Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Alvin: l’esplorazione continua

Reading Time: 4 minutes

.

livello elementare
.
ARGOMENTO: OCEANOGRAFIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: Alvin, WHOI

 

La zona più profonda degli oceani, oltre i 6000 metri, è definita “Adale” dal termine greco “ade” ossia invisibile. A queste profondità la luce del sole è assente e la pressione ambientale è enorme, superiore alle 600 atmosfere.  

Esplorare e studiare la zona adale richiede un supporto tecnologico rilevante. Fino ad oggi pochissimi mezzi sono stati in grado di spingersi così profondi e, in genere, sono rimasti a tali profondità solo per brevi periodi, spesso facendo una sola immersione prima di venire radiati, come il “Deep Challenger” del regista James Cameron che ha raggiunto il fondo della Fossa delle Marianne durante la sua sola immersione operativa prima di andare a finire in un museo. Altri sommergibili, come il batiscafo Trieste, pur essendo in grado di raggiungere le massime profondità marine hanno una manovrabilità quasi nulla essendo solo in grado di salire e scendere lungo la colonna d’acqua con spostamenti orizzontali trascurabili essendo, per costruzione, molto ingombranti e lenti.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è NewAlvin-Atlantis750_333133.jpg

Lo studio degli abissi è importante per aumentare la conoscenza scientifica di questi profondi ed estremi ecosistemi ma richiede l’uso di sommergibili manovrabili ed in grado di prelevare campioni in immersioni multiple. L’Alvin è un sommergibile da ricerca di proprietà della US Navy ed operato dall’Istituto di ricerca privato Woods Hole Oceanographic Institution con sede nell’omonima cittadina di Woods Hole sulla costa del Massachusetts. Nella sua lunga carriera, iniziata nel 1964, l’Alvin ha completato oltre 5,000 immersioni consentendo migliaia di ore di studio ed esplorazione dei fondali oceanici. Fino a quest’anno la profondità operativa massima del sommergibile era di “soli” 4500 metri ma la costruzione di un nuovo scafo ed una serie di modifiche alle altre strutture consentiranno all’Alvin di raggiungere i 6500 metri di profondità permettendo l’esplorazione del 99% dei fondali oceanici.

Il punto critico è stato costruire una nuova “sfera” che è la parte del sommergibile nella quale l’equipaggio trova posto. La sfera, del diametro di poco superiore ai 2 metri, offre un volume abitativo di quasi 5 metri cubi che deve essere diviso tra le attrezzature elettroniche di controllo, il sistema di rigenerazione dell’atmosfera interna, un pilota e due passeggeri. La forma è dovuta al fatto che un oggetto sferico è in grado di resistere alle alte pressioni con il minimo dello spessore delle sue pareti, Nonostante questo più di 15 tonnellate di titanio sono state necessarie per forgiare una sfera che deve essere praticamente perfetta. Considerando che il titanio ha un costo attorno ai 50 euro al chilo stiamo parlando di un considerevole investimento solo in termini di materiale. La sfera è stata realizzata in due metà che sono state successivamente saldate insieme mediante una tecnica che assicura una perfetta tenuta.

Una volta terminata. la sfera è stata trasportata in una speciale struttura della Northrop Grumman ad Annapolis per una serie di test di resistenza idrostatica fino ad una pressione equivalente a 8000 metri per garantire un consistente margine di sicurezza rispetto alla massima profondità operativa di 6500 metri. I test sono durati quattro giorni con misurazioni estremamente accurate delle deformazioni del metallo e delle variazioni di pressione. Al termine del test la sfera è stata dichiarata sicura per la prevista profondità operativa.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è alvin1-1-1024x576.jpg

Per migliorare la visibilità per l’equipaggio la sfera è dotata di cinque oblò. Tre lungo la parte frontale e due sui lati. Ogni oblò è costituito da un tronco di cono di acrilico con la base maggiore di circa 40 centimetri di diametro e quella minore di circa 17 centimetri. Il cono è inserito nel suo alloggiamento nelle pareti della sfera con la base maggiore rivolta verso l’esterno. In questo modo l’aumento della pressione durante la discesa spinge il cono sempre di più nella sua nicchia favorendo la tenuta.

Gli interni della sfera sono parzialmente ricoperti di materiale isolante per ridurre la dispersione termica verso l’esterno, i fondali marini sono ad una temperatura costante di circa 4 gradi Celsius, e per rendere più confortevole la permanenza a bordo durante le usuali 8 ore di immersione per ogni singola missione. Purtroppo, nonostante le maggiori dimensioni rispetto alla precedente, anche nella nuova sfera non vi è posto per nessun tipo di servizi igienici. L’equipaggio deve perciò essere cauto nel bere troppi liquidi. In casi estremi delle “bottiglie di sollievo” sono disponibili.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è ALVIN-NEW-SPHERE-1.jpg

In caso di emergenza l’Alvin può risalire in superficie anche senza uso di energia. Un sistema di elettromagneti libera automaticamente la zavorra ed il pilota può deliberatamente sganciare una parte delle batterie, i propulsori ed il braccio campionatore in modo da rendere il sommergibile positivo e ritornare alla superficie in galleggiamento.

Viaggiare nell’Alvin non è certo comodo ma è un sacrificio che si fa volentieri per avere il privilegio di esplorare e studiare una delle zone più misteriose del nostro pianeta.

Giorgio Caramanna

Photo credit WHOI 

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

PAGINA PRINCIPALE

print

(Visited 326 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
1 Comment
più recente
più vecchio più votato
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti
Mauro Giordani
Ospite
Mauro Giordani
11/01/2021 7:34

Chi conosce il dott. Caramanna sa che persona è e le qualità che possiede non ultime quelle umane. Seguo sempre gli studi che intraprende, ma questo è veramente impegnativo. Grazie Giorgio per ciò che fai per la scienza tutta.
Mauro Giordani (Roma Italy)

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

5 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere
 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
1
0
Cosa ne pensate?x