Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Naval boarding party: arrembaggio collaborativo e boarding con elicotteri – parte III

Reading Time: 5 minutes

.
livello elementare
.
ARGOMENTO: SICUREZZA MARITTIMA 
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: MONDO
parole chiave: pirateria, maritime security, boarding, abbordaggi

 

team ispettivo Marina olandese – photo credit RNL Navy The Netherlands’ De Zeven Provinciën class frigates | The Rogue Adventurer

Se il Boarding è collaborativo, sarà la stessa Nave Bersaglio a far calare sino al battello una biscaggina, o abbasserà una passerella, per permettere al BParty di salire a bordo. Se il Boarding non è collaborativo, il BParty se la deve vedere da solo sul come salire a bordo, o meglio, come arrampicarsi a bordo. E quindi viene impiegata la tecnica con il “rampino d’arrembaggio”, o lanciato a mano con una sagola o proteso con una apposita lunga asta telescopica.

tipologia di rampino di arrembaggio – immagine di cortesia Apollo military

Infatti, una volta che il battello pneumatico si affianca alla murata della nave, vi deve rimanere “incollato” anche con nave in movimento e con mare grosso, in modo tale da consentire il lancio di un rampino (per il successivo aggancio di apposita biscaggina/biscaglina) o l’aggancio di un’asta dotata di pioli o l’aggancio di una scaletta che, una volta fatta presa sulle sovrastruttura della nave, permetterà ad un operatore del BParty di salire a bordo e di mettere lui in sicurezza “l’attrezzatura di salita” per consentire la successiva salita all’intero gruppo. Tutto questo avviene, ovviamente, con la “copertura” fornita dalla Boarding Ship, da un elicottero o da un altro battello.

Le varie tecniche sono direttamente correlate con le attrezzature impiegate per l’“aggancio e salita” e si possono riassumere come segue: impiego diretto di una apposita asta telescopica già fornita di ganci e gradini per l’immediato aggancio e salita (THBR: Telescopic Hooked-up Boarding Rod), impiego diretto di scaletta telescopica con ganci (THBRL: Telescopic Hooked-up Boarding Rigid Ladder), lancio di rampino d’arrembaggio (HGH: Handled Grappling Hook) o impiego di una asta telescopica con rampino (TGH: Telescopic Grapnel Hook) per il successivo fissaggio della biscaggina (FHL: rope or aluminium Flexible Hanging Ladder), impiego di un apposito fucile lanciasagola/lancia rampino (GHG: Grapnel Hook Gun / ALM: Assault Launcher Max). Le tecniche di salita/arrampicata si possono riassumere come segue: arrampicata con fune in tecnica alpinistica (Climbing techniques), arrampicata con apparecchiatura “ascensore/discensore” a fune (TAAD: Tactical Assault Ascender-Descender/ACTSTA: ACT Safe Tactical Ascender), arrampicata tramite biscaggina (Ladder / Jacob’s Ladder), salita tramite scaletta metallica fissa (Fixed Pilot Ladder),salita tramite passerella (Gangway).

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è confitarma-marina-esercitazioni-antipirateria.jpeg

esercitazione combinata marina militare italiana e Confitarma

Boarding effettuato con uno o più elicotteri
L’impiego di elicotteri per infiltrare e/o esfiltrare uomini in/da un’area considerata ostile o nemica è stato ampiamente verificato nei contesti bellici del Vietnam e delle isole Falkland/Malvinas. Da tali esperienze sono state selezionate 4 tecniche: STABO, SPIE e HRST in due versioni (Rappelling/Abseiling e Fast Rope). Per quanto riguarda le operazioni di Boarding, la tecnica più appropriata è sicuramente la Fast Rope, definita in italiano come “Barbettone” o “Canapone”: è una tecnica che non richiede imbracature o moschettoni in quanto si tratta di una semplice unica grossa fune sintetica (Rope), di adeguato spessore (diametro non inferiore a 4.4 cm.), sulla quale farsi scivolare rapidamente, tenendosi saldi con mani e piedi, sino a terra (o sulla tolda di una nave o su un container). Con un elicottero in volo stazionario, ad una altezza che può variare dai 5 ai 15 metri dal ponte di una nave, tale tecnica consente, in una manciata di secondi, una discesa molto veloce e su una unica fune, di un intero BTeam. Inoltre il peso della fune stessa garantisce anche una certa stabilità di discesa nel turbinoso vortice di aria generato dalle pale dell’elicottero.

Per questioni didattiche, si illustra ora un generico Boarding collaborativo la cui finalità risulta essere una ispezione a bordo di una nave mercantile portacontainer, in navigazione in alto mare, alla ricerca di un presunto carico illegale/pericoloso stivato all’interno della nave stessa. Il concetto tattico si sviluppa nei seguenti punti: viene attivato il BParty che va ad armarsi per poi dividersi in BTeams che si dirigono all’imbarco su RHIB ed elicottero; viene contattata via radio la nave da abbordare e vengono fornite le istruzioni per effettuare il Boarding.

US Navy Aircrewman 3rd Class Bobby Heimovitz, assegnato a Helicopter Sea Combat Squadron (HSC) 9, spara con una mitragliatrice calibro .50 contro un bersaglio di fumo MK-25 nell’Oceano Atlantico, 6 settembre 2012. L’impiego di elicotteri in contrasto ai battelli dei pirati è risultato molto efficace sia in azione preventiva che offensiva – Fonte http://www.defenseimagery.mil/….. – Autore foto MC3 Kristina Young U.S. Navy Aircrewman 3rd Class Bobby Heimovitz, assigned to Helicopter Sea Combat Squadron (HSC) 9, fires a .50-caliber machine gun at an MK-25 smoke target in the Atlantic Ocean, Sept 120906-N-UK248-051.jpg – Wikimedia Commons

In tale momento si può già intuire se sarà un Boarding collaborativo o meno; si brandeggiano e si orientano le armi di bordo (cannoni, mitragliere e mitragliatrici), pronte ad effettuare dei colpi di avvertimento, fuoco di copertura o fuoco incapacitante; si invita il comandante a rimanere in plancia solo con il timoniere, a far lasciare in sala macchine solamente il direttore di macchina e un tecnico e a far accentrare tutto l’equipaggio in un unico locale facilmente controllabile (generalmente nella zona della mensa facendosi temporaneamente consegnare tutti i telefoni cellulari); viene dato il via alle operazioni di Boarding; i BTeams, una volta a bordo, si suddivideranno ulteriormente per controllare la plancia, la sala macchine, la sala radio, il locale dove è teoricamente accentrato tutto l’equipaggio e per ispezionare l’intera nave.

L’Enhanced Naval Boarding Party della HMCS FREDERICTON partecipa a un’esercitazione NATO di imbarco multinazionale con squadre spagnole e della marina del Marocco durante l’Operazione REASSURANCE il 16 maggio 2016 – Foto: Caporale Anthony Chand, Formation Imagery ServicesHS2016-A086-027 – credit Canadian Navy via NATO press

I BTeams procederanno a ispezionare accuratamente i vari locali della nave attenendosi alle procedure di copertura e movimento tattico sul terreno che sono generalmente impiegate nella perlustrazione dei centri abitati, e pronti comunque anche ad un eventuale combattimento corpo a corpo; a ispezione ultimata, l’esfiltrazione avviene reimbarcando generalmente l’intero BParty sui RHIBs che procedono poi al rientro sulla Boarding Ship.

 

Marco Bandioli 
ammiraglio aus MMI

 

 

 

 

in anteprima esercitazione Confitarma – Marina militare italiana – gentile concessione

 

articolo pubblicato originariamente su Difesaonline (foto: web)

.

Alcune delle foto presenti in questo blog sono prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o chiedere di rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

.

PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE
.
.
PARTE IPARTE IIPARTE III

print

(Visited 452 times, 1 visits today)
Share
0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
vedi tutti i commenti

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

8 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »
0
Cosa ne pensate?x