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livello elementare.
ARGOMENTO: NAVIGAZIONE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: carteggio, condotta della navigazione
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Negli articoli precedenti abbiamo visto che i termini rotta, rilevamento e direzione sono ben precisi e distinti, e non devono essere confusi.
Con rotta intendiamo il percorso che abbiamo pianificato sulla nostra carta, ad esempio tra un punto A e un punto B. Normalmente, se le distanze in gioco sono significative, la rotta viene suddivisa in diverse parti, ognuna delle quali con un orientamento rispetto al nord vero.
Con il termine rilevamento invece indichiamo la direzione dalla tua posizione ad un punto e viene misurata in gradi in senso orario da nord. Il problema è come leggere il rilevamento. Se si usa una bussola il rilevamento sarà magnetico e per poterlo confrontare con quello della rotta dovremo fare delle correzioni. Ne abbiamo già parlato in un articolo precedente per cui, pur dando per scontato che sia un concetto chiaro, le riassumeremo velocemente.
Basterà che vi ricordiate che la direzione in cui punta la bussola magnetica, ovvero il nord magnetico, non è uguale a alla direzione del nord geografico. Essendo le carte nautiche orientate rispetto al nord geografico, dovrete fare sempre le conversioni che avete imparato in un precedente articolo … attenzione non è un fattore trascurabile per cui, vista la facilità con cui farle, applicate sempre le correzioni per anno relative alla variazione dal nord magnetico rispetto al nord vero, valori che troverete sulle carte nautiche. Una semplice regola mnemonica è: se la variazione è ovest, aggiungete i primi di variazione al rilevamento vero per ottenere il magnetico. Se è la variazione è est, fate il contrario ovvero sottraete il valore.
Disegnata la rotta tra un punto iniziale ad un punto finale, leggerete la rotta vera … trasformatela in rotta magnetica ed usate quest’ultima seguendo la vostra bussola. Ad esempio se la rotta vera da B a C sulla carta è 075 e quella magnetica è 074, per andare da A a B dovrete seguire sulla bussola 074.
Abbiamo poi citato la direzione, ovvero il percorso vero istantaneo della vostra imbarcazione. Tenete conto però che la direzione che seguirete, idealmente la rotta prestabilita, sarà sempre affetta dal vento e dal mare per cui, attraverso la nostra navigazione dovremo effettuare dei controlli della rotta effettiva ed apportare le necessarie correzioni.
Ora, come possiamo controllare la nostra rotta costiera?
In assenza di un radar, dovendoci basare solo sulla bussola in dotazione. Ma partiamo dall’inizio. Per determinare la nostra posizione ed ottenere una posizione stimata della nostra imbarcazione dovremo utilizzare dei rilevamenti magnetici di punti cospicui costieri ovvero punti ben identificabili sia sulla carta che sulla costa che potremo poi traguardare con la nostra bussola. L’intersezione dei rilevamenti (LOP) ci fornirà un dato di posizione che ci consentirà di apportare le correzioni necessarie alla rotta iniziale per ridurre i nostri tempi di trasferimento e, cosa ancor più importante, evitare di navigare in zone pericolose o vietate alla navigazione.
Come scegliere i punti cospicui
Innanzitutto la scelta dei punti cospicui deve essere pianificata in precedenza, identificando quei punti sulla carta la cui visibilità dal mare sia certa. In questo ci aiutano i portolani che ci forniscono molte informazioni sulla morfologia della costa e sui punti di maggiore interesse per la navigazione. In particolare, se si tratta di fari e fanali, essi sono descritti nella pubblicazione fari e fanali dell’idrografico, nei minimi particolari, che include i periodi di emissione, le caratteristiche dei lampi, i settori di visibilità, etc.

ecco un buon punto cospicuo, di giorno e di notte, alto e ben visibile
Tutte informazioni che ci possono consentire di notte di identificare il faro o il fanale e quindi prendere dei rilevamenti utili per la navigazione anche in ore notturne. Riepilogando i punti da usare devono essere sempre visibili e non confondibili.
Come prendere i rilevamenti
L’ideale è avere in dotazione una bussola con cerchio azimutale ovvero di un cerchio girevole che si applica al mortaio della bussola, con un mirino, che si orienta verso l’oggetto per effettuare il traguardo degli oggetti in costa o in mare, e con uno specchietto che permette la lettura istantanea del rilevamento sulla rosa.
Attenzione, per una maggiore precisione, I rilevamenti effettuati (LOP) con la bussola magnetica devono essere corretti anche delle deviazioni legate ai ferri di bordo (applicando le correzioni calcolate e registrate nella tabella delle deviazioni in dotazione alla barca). |
In assenza di una bussola magnetica fissa, dovremo accontentarci di una bussola portatile, dotata di alidada (mirino). In questo caso, ovviamente, non sarà possibile apportare la variazione delle deviazioni.
Con la bussola magnetica possiamo effettuare principalmente i seguenti punti nave:
– punto nave con rilevamenti di due punti cospicui
– punto nave con tre o più rilevamenti di punti cospicui
In generale, quando rilevate la vostra posizione tramite due punti cospicui, ricordatevi che l’ottimale è sceglierli con una differenza angolare fra di loro di 90 gradi. Cosa quasi impossibile … per cui cercate di mantenervi almeno tra i 60 e i 120 gradi di differenza. Questo vi consentirà di diminuire l’area d’incertezza della posizione legata agli errori di lettura della bussola.
Prendete sempre almeno tre rilevamenti per punto e ricordatevi che non siete fermi (le imbarcazioni rollano, beccheggiano e si muovono in una direzione) per cui i rilevamenti non solo saranno affetti dalla vostra capacità nautica ma anche dai movimenti imprevedibili della barca. Inoltre le misure prese, proprio a causa del moto, guadagneranno o scadranno continuamente… prendete per primi quelli di prua e di poppa (che scadono meno rapidamente) a causa del moto della barca, e per ultimo quello al traverso che ovviamente scade più rapidamente. Non preoccupatevi troppo della precisione, col tempo e con un migliore addestramento migliorerete notevolmente.
In pratica, osservate la costa con il binocolo, identificate i punti cospicui, e incominciate a prendere i rilevamenti di seguito dettando i valori al vostro compagno/a di avventure. Fatelo due o tre volte e poi mettete i rilevamenti sulla carta nautica con le insostituibili squadrette nautiche. Inizialmente fatelo con una cadenza di 15-30 minuti per addestrarvi. Questo vi consentirà anche di rendervi conto dello scarroccio che state subendo e potrete decidere, se necessario, di impostare una nuova rotta. Una volta ben addestrati … sarà tutto più facile e naturale.

vediamo questo esempio … avete fatto un punto nave alle 1315 e state procedendo con rotta 130. Secondo la vostra pianificazione a tavolino alle 14:16 accostate a sinistra con rotta 090. Siete a conoscenza di un buon allineamento costiero tra due punti cospicui A-B (LOP 005) … vi accorgete di averlo raggiunto alle 15:23. Confrontando la vostra navigazione stimata , vi accorgete che siete in ritardo e decidete quindi di fare un nuovo punto nave alle 16:34. Dal nuovo punto nave vi rendete conto che siete più a nord per cui rifasate la rotta stimata in attesa di avere maggiori informazioni sullo scarroccio legato al vento ed alle correnti …
Un altro sistema utile è quello degli allineamenti costieri. Identificate due punti in costa A e B, allineati fra di loro, ed uniteli con una squadretta fino ad intercettare la vostra rotta stimata. A questo punto leggete il valore del rilevamento di allineamento. A questo punto, quando in navigazione, vi troverete allineati su quel rilevamento, saprete che vi troverete su quell’allineamento.

allineamento per l’ingresso al porto di Miami, favorito da una serie di fanali … ci ritorneremo
Questo metodo è particolarmente utile anche per alcuni ingressi in porto; mantenendo la rotta sull’allineamento potrete infatti entrare all’interno del sorgitore, evitando pericolosi bassifondi o ostacoli alla navigazione. Sicurezza prima dii tutto.
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PARTE I
PARTE II
PARTE III
PARTE IV
PARTE V
PARTE VI
PARTE VII

ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.
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