dell’Asse fossero irrimediabilmente compromesse. Nonostante le promesse di Berlino di inviare ingenti rinforzi, Rommel ordinò il ripiegamento fino al confine della Tripolitania e quindi in Tunisia per organizzare l’evacuazione via mare delle truppe italo-tedesche che avrebbero potuto essere meglio impiegate sul fronte europeo.

Per raccontare questa storia dobbiamo tenere a mente questa data: era il 4 novembre 1942. Nonostante il tardivo invio di altre truppe italo-tedesche in Tunisia, che permise solo di rallentare l’avanzata alleata, la situazione dell’Asse precipitò nella primavera del 1943. Rommel era rientrato in Europa nel marzo 1943 e le forze italo-tedesche, passate sotto il comando del generale Hans-Jürgen von Arnim, si arresero il 13 maggio 1943 mettendo definitivamente fine alla guerra nel Nord africa. La storia seguente la conosciamo; Rommel fu impiegato sul fronte francese dove aderì al complotto  per assassinare Hitler il 20 luglio 1944; l’attentato fallì ed Hitler ordinò che gli venisse data la possibilità di scegliere tra uccidersi o subire un processo in tribunale. Il grande generale tedesco preferì suicidarsi, portando con se molti segreti.

Fine I parte – continua

 

Andrea Mucedola

 

PARTE I PARTE II

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
,

PAGINA PRINCIPALE

print

(Visited 2.852 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

14 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x