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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

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  Address: OCEAN4FUTURE

Video vintage: Siluri umani – Human torpedoes

Reading Time: 3 minutes

,

livello elementare
.
ARGOMENTO: VIDEO
PERIODO: XX SECOLO
AREA: STORICO
parole chiave: guerra
.

Oggi rivediamo un film vintage, Siluri umani, un film storico del 1954 su alcune azioni dei mezzi di assalto durante la Seconda Guerra mondiale. Il film ricostruisce l’attacco degli incursori della Regia Marina Italiana alla flotta Inglese ancorata nella baia di Suda, Creta, avvenuto nel 1941. L’azione fu effettuata con dei  “barchini esplosivi” e si risolse con l’affondamento dell’incrociatore pesante inglese HMS York.

disegni-M.T.-M.T.M.

cortesia Ufficio storico della marina

I barchini esplosivi
Come abbiamo raccontato in altri articoli, con il termine barchini esplosivi si definivano dei rivoluzionari mezzi d’assalto sviluppati dalla Regia Marina italiana sin dal 1935. Complessivamente ne vennero realizzate circa cento unità di diverse tipologie.

Tra di essi:
M.A. – Motoscafo d’Assalto
M.A.T. – Motoscafo Avio Trasportato
M.T.M. – Motoscafo Turismo Modificato  la più famosa (e numerosa)
M.T.R. – Motoscafo Turismo Ridotto
M.T.R.M. – Motoscafo Turismo Ridotto Modificato

Il funzionamento era semplice ma geniale. Nella parte prodiera dello scafo, era sistemata una carica esplosiva; il pilota dirigeva il motoscafo verso il bersaglio e, dopo aver bloccato il timone, abbandonava il mezzo ad una distanza di circa ottanta metri di distanza. Al fine di proteggersi dagli effetti delle onde d’urto dovute all’esplosione, il pilota rilasciava un seggiolino galleggiante (posto alle sue spalle) sul quale saliva prontamente. Al momento dell’impatto contro l’obiettivo, una catena di detonazioni successive creavano un’apertura nello scafo del MTM ed il rapido affondamento della parte prodiera (dove era situata la carica esplosiva principale da 300 chilogrammi di tritolo). Il mezzo quindi si posizionava sotto lo scafo nemico.

A questo punto veniva attivata la carica principale grazie ad un sistema barico che agendo  sulla spoletta ne provocava l’esplosione alla profondità preventivamente stabilita. L’MTM fu impiegato in diverse azioni belliche durante la seconda guerra mondiale, spesso non coronate da successo. La più famosa fu l’affondamento dell’incrociatore britannico HMS York, nella rada di Suda, Creta, avvenuto la notte tra il 25 e 26 marzo del 1941, ad opera di sei barchini al comando del tenente di vascello Luigi Faggioni che affondarono inoltre una petroliera da 8000 tonnellate, la Pericles.

barchino

cortesia Ufficio storico della marina

Meno fortunato fu l’attacco a Malta dell’aprile 1941 dove persero la vita diciotto tra marinai italiani e incursori della X Mas. Anche in quell’occasione mancò la fortuna ma non il valore.

L’ultima azione nota dei barchini esplosivi avvenne contro un cacciatorpediniere francese, il F31 Trombe. La notte del 17 Aprile 1945, Sergio Denti, arruolatosi a soli sedici anni (confesserà in seguito di aver falsificato i documenti di identità per entrare nella Regia Marina), a bordo del barchino MTM 548, individuò nel buio il cacciatorpediniere francese a 14 miglia da Oneglia. L’MTM 548 con un secondo barchino, l’MTSMA 312, si avvicinò al bersaglio. L’MTSMA 312 manovrò per attirare l’attenzione del Trombe mentre l’MTM 548 puntò sulla nave e la centrò sulla dritta aprendo un grosso squarcio e danneggiandola irrimediabilmente.

Anche i tedeschi e i giapponesi usarono mezzi simili, rispettivamente linsen e shinvo, ma il tipo giapponese prevedeva il suicidio del pilota nel conseguimento dell’obiettivo (come per i piloti kamikaze). Sempre i giapponesi utilizzarono i kaiten che erano in grado con la loro velocità di poter colpire anche bersagli in movimento, ma anche in questo caso tuto era basato sull’abilità del pilota.

Il film, Siluri Umani, fu prodotto da Carlo Ponti e De Laurentis, con l’assistenza tecnica e storica dell’ammiraglio Bragadin.  Il film fu girato nella primavera del 1954. Molte delle scene iniziali furono girate nella rada di La Spezia dove nelle immagini sono ancora visibili i danni della guerra. Nel film recitarono attori famosi dell’epoca, tra cui Raf Vallone, Enrico Maria Salerno e, naturalmente, gli equipaggi della Marina Militare Italiana. Dopo che il regista Leonviola, per contrasti con la produzione, abbandonò il set (a film quasi finito) le ultime scene furono girate dall’aiuto regista, un giovane e promettente regista, Carlo Lizzani. Il film uscì nelle sale italiane in prima proiezione il 29 dicembre 1954. Buona visione.

 

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