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livello elementare
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ARGOMENTO: SICUREZZA MARITTIMA
PERIODO: XX-XXI SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: submersible, narcotraffico
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I mezzi navali dei narcotrafficanti: un cambio generazionale?
Nel tempo i narcotrafficanti si sono evoluti: da piccole barche da cabotaggio sono passati a mercantili di diverso tonnellaggio che attraversano l’oceano per trasportare il loro carico di morte sulle coste africane e europee. Negli ultimi anni sono stati sviluppati mezzi navali veloci con caratteristiche strutturali decisamente innovative che li rendono meno visibili ai radar delle unità di pattugliamento. Questi mezzi caricano la droga lungo i fiumi, nascosti dalla giungla, per poi raggiungere le navi madre in alto mare e trasbordare i loro carichi.
L’equipaggio di un semi-sommergibile impiegato per il traffico di droga si prepara ad abbandonare la propria barca prima di essere intercettato e detenuto dalla US Coast Guard a circa 150 miglia a nord-ovest del confine colombiano-Ecuador l’8 gennaio 2009. Foto della Guardia costiera degli Stati Uniti.
Genericamente parlando, questi mezzi sono dei semi-sommergibili, ovvero dei mezzi navali veloci in grado di variare il loro assetto, affondando fino a ridurre sensibilmente la loro segnatura radar. Sebbene non sia chiaro quando i narcos incominciarono ad impiegare questi mezzi, secondo HI Sutton, i primi semi sommergibili apparvero intorno agli anni ’90.
Da un punto di vista evolutivo, secondo Covert Shores, possono essere individuate tre fasi:
- 1992 – 2004 in cui vennero realizzati i primi progetti di sommergibili per il trasporto di narcotici;
. - 2005 – 2006 apparvero i primi prototipi con un aumento delle capacità di carico. In quel periodo furono realizzati i primi SPSS (Semi-Submersibles semoventi);
. - 2007 – ad oggi sono apparsi mezzi navali innovativi che mostrano una standardizzazione dei componenti e dei design.
Tipologie
Type 1: Fully Submersible ovvero mezzi con caratteristiche analoghe ai mini sommergibili.

Type 1 A
Tipo 1A: sommergibili auto propulsi, avanzati e più costosi. Di questo modello ne furono catturati alcuni modelli ma non e’ noto se siano mai stati impiegati realmente .

Type 1 B
Tipo 1B: serbatoi a forma di siluro trainati da altri mezzi – in pratica un grosso cilindro nel quale viene contenuta la droga che viene mantenuto immerso.

Type 2
Tipo 2: Semi-sommergibili (‘Snorkel Subs’) mezzi che possono immettere acqua per zavorrarsi ed abbassare il loro profilo superficiale. Sebbene siano in grado di immergersi limitatamente, non sembra che abbiano riscosso molto successo.

Type 2
Tipo 3: il tipo più comune. Sono scafi a basso profilo (LPV), spesso descritti erroneamente come “semi-sommergibili”. In realtà sono semplicemente delle barche progettate in modo da minimizzare la loro risposta al radar attraverso un design con bassa risposta ai radar.

Type 3
Type 4: Hybrid go-fast boats. – motoscafi ad alta velocità
Eventi maggiori
Le forze per il contrasto al narcotraffico non hanno quindi un compito facile. L’immensa area da controllare viene giornalmente solcata da migliaia di navi di ogni tonnellaggio: teoricamente ogni peschereccio, barca da diporto e mercantile potrebbe essere un mezzo idoneo per il contrabbando di sostanze stupefacenti. Per cui, per il loro intercetto, deve esserci a monte un’azione complessa di Intelligence che focalizzi gli interventi esecutivi con i pochi mezzi disponibili. I moderni sistemi di monitoraggio satellitare possono fornire informazioni importanti sui movimenti dei vascelli sospetti al fine di concentrare l’azione di intercettazione e cattura.
Tra le tante azioni, svolte dalle forze della coalizione, voglio riportare una cronologia (fonte Covert Shores) con alcune immagini dei mezzi intercettati durante queste operazioni che danno un’idea delle caratteristiche di questi mezzi navali decisamente particolari.
1992 | La Marina colombiana scopre motoscafi modificati e semi-sommergibili, costruiti in fibra di vetro, con capacità di carico da 1 a 1,5 tonnellate. |
1994 | un prototipo di sommergibile dotato di radar, profondimetro e serbatoi di ossigeno viene catturato a Tayrona Park, in Colombia. Dislocamento intorno ad una tonnellata. |
1994 | Mezzo sommergibile costruito catturato a Turbo, in Colombia. |
1995 | un sottomarino in allestimento, con un design più funzionale del precedente, viene catturato a Cartagena, in Colombia. |
2000 | un sottomarino molto avanzato, ancora in fase di allestimento, viene catturato a Facatativa, in Colombia. |
Marzo 2005 |
un motoscafo a basso profilo (LPV) viene catturato a Tumaco, in Colombia. |
Marzo 2006 | una grande imbarcazione di basso profilo viene catturata dalla Brigata di Fanteria della Marina sul fiume Timbo nei pressi di Pital, fuori Buenaventura, in Colombia |
Novembre 2006 | Le forze americane catturano una barca con basso profilo radar che venne soprannominata Bigfoot-1. |

Bigfoot 1
Agosto 2006 – La polizia spagnola cattura un sottomarino in Galizia, in Spagna. L’imbarcazione è stata costruita localmente in Spagna.
Agosto 2007 – Grande barca a basso profilo catturata a Guajira sulla costa caraibica della Colombia

2007 modello di Guajira
Novembre 2007 | un imbarcazione a basso profilo catturata nei pressi di Buenaventura in Colombia. Stretta somiglianza con la barca di Guajira ma con un solo motore ed un elica. |
2007 | prima cattura del tipo “Narco-Torpedo (type 1 B) |

Narco torpedo type 1 B
2008 | Le forze americane catturano una seconda barca, soprannominato Bigfoot-2, con un basso profilo simile alla precedente barca del 2005 a Tumaco. |
Maggio 2010 | Barca a basso profilo catturata in Ecuador |
Giugno / luglio 2010 | Sottomarino di grandi dimensioni viene catturato in Ecuador |
anno 2013: sequestro mezzo submersible al confine tra Colombia e Ecuador
I Low Profile Vessel sequestrati mostrano una variante della cabina di guida posteriore con una forma molto snella a basso profilo radar (VSV). Almeno quattro di questi mezzi sono stati documentati a partire dall’inizio del 2017. Il più recente è stato scoperto abbandonato al largo della Costa Rica il 4 marzo 2018.
Low-profile vessel catturato dalla Guardia Costiera statunitense (US Coast Guard), 2015. Source: Olimpio Guido
Questa imbarcazione era lunga 18 metri e larga solo 1,65 metri, con un’altezza di 1,30 metri. Fu scoperta a 2,2 miglia nautiche a sud-ovest della spiaggia di Punta Burica ed a circa 20,4 miglia nautiche a sud-est dell’ingresso a Golfo Dulce. Un Narco-VSV quasi identico fu trovato dalla Guardia Costiera del Costa Rica su una spiaggia il 25 luglio 2017.
Il sabato 22 aprile 2017 agenti della anti-narcotici della polizia civile guatemalteca hanno sequestrato un narco-sottomarino (narco VSV) abbandonato nel Pacifico. Un secondo esemplare è stato intercettato dall’USCGC Waesche (WMSL-751) l’8 giugno 2017
Da notare, tre dei quattro VSV sono stati scoperti abbandonati, forse perché avevano completato le loro missioni, suggerendo un tasso di successo più alto rispetto al normale tipo di cabina di guida posteriore. Il numero di questi mezzi fa ipotizzare che stiano diventando uno standard.
un semi sommergibile lungo la costa pacifica della Colombia (Juan Manuel Barrero Bueno/Miami Herald/MCT)
L’11 novembre 2017 USCGC Spencer ne ha intercettato uno nel Pacifico orientale. Alla fine di dicembre 2017, un pattugliatore della Guardia costiera statunitense, il USCG Steadfast, ha intercettato nel Pacifico orientale al largo delle coste messicane e centroamericane, cinque mezzi di contrabbandieri di droga. Una di quelle navi, intercettate il 30 novembre con poco più di 1,5 tonnellate di cocaina a bordo, era un “Narco Sub“.
USCG Steadfast intercetta un LPV
La barca presentava uno scafo a bassa segnatura radar della cabina di guida posteriore (LPV). Il modello era molto simile a quello sequestrato dalle forze del Salvador il 26 ottobre 2017 a 231 miglia nautiche a sud di Punta Remedios, Acajutla. La barca aveva quattro membri dell’equipaggio (tre colombiani e un guatemalteco) e trasportava 1,681 kg di cocaina.
USCG Stratton che intercetta un vessel a basso profilo (LPV) nell’Oceano Pacifico orientale. Il team ispettivo ha arrestato l’equipaggio composto da quattro trafficanti e sequestrato 3.414 libbre di cocaina.
Nel 2018 un pattugliatore della guardia costiera americana intercettò un LPV nell’Oceano Pacifico orientale, arrestando i membri dell’equipaggio (quattro uomini) e sequestrando 3.414 libbre di cocaina. Il 15 febbraio 2018 il pattugliatore Northland della Guardia costiera americana ha intercettato un altro LPV nel Pacifico orientale. Questa nave era quasi identica a quella sequestrata dal USCGC Steadfast nel novembre 2017. Tre colombiani sono stati arrestati con una grande imbarcazione a basso profilo (LPV) con due motori a fine febbraio 2018. sulla costa atlantica nord-orientale del Sud America, tra la Guyana e la Guyana francese (Suriname). Sebbene il Suriname sia un noto punto di transito per il traffico di cocaina colombiana, non è stato associato all’impiego di Narco Subs, probabilmente perché il commercio illecito si dirige verso l’Africa e l’Europa. La maggior parte dei sequestri di Narco Sub sono avvenuti sul versante Pacifico.
La Narco Sub era lunga 18 metri e larga solo 1,65 metri, con un’altezza di 1,30 metri. Fu scoperta a 2,2 miglia nautiche a sud-ovest della spiaggia di Punta Burica a circa 20,4 miglia nautiche a sud-est dell’ingresso a Golfo Dulce.
Una lotta impari tra i narcotrafficanti, che possono acquistare senza restrizioni mezzi sempre più tecnologicamente avanzati, e gli Stati, che devono fare i conto con bilanci sempre più risicati. La risposta a questa guerra silenziosa continua a restare nelle mani di quegli uomini che combattono ogni giorno contro i mercanti di morte.
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Lungi da essere esaustivo, le informazioni riportate in questo articolo possono non essere aggiornate perché si basano su dati provenienti da fonti aperte su internet. La maggior parte sono state estratte principalmente dall’eccellente sito HI Sutton – Covert Shores cui si rimanda per la ricchezza delle informazioni contenute.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. È docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione della cultura del mare.
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