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livello elementare
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ARGOMENTO: PROTAGONISTI DEL MARE
PERIODO: XX SECOLO
AREA: OCEANI
parole chiave: Squali
Oggi parliamo di una protagonista del mare del secolo scorso: Eugenie Clark. Certo oggi, rispetto al secolo scorso, è più facile per una donna emergere in molti campi ma Eugenie Clark dovette combattere a lungo per potersi imporre in un ambiente decisamente maschilista, diventando con il suo lavoro la signora degli squali.
Eugenie Clark nacque a New York City, il 4 maggio 1922, da madre giapponese e padre americano, che però morì quando lei era ancora una bambina. La madre in seguito si risposò con un proprietario di un ristorante giapponese. Il richiamo del mare iniziò da subito e imparò a nuotare all’età di soli due anni; tra i ricordi di infanzia, più vivi Eugenie raccontava che all’età di nove anni visitò il New York Aquarium, a Battery Park Manhattan, e restò incantata dalla vasca degli squali. Da quel momento sognò di poter nuotare con loro in mare aperto. Un sogno che Eugenie perseguì tenacemente per tutta la sua lunga vita, diventando una delle più grandi esploratrici degli oceani.
Dopo una laurea in zoologia all’Hunter College, nel 1942, conseguì il master ed il dottorato alla New York University. Dobbiamo considerare che all’epoca c’erano poche donne impiegate nella ricerca di biologia marina; il suo impegno femminile fu notato ed Eugenie Clark e, successivamente, Sylvia Earle, diventarono le icone di una generazione di biologhe marine che seppero imporsi in un ambiente prettamente maschile.

Eugenie Clark examines deep water sharks from Suruga Bay, Japan. Photo credit David Doubilet
Durante l’Università, Eugenie Clark svolse instancabilmente attività di ricerca presso la Scripps Institution of Oceanography di La Jolla, il Museo Americano di Storia Naturale di New York, il Marine Biological Laboratory di Woods Hole, nel Massachusetts, e presso il Laboratorio Lerner Marine a Bimini.
Nel 1949, nell’ambito di un programma di Office of Naval Research, effettuò ricerche in Micronesia sugli studi delle popolazione di pesci a Guam, alle Isole Marshall, a Palau, alle Marianne Settentrionali, e alle Isole Caroline. Dopo aver completato il suo dottorato di ricerca, Clark ricevette una borsa di studio Fulbright per proseguire gli studi di ittiologia presso la Stazione di biologia marina di Hurghada, sulla costa settentrionale del Mar Rosso egiziano. Queste esperienze furono descritte nel suo primo libro, Lady with a Spear (1953). Il libro fu immediatamente un successo popolare e molte ragazze incominciarono a sognare di diventare biologhe marine.
Dopo le ricerche nel Pacifico del Sud Eugenie Clark iniziò a lavorare presso la Scripps Institution of Oceanography di La Jolla, in California. Fu un soggiorno memorabile dove, nonostante molte difficoltà iniziali dovute ad un ambiente di lavoro allora ancora retrogrado e maschilista, iniziò ad immergersi con gli autorespiratori.
Fu proprio allo Scripps Institute che Eugenie Clark, nel 1950, iniziò le sue ricerche sugli squali. “Studiandoli,” diceva, “cominciai a capire che questi gangster degli abissi si erano guadagnati una brutta fama.”
Eugenie Clark, dopo aver lavorato con il New York Zoological Society (ora Wildlife Conservation Society) ed il Museo Americano di Storia Naturale, nel 1955, si trasferì a Sarasota, nel sud-ovest della Florida fondando il Marine Laboratory Cape Haze. Il laboratorio fu in seguito ribattezzato Mote Marine Laboratory dedicandosi inizialmente allo studio degli squali e poi alla preservazione e conservazione della barriera corallina ed alla ricerca biomedica marina. Nonostante condusse ricerche su numerose specie di pesci (alcune portano il suo nome) gran parte del suo lavoro fu dedicato agli squali.
Dopo l’uscita del film Jaws, nel 1975, Clark si impegnò a cercare di dissipare i timori irrazionali del pubblico su di loro. Celebre un suo articolo su National Geographic intitolato, “Squali: Magnifici ed incompresi“. Nel 1968, Clark entrò all’Università del Maryland, dove insegnò biologia marina fino al suo pensionamento.
Pioniera nell’uso di attrezzatura subacquea per la ricerca scientifica subacquea, con oltre 70 immersioni profonde con sommergibili da ricerca e più di 200 campagne di ricerca scientifica nel mondo, Clark continuò ad immergersi fino all’età di novanta anni, anche dopo una diagnosi di cancro al polmone.
Shark Lady, come veniva scherzosamente chiamata, è deceduta il 25 febbraio 2015 all’età di 92 anni a Sarasota, in Florida. Nella sua vita, si sposò cinque volte ed ebbe quattro figli.
Curiosità: Non tutti sanno che Eugenie Clark scoprì il primo repellente anti squalo nelle secrezioni di una sogliola che vive nel Mar Rosso. Inoltre, questa signora terribile, si avventurò per prima nelle caverne sottomarine al largo della penisola messicana dello Yucatan per cercare gli “squali dormienti” in sospensione nell’acqua, una scoperta che rovesciò la convinzione degli scienziati che gli squali debbono necessariamente muoversi per respirare.
“She never outgrew this absolute fascination of looking and seeing and observing under water” disse David Doubilet, un celebre fotografo subacqueo che condivise con lei la maggior parte delle sue missioni di ricerca per il National Geographic magazine.
La ricerca di Eugene Clark fu sostenuta da molti centri di ricerca ed organizzazioni, tra cui National Science Foundation, Smithsonian Institution, National Geographic Society, e National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Nella sua vita, ricevette tre lauree ad honorem D.Sc. presso l’University of Massachusetts, Long Island University, e l’Università di Guelph. Numerosi altri riconoscimenti le furono assegnati dalla National Geographic Society, la Explorers Club, Underwater Society of America, l’American Society Littoral, le WomenDivers Hall of Fame, e l’American Society of Oceanography. Come accennato, alcune specie di pesci sono state chiamate in suo onore: Callogobius clarki (Goren), Sticharium clarkae (George e Springer), Enneapterygius clarkae (Holleman), e Atrobucca geniae (Ben-Tuvia e Trewavas).
Si consiglia la lettura dei seguenti articoli pubblicati sul National Geographic magazine di :
– Clark, Dr. Eugenie. “Whale Sharks: Gentle Monsters of the Deep.” Pages 123-139, December 1992.
– Clark, Dr. Eugenie and Emory Kristof. “Sharks at 2,000 Feet.” Pages 681-691, November 1986.
– Clark, Dr. Eugenie. “Sharks: Magnificent and Misunderstood.” Pages 138-187, August 1981.
– Clark, Dr. Eugenie. “Into the Lairs of Sleeping Sharks.” Pages 570-584, April 1975.
e dei seguenti libri, su questa straordinaria protagonista del mare.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.
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