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ARGOMENTO: MARINE MILITARI
PERIODO: XV – XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: fregate
Ieri sera, sul canale YouTube di Difesaonline, con l’ammiraglio (ris) Fernando Cerutti, partendo dalla classe Maestrale, abbiamo raccontato la storia della fregata, una tipologia di nave che ha solcato e continua a solcare i mari di tutto il mondo con immutato successo dalla sua prima apparizione avvenuta almeno sei secoli fa.
Un argomento che con l’ammiraglio (ris) Fernando Cerutti, uno dei maggiori esperti di lotta sotto la superficie (ASW), abbiamo già trattato in passato su OCEAN4FUTURE in tre articoli. Sebbene il termine “fregata” sia stato a volte sostituito con altre terminologie, queste navi, veloci e manovriere hanno sempre rappresentato un elemento insostituibile nelle operazioni navali, collocandosi tra le meno armate corvette ed i più dotati cacciatorpediniere. Questa suddivisione ha ancora senso?
Come potrete ascoltare nel video e leggere negli articoli, che potrete facilmente raggiungere cliccando sui bottoni sottostanti, il concetto di impiego delle fregate è sopravvissuto nei secoli. Le unità definite fregate adeguarono costantemente le loro capacità belliche adottando diverse innovazioni tecnologiche.
Queste navi con spiccate capacità di combattimento nelle tre dimensioni classiche, al di là del loro tonnellaggio, di fatto continuano il compito dei loro predecessori: unità da combattimento velici e manovriere, multiruolo integrate nella flotta per compiti mutevoli sia dal punto di vista militare che politico.
Se vogliamo, dal punto di vista dell’impiego, appaiono ormai obsoleti altri tipi di unità, come quello dei cacciatorpediniere che, viste le capacità delle nuove fregate (sempre di maggiori dimensioni e capacità offensive), potrebbe scomparire come quello delle vecchie navi da battaglia, termine ormai usato solo nelle serie di fantascienza.
Dopo, tanti secoli la fregata, agile e veloce vascello dei mari, continua a solcare gli oceani, mantenendo ancora un ruolo di tutto rispetto negli scenari marittimi in compiti tradizionali ma anche innovativi come il contrasto alle attività illegali in mare, dalla pirateria ai traffici illeciti e al terrorismo.
Per approfondimenti
Le origini
PARTE Iil dopo guerra
PARTE IIle fregate italiane: dalle Cigno alle FREMM
PARTE III.
Buona visione e lettura
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare.