Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Rebreather: quando e perché si potrebbe guastare il sensore O²

Reading Time: 6 minutes

.

livello elementare

.

ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA

parole chiave: Rebreather, sensori O²
.

Nell’articolo precedente abbiamo parlato come si verifica il livello di Ossigeno nei rebreather. Per la stesura di questi articoli ci siamo avvalsi di un articolo di Dan E. Warkander, MSEE, Ph.D, che abbiamo tradotto e sintetizzato nelle sue parti più significative.  Affrontiamo ora un argomento delicato: esistono situazioni in cui i sensori pO² possono smettere di funzionare correttamente?

Vediamo come e perché può succedere
Tra tutti i sensori quelli di tipo galvanico (cella a combustibile) hanno una durata limitata. Possono durare da pochi mesi a un paio di anni. Sulla base di test empirici (3), possono guastarsi con diverse modalità: dal guasto totale (nessun segnale trasmesso) alla, forse più insidiosa, variazione graduale della tensione fino all’impossibilità di generare la lettura corretta ad un’elevata pO². La prima modalità è facile da rilevare, le altre due sono più difficili da comprendere per un subacqueo che potrebbe leggere la tensione prevista per il 100% di O² ad 1 atmosfera ma non essere in grado di generare una variazione corretta (lineare) a 1,3 o 1,5 bar. 

Mancanza di linearità
L’effetto dell’incapacità di un sensore di produrre la tensione corretta con un’elevata pO2 è illustrato nella Figura 4. La linea diritta e interrotta rappresenta ciò che un sensore dovrebbe produrre. La linea rossa mostra l’output di un sensore che presenta un problema di non linearità.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è fig-4.png

Questo sensore si calibrerebbe perfettamente ad 1 bar e consentirebbe il controllo della pO2 fino a circa 1,3 bar. Tuttavia, con l’aumentare della pO², la tensione potrebbe non essere lineare con valori minori. Questo è rappresentato nel grafico dallo scostamento della linea rossa da quella bianca. Ad una pO² di 1,5 bar la tensione appare più bassa di 2,4 mV (equivalente a 0,045 bar). Come accennato in precedenza, il rebreather a questo punto sarebbe ingannato ed aggiungerebbe più O² fino a leggere la tensione per cui è impostato (se il set point fosse così alto).

In altre parole, la pO² effettiva sarebbe 1,545 bar, mentre il display indicherebbe 1,5 bar. Se questo sensore si trovasse in un rebreather che rileva un superamento di 2 bar, il display della pO2 dovrebbe leggere solo 1,7 bar. Un sensore non lineare avrebbe quindi una pO² effettiva superiore a quella mostrata dal display della pO². Questo è stato verificato su di un tipo di sensore O² (approvato dalla US Navy) (3).

Decompressione
Le figure 1 e 2 del rapporto (3) mostrano gli effetti della decompressione. Alcuni sensori hanno mostrato valori che cambiano rapidamente verso la fine della decompressione o un salto improvviso nel segnale di uscita. In pratica leggono i valori normali per un certo periodo ma, dopo alcuni minuti o ore, ma in seguito si guastano.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è FIG-1-O2-DECOMPRESSION.png

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è FIG-2-O2-DECOMPRESSION.png

Temperatura
La temperatura letta dal sensore può influenzare la lettura perché la compensazione della temperatura potrebbe non essere perfetta. La Figura 4, vedi rapporto (3), mostra gli effetti della temperatura per questo particolare modello di sensore. Purtroppo non è una regola fissa: alcuni sensori aumentano il segnale mentre altri lo diminuiscono al variare della temperatura. Diversi sensori combinati riducono l’influenza della temperatura sull’uscita.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è SENSRI-VS-TEMPERATURE-O2.png

Sulla base delle misurazioni effettive, la temperatura del gas che esce dallo scrubber di CO² sarà la temperatura dell’assorbente fino a circa 10-40 minuti dall’inizio dell’immersione. A quel punto la temperatura del gas inizia a salire. Il tempo effettivo è variabile e dipende dal lavoro del subacqueo e dalle dimensioni dello scrubber. Lo scrubber di solito aumenta la temperatura del gas da 30 a 40 °C.

Secondo l’autore, a seconda della temperatura dell’acqua, la temperatura del gas in uscita dallo scrubber varierà da quasi 0 °C fino a 50 °C (in certi casi anche 60 °C). La temperatura del gas ai sensori di O² dipende da quanto sono lontani dallo scrubber, dalla temperatura dell’acqua e dalla durata dell’immersione. Dovrebbe essere quindi evidente che la sensibilità alla temperatura di un sensore O² può essere critica. Purtroppo non tutti i produttori di sensori forniscono specifiche per l’intervallo di temperature per cui sono progettati e quanto potrebbero essere influenzati dal cambiare della temperatura. Alcuni dichiarano semplicemente che il valore della temperatura viene “compensato” o non forniscono alcuna specifica.

Un errore graduale in un sensore (dovuto alle variazioni di temperatura attorno al sensore) durante un’immersione è illustrato nella Figura 5.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Fig-5-02.png

In questo esempio si presume che il rebreather abbia tre sensori e che possa identificare e rimuovere un sensore esterno dalla sua logica di controllo. Inoltre, si presume che il segnale di uscita per uno (mostrato come una linea bianca) aumenti con la temperatura e che gli altri due non siano influenzati. All’inizio, tutti e tre i sensori si seguono bene l’un l’altro.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è fig-5-1.png

Nel punto A il gas caldo dello scrubber raggiunge i sensori e le loro temperature iniziano a salire. La temperatura sale fino al punto B. Le letture del bianco aumentano e poi si stabilizzano. Le sue letture cambiano allo stesso modo delle altre due, ma rimangono più alte. Dopo un’immersione e quando i sensori si saranno raffreddati, leggeranno tutti allo stesso modo. Un modo per rilevare tali sensori è monitorare le letture di pO² dai sensori durante l’immersione e/o successivamente se il rebreather può registrare le letture.

Altri effetti
Se i sensori di O² sono posizionati in modo tale che ciascuna superficie di rilevamento sia esposta al gas caldo che lascia lo scrubber (con il lato opposto del sensore essenzialmente alla temperatura dell’acqua) la differenza di temperatura tra ciascun sensore può arrivare fino a 40 °C. Sarebbe opportuno che il sensore di temperatura all’interno del sensore O² sia posizionato in una posizione per operare alla stessa temperatura.

In sintesi, in tutti i rebreather, tranne i rebreather a 100% O², la pO² erogata nel gas deve essere misurata con accuratezza per verificare che rimanga entro i livelli desiderati. Errori di progettazione possono essere critici per cui è opportuno effettuare dei test a diverse profondità, a diverse temperature dell’acqua e diversi carichi di lavoro subacquei.

 

PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE

 

articolo estratto dall’originale scritto da Dan Warkander.
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Dan-Warkander.pngDan Warkander è un ingegnere e fisiologo che ha lavorato con i subacquei e le loro attrezzature per la respirazione per oltre 30 anni per immersioni con aria a 57 msw, immersioni Heliox a 450 msw e immersioni con idrogeno-ossigeno (hydrox) a 120 msw.
Ha condotto oltre 1.000 immersioni sperimentali. 

 

Un particolare ringraziamento a Trisha Stovel – Customer Support Rep. Shearwater Research Inc.
www.shearwater.com

100 – 10200 Shellbridge Way, Richmond, BC V6X 2W7
P: 604-669-9958 | F: 604-681-4982

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è logo-shearwater.png

 

Bibliografia

1: “Equipaggiamento respiratorio – Apparato autonomo per l’immersione con rebreather”, Bruxelles (Belgio): Comitato europeo di normalizzazione; 2013, EN14143:2013 (E).

2: Requisiti minimi di produzione e prestazione della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOOA) per rebreather a gas misto a circuito chiuso, 2005. da http://www.omao.noaa.gov/sites/default/files/documents il 10 gennaio 2017 (file NOAA_CCR_Standards_Final_2005. PDF).

3: Warkander D.E. Test e valutazione senza equipaggio del sensore di ossigeno R-10DN di Teledyne Analytical Instruments per l’uso nell’autorespiratore subacqueo MK 16 Mod 1. U.S. Navy Experimental Diving Unit, Technical Report TR 03-08, 2003. da www.rubicon-foundation.org il 28 novembre 2016 (file ADA448759.pdf).

4. https://www.shearwater.com/monthly-blog-posts/o2-levels-in-a-divers-rebreather/

 

Una sorpresa per te su Amazon Music unlimited   Scopri i vantaggi di Amazon Prime

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
,

(Visited 415 times, 1 visits today)
Share
5 2 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Chi c'é online

14 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x