Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Buona notizia: si apre una nuova affascinante frontiera con il trattamento con ossigeno iperbarico di un tumore cerebrale

Reading Time: 4 minutes

.

livello difficile

.

ARGOMENTO: MEDICINA IPERBARICA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: RICERCA APPLICATA
parole chiave: Medicina iperbarica, tumori, trattamento iperbarico

 

La ricerca scientifica in mare ha già fornito sostanze in grado di combattere gravi malattie. Oggi parliamo di un aiuto promettente che viene dalla medicina subacquea iperbarica, nata come branca della medicina subacquea. Questa si avvale dellossigenoterapia iperbarica (OTI), ovvero dell’utilizzo terapeutico di ossigeno, puro al 100%, a pressione superiore a quella atmosferica. Queste terapie avvengono in particolari strutture adatte per tale somministrazione chiamate camere iperbariche. Il loro impiego non è limitato alle patologie subacquee ma si estende in campi ancora da scoprire. E’ con piacere che pubblichiamo oggi un articolo del dottor Pasquale Longobardi su un’importante e promettente scoperta il cui studio è stato pubblicato su Cancer Letters, un’importante rivista scientifica (Impact Factor 7,368). In particolare questo studio, a cui si rimanda per una lettura più esaustiva, è stato effettuato dall’IRST Meldola (Forlì) e dal Centro Iperbarico di Ravenna e riguarda la terapia iperbarica nelle cellule di glioblastoma umano.

Un’applicazione promettente
Il glioblastoma (GBM) è il tumore cerebrale più aggressivo e tra i più mortali, con una sopravvivenza globale mediana di soli 15 mesi. Attualmente, l’approccio standard per gestirlo include la massima resezione chirurgica sicura seguita da irradiazione con fasci esterni cinque volte a settimana per sei settimane, insieme a temozolomide orale al giorno. Nonostante i progressi della chirurgia, delle radiazioni e dei trattamenti chemioterapici convenzionali, la maggior parte dei pazienti subisce una recidiva entro 6, 9 mesi dalla diagnosi iniziale. Lo scarso esito clinico è generalmente attribuito alla sua eterogeneità intra tumorale, alla natura altamente invasiva delle cellule tumorali, che rende virtualmente impossibile la resezione chirurgica completa ed alla presenza di cellule staminali tumorali (CSC). Una delle caratteristiche patologiche distintive del glioma di IV grado è la presenza di focolai necrotici con pseudopalisi cellulari circostanti e iperplasia micro vascolare, segni tipici della privazione totale o parziale dell’ossigeno. Il glioma è un tumore che si sviluppa a partire dalle cellule della glia (o cellule gliali) del sistema nervoso centrale.

L’ipossia è stata a lungo associata ad una maggiore aggressività del tumore, prognosi sfavorevole e resistenza alla radioterapia e alla chemioterapia in diversi tipi di cancro, incluso il glioblastoma. In particolare, è stato ipotizzato che la deprivazione di ossigeno favorisca la diffusione delle cellule GBM, favorendone la disposizione cellulare a livello della nicchia perivascolare e consentendo la fuga dal microambiente avverso.La creazione di un microambiente ipossico influisce anche sulla composizione delle cellule immunitarie e sul rimodellamento del metabolismo cellulare mediante l’attivazione di fattori sensibili all’ipossia (ad esempio HIF 1-2) e fattori di trascrizione pro-infiammatori (ad esempio NF-κB). In particolare, è stato riportato che l’ipossia è una caratteristica micro ambientale tipica dei tessuti cronicamente infiammati e, infatti, le aree più ipossiche di numerosi tumori solidi mostrano una marcata congregazione di macrofagi M2-like, che concorrono alla valutazione del microambiente tumorale immunosoppressivo. I dati della letteratura riportano che la funzione di molte cellule immunitarie all’interno e intorno al tessuto GBM tende ad essere gravemente compromessa. Inoltre, la componente della cellula immunitaria sembra essere composta principalmente da macrofagi associati al tumore (TAM), che possono rappresentare il 30% della massa tumorale totale. I macrofagi associati al tumore possono essere cellule mieloidi periferiche o microglia residenti nel cervello, entrambe in grado di adottare stati di attivazione classici (pro infiammatori, M1) e alternativi (antinfiammatori, pro healing, M2) che influenzano il comportamento di nicchia del tumore.

Nei tumori, incluso il glioblastoma, l’induzione dell’espressione del fattore 1 alfa inducibile dall’ipossia (HIF-1α) porta alla sovra regolazione della via metabolica della glicolisi, aumentando la produzione di adenosina trifosfato (ATP) necessaria per la sopravvivenza e la proliferazione cellulare. Aumenta anche la produzione di lattato che, nelle cellule di glioma, contribuisce all’acidosi ipossica tumorale, associata ad una maggiore aggressività, prognosi sfavorevole e resistenza alla radio e chemioterapia.

Un potenziale approccio terapeutico alternativo, per invertire o mitigare parzialmente il microambiente glioblastoma immunosoppressivo ipossico, potrebbe essere l’utilizzo dell’ossigenoterapia iperbarica (HBOT) che si basa sulla somministrazione di ossigeno puro (100%) a pazienti a pressioni maggiori di un’atmosfera standard (ATM), cioè maggiori di un’atmosfera assoluta (ATA). L’HBOT è già ampiamente utilizzato come trattamento aggiuntivo per le malattie ischemiche. In oncologia, si ritiene che l’ossigenoterapia iperbarica, in combinazione con la radioterapia (RT), agisca come un’adiuvante RT, aumentando la quantità di ossigeno disciolto nel sangue e nei tessuti periferici e anche le specie di ossigeno libero-reattivo (ROS), che porta danni al DNA.

Inoltre, uno studio su modelli sperimentali in vivo di Hatfield et al.  hanno suggerito che alte concentrazioni di ossigeno possono anche avere un impatto positivo sul microambiente tumorale ricco di adenosina, una caratteristica tipica dell’infiammazione, migliorando la regressione del tumore e la sopravvivenza a lungo termine nei topi.

I risultati di studi clinici non randomizzati, condotti su pazienti giapponesi affetti da glioblastoma, suggeriscono che la RT dopo HBOT conferisce un beneficio in termini di sopravvivenza ai pazienti con gliomi di alto grado ricorrenti.

Tuttavia, manca ancora una logica scientifica per l’uso di HBO in combinazione con le radiazioni, basata sulla valutazione del cross talk tra le vie di rilevamento dell’ossigeno e le cellule effettrici dell’infiammazione.

L’ossigeno iperbarico ha bloccato la proliferazione delle cellule tumorali, ha modificato il modo con cui esse consumano lo zucchero e le caratteristiche delle cellule staminali riparatrici. L’ossigeno iperbarico ha potenziato il danno della radioterapia sul tumore, nello stesso tempo proteggendo le cellule sane (microglia). Le cellule tumorali riprendono la comunicazione (cross talk) con le cellule sane e questo ne riduce la aggressività. Stiamo già applicando questi risultati, visti in laboratorio, nei pazienti con glioblastoma IV stadio che non abbiano risposto alla radioterapia. I primi risultati (13 pazienti) fanno sperare nel successo del progetto.

In conclusione, i dati ottenuti nel nostro studio suggeriscono un potenziale utilizzo dell’HBO prima della radioterapia come trattamento di seconda linea di pazienti con GBM ricorrente, per i quali non esiste ancora uno standard di cura. In particolare, abbiamo dimostrato che l’HBO è in grado di contrastare la nicchia ipossica GSC e per questo motivo dovrebbe essere considerata come una potenziale opzione terapeutica per il trattamento della GBM.

Link: https://doi.org/10.1016/j.canlet.2021.02.019

Pasquale Longobardi


Chi volesse avere maggiori informazioni può contattare il dottor Pasquale Longobardi, Direttore Sanitario del
Centro Iperbarico di Ravenna – Medicina subacquea https://www.iperbaricoravenna.it sia per avere maggiori informazioni che per sostenere questa importante ricerca 

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE

print

(Visited 587 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Translate:

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Chi c'é online

4 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x