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livello elementare
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ARGOMENTO: STORIA DELLA SUBACQUEA
PERIODO: XX SECOLO
AREA: MATERIALI
parole chiave: Spirotechnique, Mistral, erogatori monostadio
Nel 1946 la Air Liquide, azienda francese produttrice di gas industriali, fondò La Spirotechnique tra i cui soci fondatori figurarono nomi come Jacques-Yves Cousteau ed Emile Gagnan. Possiamo dire che questo passaggio segnò la nascita della subacquea moderna.

il primo erogatore monostadio CG 45 (la sigla faceva riferimento alle iniziali dei nomi, Cousteau-Gagnan)
Nel 1948 fu brevettato il primo erogatore monostadio CG 45 (la sigla faceva riferimento alle iniziali dei nomi, Cousteau-Gagnan) e già nel 1950 venne estesa la sua distribuzione a Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti. Rene Bussoz della Rene Sports di Los Angeles, California, diventò rivenditore esclusivo per gli Stati Uniti, creando la U.S. Divers per la gestione della licenza esclusiva. Arriviamo al 1955 quando la Spirotechnique lanciò il Mistral, lo storico erogatore monostadio per la riduzione dell’aria compressa nella bombola alla pressione ambiente per permetterne la respirazione. Dopo l’introduzione del Mistral nel 1955, la Spirotechnique continuò comunque a produrre il vecchio regolatore CG45 ma solo per i dipartimenti governativi e le Forze Armate.
Il Mistral ebbe subito un grande successo commerciale. Ne furono realizzate diverse versioni che si distinguevano soprattutto per l’etichetta sulla scatola. Il modello più raro aveva l’indirizzo dell’azienda “6 Rue Cognac Jay” dove fu prodotto solo per un anno. La prima versione del Mistral presentava un corpo interamente cromato ed un attacco con un’etichetta di metallo rivettata gialla.
Nel 1956 La Spirotechnique si trasferì in “Rue Trebois Levallois” e, anche se questo è l’indirizzo più comune che si trova sugli erogatori Mistral, se ne conoscono diverse versioni. L’ultima versione riporta l’indirizzo “Rue Marius Aufan“, anch’essa piuttosto rara perché a quel tempo erano già stati introdotti il regolatore monotubo ed il “Royal Mistral.
Nel 1956 la Air Liquide acquisì la U.S. Divers, sancendo l’inizio dell’espansione internazionale dell’azienda con sedi in diversi Paesi tra cui Giappone, Germania e venne concesso in licenza a Siebe Gorman nel Regno Unito. Per completezza, nel 1958, sul mercato americano, la U.S. Divers combinò il sistema venturi del Mistral con i vantaggi prestazionali del CG45, dando vita all’Aqua-Master, l’erogatore a tubi corrugati fra i più venduti di tutti i tempi. Mistral resterà però pressoché uguale fino al 1962 ovvero quando uscirà il Royal Mistral.
Scopriamo ora il Mistral, divenuto nel tempo, un oggetto da collezione.
Internamente il suo design standard si basava su un erogatore monostadio a due leve. Poiché il meccanismo era molto semplice ma estremamente robusto e affidabile, Cousteau scelse questo erogatore come erogatore principale per la sua equipe e lo potete osservare facilmente nei filmati girati a bordo della Calypso. Per i collezzionisti, nell’ipotesi di poterli trovare funzionanti, l’impiego di questi erogatori sulle bombole subacquee con attacchi europei non è un problema. Purtroppo non è facile trovare i pezzi di rispetto per fare le manutenzioni in quanto i pezzi interni non sono sempre facili da reperire e devono essere ricostruiti al tornio. Ancora più problematico è il loro impiego su bombole americane in quanto gli attacchi hanno dimensioni non metriche ma anglosassoni.
Questo comporta che i subacquei di oltre mare, che vogliono utilizzare dei Mistral di fabbricazione europea, devono modificare il diametro dell’ugello nel punto in cui entra in contatto con l’O-ring sulla valvola della bombola. Questo perché i Mistral costruiti per il mercato europeo possiedono un ugello con un diametro leggermente più grande per aderire contro l’O-ring delle valvole delle bombole statunitensi. Un buon tornitore può fare il lavoro … ma a trovarlo.
La maggior parte dei Mistral sul mercato antiquario hanno tubi da 1″ su entrambe le estremità ed un semplice boccaglio a T in metallo senza valvole unidirezionali. Quest’ultimo è assente nei modelli più recenti quando divennero disponibili versioni dotate di valvole. Le fascette stringi tubo erano in nylon con vite e dado o con cinturino in metallo monouso.
Nel 1962 La Spirotechnique introdusse il Royal Mistral che internamente era lo stesso della versione precedente ma aveva un design diverso per le scatole superiore e inferiore. Un’etichetta a corona fu utilizzata per la prima volta con le versioni successive. La maggior parte dei Royal Mistral aveva un ingresso ad alta pressione sul lato dell’alloggiamento superiore della scatola. Un tubo era saldato al corpo dell’erogatore e curvato intorno sul lato. Furono utilizzate tre porte di dimensioni diverse. Per i subacquei statunitensi questo può essere ancora un problema in quanto non sempre sono adattabili. Il Royal Mistral aveva tubi flessibili sempre con attacchi da 1″ alle estremità ma molto più grandi al centro. Questi tubi erano molto flessibili e comodi da usare, quando nuovi, ma essendo realizzati con un composto di neoprene si deterioravano facilmente e diventavano rigidi, se non adeguatamente curati.
Una volta ingottiti non ne consentivano più l’utilizzo. Con il Royal Mistral fu introdotto un nuovo design del boccaglio che conteneva valvole unidirezionali e gomiti che potevano ruotare su o giù per un maggior comfort. La presenza di doppi tubi consentiva di posizionare la valvola di scarico il più vicino possibile al diaframma interno; riducendo così il problema della valvola che scorreva liberamente o che non forniva aria.
I morsetti per i tubi variavano dal nylon con viti, al tipo di cinturino in metallo monouso o con cerniera in nylon. Sebbene nel corso degli anni ci furono alcune modifiche alla scatola principale, gli interni rimasero sempre gli stessi. A partire dal 1955 e proseguendo fino agli anni ’80, il Mistral e il Royal Mistral furono utilizzati dai subacquei di tutto il mondo, ma U.S. Divers continuò con nuovi modelli di cui parleremo in un altro articolo.
In sintesi, questi erogatori fecero la storia e sono oggetto oggi di collezionismo. Il loro impiego in sicurezza è limitato però dalle loro condizioni, in particolare dei corrugati e dei boccagli … restando un’esperienza per pochi.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con numerosi Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare. Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Atlantide e della Scuola internazionale Subacquei scientifici (ISSD – AIOSS).
Posseggo 4 erogatori monostadio che uso solo per ripercorrere i miei ricordi di gioventù,pochi anni fa usando il vecchio Nemrod “snark III silver” in vasca piscina Y40 ho raggiunto la massima profondita avendo cura di sistemare giustamente l’erogatore tra le scapole e devo dire che ha funzionato perfettamente.!