Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Reportage: Le Formiche di Grosseto, un angolo di paradiso nell’arcipelago toscano

Reading Time: 4 minutes


livello elementare
.
ARGOMENTO: REPORTAGE
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: MAR MEDITERRANEO
parole chiave: arcipelago toscano

 

Non lontano dall’Argentario esiste un angolo di paradiso chiamato le Formiche di Grosseto. Le Formiche sono tre isolotti appartenenti all’Arcipelago Toscano e situati approssimativamente davanti al Parco dell’Uccellina in Maremma. I tre isolotti sono chiamati Formica Grande, Formica Media e Formichino.

Formica grande è l’isolotto di dimensioni maggiori ed ospita l’omonimo faro, il secondo è una stretta lingua di terra poco più grande di uno scoglio  mentre il terzo, il Formichino, è in realtà composto solo da due piccoli scogli. La loro peculiarità è che tutti si ergono da un fondale profondo oltre 100 metri arrivando poco sopra la superficie e, trovandosi relativamente lontano dalla costa, offrono una natura incontaminata che può regalare sorprese ed emozioni ai subacquei di qualsiasi esperienza.

Cronaca di una giornata fortunata
Siamo partiti da Porto Ercole con una splendida giornata di sole e con un mare eccezionalmente calmo;  vista la distanza le abbiamo raggiunte dopo circa un ora di navigazione. Le Formiche si stagliano all’orizzonte disposte quasi in linea retta lungo una direttrice nord-ovest/sud-est; sulla carta nautica stimiamo che i due isolotti estremi distano circa un miglio marino l’uno dall’altro.

Come è noto le isole sono molto apprezzate dai sub ma essendo praticamente degli scogli affioranti, i punti di immersioni non sono sempre praticabili in quanto, in caso di condizioni meteorologiche avverse e mare mosso, non offrono  punti di ridosso. La corrente è spesso presente, di intensità abbastanza forte, di direzione variabile anche se, solitamente, più o meno parallela alla linea virtuale NW/SE che collega i tre isolotti. Nuotare vicina al fondo facilita gli spostamenti e, identificata la direzione della corrente, bisogna cercare di spostarsi  dal lato protetto per godersi l’immersione in pace e facilitare i nostri reportage fotografici. La posizione dei ventagli delle paramuricee (gorgonie rosse) è una buona indicazione essendo sempre perpendicolare alla direzione del flusso di corrente per favorire il nutrimento dell’animale.

A nord della Formica Grande, a qualche centinaio di metri di distanza dallo scoglio, ci immergiamo su una secca,  di “Zi paolo“, il cui cappello arriva a circa 5/6 metri di profondità. Una volta in acqua, scendiamo lungo una dorsale di roccia ricca di pesce che sul suo lato occidentale scende dolcemente mentre su quello orientale sprofonda dritta oltre i 40 metri. Lungo la parete, intorno ai 20 metri, si incontrano le prime gorgonie rosse, purtroppo vistosamente attaccate dalla mucillagine. Più in basso grandi dentici e saraghi incrociano tra gli spuntoni di roccia. Murene, anche di discrete dimensioni, si intrecciano nelle cavità osservandoci curiose, spesso in compagnia di gronghi. Predatori come i dentici ed orate sembrano pattugliare lo sperone in un mare di castagnole e salpe. Ci dicono che la presenza di barracuda non è rara ma non ne incontriamo.

paramuricea clavata

Paramuricea clavata photo credit andrea mucedola

Continuiamo a scendere; arrivati ai 30/40 metri, il coralligeno ci regala splendide gorgonie rosse (Paramuricea clavata), gialle (Eunicella cavolinii) e bianche (Eunicella singularis), spugne con numerose varietà di colori, protule, grandi e colorate stelle marine, Leptopsammie e colonie di margherite di mare (Parazoanthus axinellae). Risalendo lungo lo sperone incontriamo murene e grossi murici nonché begli esemplari di lepri di mare (Aplysia depilans) che brucano lungo le pareti non curanti della nostra presenza.

Risaliamo, anche se a malincuore, per un break e ne approfittiamo per cambiare punto di immersione; con la nostra barca ci dirigiamo verso la non lontana Formica di mezzo, una sottile lingua di rocce posta a metà fra la Formica maggiore ed il Formichino. Diamo fondo su un fondale di 8 metri; l’acqua limpidissima ci fa osservare i costoni di roccia che spariscono nel blu.

Apogon imberbis photo credit andrea mucedola

Per la seconda immersione del giorno decidiamo di scendere dal lato sud. Una scelta felice perché ci ritroviamo subito avvolti tra nuvole di Anthias anthias. A circa 12 metri osserviamo una piccola grotta passante. Anche qui troviamo molta mucillagine, dovuta al fenomeno   dell’eutrofizzazione che ha causato in tutti i mari un aumento della biomassa del fitoplancton e della quantità di queste alghe gelatinose (mucillagini). L’aumento delle temperature superficiali del mare fa diminuire la solubilità dei gas (e quindi anche dell’ossigeno) e favorisce la presenza nell’ecosistema marino di dosi sempre maggiori di nutrienti come azoto, fosforo o zolfo (derivati dall’inquinamento chimico terrestre). Purtroppo l’effetto è ben visibile nel coralligeno con appendici mucose che ricoprono le gorgonie e le pareti. 

fenomeno di eutrofizzazione sulle gorgonie – photo credit andrea mucedola

Continuiamo la discesa e, dopo aver incontrato una parete con splendide gorgonie e piccole cavità abitate da numerosi re di triglie (Apogon imberbis), a circa  45 metri intravediamo i resti di un relitto con numerosi cocci resti del suo carico di anfore. Ci spiegheranno che si tratta di un oneraria romana di epoca repubblicana (150 a.C.) che regalò agli archeologi, nascosti tra i resti delle anfore del carico anche un paio di strani vasetti in ceramica, straordinariamente integri. Si tratterebbe di antichi poppatoi: un reperto quanto meno curioso. Il relitto si è parzialmente preservato dal saccheggio grazie alla sua profondità e si resta in attesa che la Sovraintendenza riprenda gli scavi. Dopo questo tuffo nel passato, osserviamo la parete sopra di noi ed incominciamo una lenta risalita sollecitati dagli allarmi dei nostri computer. Il tempo è volato … arrivati in superficie approfittiamo per un bagnetto veloce … poi un piatto di penne agli scampi ci aspetta.

Immersioni certamente gradite a tutti i livelli che sono diventate una meta imperdibile dell’arcipelago toscano insieme a quelle a Giannutri ed al Giglio, tra mille colori e blu intensi che sono particolarmente consigliate per gli amanti della fotografia subacquea.

Si ringrazia per il supporto tecnico Fabrizio Capaldo del CSC Castelli ed il diving Nostromo di Porto Ercole.
.

 

Alcune delle foto presenti in questo blog sono prese dal web, pur rispettando la netiquette, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o chiedere di rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

.

PAGINA PRINCIPALE - HOME PAGE
.

print

(Visited 3.858 times, 1 visits today)
Share

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

8 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »