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livello elementare.
ARGOMENTO: REPORTAGE
PERIODO: XX – XXI SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: Bodrum, Turchia
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Oggi voliamo a Bodrum, un tempo un povero villaggio di pescatori di poche migliaia di abitanti che, nell’ultima metà del secolo scorso, ha avuto un notevole sviluppo turistico trasformandosi in una delle più popolari mete turistiche della Turchia. Nelle sue acque cristalline si ritrovano numerosi siti di immersione frequentati da turisti internazionali che trascorrono le loro vacanze nella città turca assaporando la bellezza di questo grande Paese, porta dell’Oriente.
Storia
Bodrum, l’antica Alicarnasso, dette i natali al celebre storico greco Erodoto nel V secolo a.C.. In antichità fu sede di una delle sette meraviglie del mondo nell’antichità, il mausoleo di Alicarnasso, la sontuosa tomba di Mausolo (da cui il nome), satrapo di Caria, la parte dell’Asia Minore inclusa nell’Impero achemenide. Nei primi anni del XV secolo i cavalieri di Rodi (Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme) edificarono sopra l’antica cittadella un possente castello, cui dettero il nome di San Pietro, da cui deriva il nome Bodrum (derivante dal latino Petreum, o Petronium). Nel 1522, gli Ottomani, sotto il Sultano Solimano il Magnifico, entrarono a Rodi al termine d’un assedio durato sei mesi. Il Sultano, colpito dall’austerità e dal coraggio dei cavalieri, sotto la guida del loro Gran Maestro, Philippe de Villiers de L’Isle-Adam, permise loro di abbandonare Rodi il 1º gennaio 1522 dopo essersi fatto consegnare tutti i possedimenti dell’Ordine degli Ospitalieri nel Dodecanneso, come pure il castello San Pietro. Nel tempo l’economia locale si sviluppò grazie al commercio delle spugne. Il possente castello fu utilizzato come prigione fra il 1895 e il 1915, ma fu abbandonato in seguito a un bombardamento della corazzata francese Duplex nel maggio del 1915, che danneggiò seriamente l’edificio. Dopo un restauro effettuato fra il 1960 e il 1964 è stato trasformato in un museo navale, che ospita un importante collezione di archeologia marina con reperi risalenti all’età del bronzo.
Turismo
Bodrum è diventata, a partire dagli anni sessanta, un centro turistico molto frequentato, in particolare dalla borghesia di Istanbul e dai turisti stranieri. Dal porto partono numerose crociere marittime. Non mancate di visitare il museo di archelogia subacquea, ambientato all’interno del possente castello, che vi sorprenderà.
Subacquea
I siti di immersione turchi sono stati regolamentati dall’inizio degli anni ’80 con il contributo dei ricercatori con sede presso il Museo di archeologia subacquea di Bodrum. La ricchezza di reperti nelle acque costiere turche ha comportato che, al fine di proteggere relitti storici e siti archeologici costieri, solo alcune aree possono essere aperte alla subacquea ricreativa. Ciò nonostante molte immersioni sono dei veri viaggi nella storia.
Le immersioni subacquee sono tra le attività più popolari a Bodrum e vengono effettuate in numerosi siti in bellissime baie e insenature. Le acque cristalline del Mar Egeo rendono le sue coste un’ottima destinazione per le immersioni che possono essere effettuate sia in acque poco profonde senza corrente e ricche di pesci, ideali per i principianti, sia su alti fondali per subacquei esperti.
Nella zona di Bodrum ci sono numerosi punti di immersione consentiti che si estendono tra l’isola di Orak e gli isolotti rocciosi occidentali di Kargı. L’offerta subacquea è molto varia e va da fondali e pareti ricchissime di coralligeno a grotte ideali per la fotografia e tre relitti.
La maggior parte delle immersioni si concentra intorno a Karaada, o Isola Nera, situata a est di Bodrum. L’isola ricoperta di alberi e macchia mediterranea è una grande riserva naturale con baie e calette che offrono punti di balneazione per barche da crociera giornaliere. Alcune baie sono lasciate agli operatori subacquei. Sebbene sia possibile vedere una notevole biodiversità mediterranea, con un pò di fortuna possono essere incontrate razze, tartarughe o delfini.
Prima di arrivare sull’isola, le barche dei diving si fermano spesso a metà della baia da Bodrum su delle aree di coralligeno ricchissime a profondità comprese tra cinque e 35 metri dove si possono vedere cernie, tonni, barracuda e murene. Una di esse, chiamata Big Reef, offre una barriera corallina ricoperta di spugne arancioni, ricci di mare, stelle marine e crostacei, con branchi di barracuda e pesci pappagallo dai colori vivaci.
Sul promontorio tra Bodrum e Gümbet si trova Wolf Point, un sito di media difficoltà con profondità tra i cinque ed i 30 metri. È preferito dai fotografi per le sue anfore vecchie di 2000 anni e i barracuda.
Il sito più occidentale, raramente visitato tranne che dalle barche per immersioni di Bitez, è l’isola di Kargı. Questa è un’immersione di livello difficile con forti correnti a una profondità compresa tra 5 e 30 metri e una barriera di coralligeno profonda 35 metri nelle vicinanze. A Est, oltre Yalıçiftlik, si trova l’isola di Orak dove canyon sottomarini vicino alla costa rocciosa offrono spettacolari immersioni in parete fino a 90 metri di profondità ed una grotta. La baia di Kaçakçı (Smuggler’s) nella parte posteriore dell’isola offre una buona immersione sia per i principianti che per i subacquei esperti, a una profondità compresa tra 5 e 30 metri dove si possono vedere polpi, razze, murene, cernie e molte specie di pesci .
Un immersione molto famosa è la Karaada Bubble Cave in cui è possibile entrare in in una grotta alla profondità di 12 metri per poi uscira a circa quattro metri di profondità tra una nuvola di bolle esalate nella grotta che cercano di fuggire attraverso le fessure delle pareti. Sempre suggestive sono le immersioni sui relitti affondati al largo di Karaada nel 2006-2007 dopo una campagna degli operatori subacquei di Bodrum per incentivare il turismo subacqueo.
Iniziamo con un ex pattugliatore della guardia costiera SG115, lungo 29 metri e alto 17 metri, offre un’immersione facile a una profondità di 18-26 metri. L’incontro con grandi cernie e polpi è sempre garantito. Ad una profondità di 36 metri è possibile visitare l’ex rifornitrice della marina turca PINAR I, lunga 37 metri ed alta 18 metri. Questa è un immersione solo per subacquei esperti. È possibile entrare nella timoneria che conserva ancora il timone, luogo prediletto per le fotografie. Anche qui si possono osservare diversi pesci ma anche nudibranchi, polpi e calamari.
Non ultimo quello forse più famoso: il relitto di un aereo Dakota C47 dell’aeronautica turca che giace di traverso ad una profondità di 28 metri.
Attenzione
I subacquei che desiderano immergersi in Turchia devono rivolgersi obbligatoriamente ad un operatore subacqueo turco. Tra di essi (ma la lista sarebbe troppo lunga) segnaliamo:
Community Aegean Pro Dive La loro barca per immersioni si chiama “Isis” ed ha sede presso il WOW Hotel e offre tour in scooter Dive & Ride sui relitti di Karaada. Adnan Menderes Caddesi No.63, Bodrum; T: 0252 316 07 37; www.aegeanprodive.net | Aquapro – Fondata nel 1997, utilizza una barca chiamata “Vertigo” dal primo istruttore di immersioni con rebreather di Bodrum T: 0532 394 91 65; www.aquapro-turkey.com |
Aşkın Diving – Fondato nel 1987 da uno degli archeologi subacquei turchi originali Aşkın Cambazoğlu, che si immerge con suo figlio Tunç. Molo di Halikarnas, Kumbahçe, Bodrum; T: 0533 615 90 72; www.askindivingbodrum.com | Barakuda – Istanbul, la coppia Dilek e Mete Tüneri, ha acquistato nel 2017 una barca d’epoca “Virazon” per il rilevamento e lo scavo archeologico; T: 0532 447 03 42; www.barakudabodrum.com |
Blue Escape Diving – con base sulla barca Blue Escape nel resort della baia di Bodrum, tra Gümbet e Bodrum. Konacık Mahallesi, Atatürk Bulvarı Pamir İş Merkezi No.114, Bodrum; T: 0537 406 32 84; www.blueescapediving.com | Dive Academy Bodrum – Kumbahçe Limanı, Halikarnas İskelesi, Kumbahçe, Bodrum; T: 0533 511 31 27; I: @diveacademybodrum |
In sintesi, quale migliore occasione per visitare questo splendido Paese dove l’amicizia e l’ospitalità sono di casa. Nella zona di Bodrum potrete effettuare belle immersioni lungo la costa nelle sue bellissime baie e insenature. Non ultimo, il costo della vita è molto accessibile, cosa che non guasta mai.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).