Eccoci all’appuntamento di inizio anno per darvi un dovuto resoconto dell’anno passato.
Voglio iniziare con un caloroso e doveroso ringraziamento per la vostra quotidiana fedeltà sulle nostre pagine. Oltre 29 milioni di accessi al 30 dicembre 2019 contro gli oltre 23 milioni dell’anno scorso. Un risultato importante per la comunità virtuale di OCEAN4FUTURE che si sente ripagata della vostra sempre maggiore attenzione. Come al solito preferisco mostrarvi i dati raccolti dai benchmark che utilizziamo per una vostra valutazione diretta dei risultati:
Se osserviamo i dati dalla sua nascita il numero è in costante crescita. Questo anche per merito vostro che condividete gli articoli con i vostri amici facendo conoscere quello che si è trasformato da un blog ad un portale.
Oltre all’aumento dei lettori e della quantità percentuale di pagine lette, voglio segnalare anche l’aumento dei collaboratori, volontari che senza alcun compenso condividono le loro conoscenze in questa che consideriamo una necessaria azione educativa.
Conoscere il mare significa capire la sua importanza per la nostra sopravvivenza e far si che le future generazioni possano ancora goderne la sua infinita bellezza. Sapere che i nostri articoli sono stampati e usati nelle scuole ad uso didattico ci riempie di orgoglio e ci incoraggia a proseguire.
Un anno di cambiamenti: dal mare per il mare con il mare
Il 2019 ci ha ancora visti impegnati in prima linea per la lotta contro le plastiche in mare e per proseguire l’azione educativa nel campo dell’ecologia. Abbiamo presentato situazioni e problematiche a consessi importanti dove abbiamo espresso in maniera sempre imparziale la necessità di affrontare con determinazione le problematiche esistenti, senza farne mai uno show mediatico.
Continuiamo a credere che i fatti siano meglio di tante parole.
Il mare sta soffrendo e se non saranno presi provvedimenti la vita sul nostro pianeta si estinguerà prima ancora degli effetti di qualsiasi cambiamento climatico. Sono dati di fatto, basati sui rapporti di ricercatori e studiosi del NOOA e della NASA. Voglio chiarire che sulle nostre pagine nessuno ha mai messo in dubbio che esistano delle modifiche al clima, basta considerare le variazioni di temperatura degli oceani che sono causa di estinzioni della vita marina in molte aree geografiche.
Semplicemente esistono emergenze che vengono purtroppo poco evidenziate a fronte di altre che, stranamente, trovano maggiore interesse, a parte le plastiche che evidenziammo già nel 2015 e di cui ora tutti parlano. Il vero problema è che non esiste un’educazione ambientale diffusa e in tutti i Paesi si sottolineano gli effetti ma poco si fa per rimediare ai problemi. Questi provvedimenti sono di particolare importanza per la salvaguardia degli Oceani da cui dipende la sopravvivenza della nostra specie.
Abbiamo lanciato una raccolta di firme per “NO PLASTIC AT SEA – RIDUCIAMO LE PLASTICHE IN MARE CON L’EDUCAZIONE AMBIENTALE” che ha raccolto oltre 4000 firme. Ho consegnato personalmente al Ministero dell’ambiente una proposta di introdurre l’educazione ambientale in maniera obbligatoria nelle scuole rimarie e secondarie. In particolare ho richiesto, a livello di sottosegretario, di farsi parte dirigente per avviare un’azione legislativa per introdurre obbligatoriamente nelle scuole l’educazione ambientale. Purtroppo, al di là delle belle parole, non sono seguiti fatti concreti in questo settore che, voglio sottolineare, non riguarda solo l’ambiente ma anche il nostro futuro.
Nel 2019 ho ottenuto il Tridente d’oro da parte dell’Accademia internazionale delle Scienze e Tecniche subacquee, un risultato inaspettato, che mi è stato assegnato per l’opera di educazione e divulgazione perpetuata da anni nella ricerca scientifica subacquea. Un riconoscimento che mi onora ma che non voglio vedere come un punto di arrivo ma come un incentivo a proseguire su quello che perseguo da molti anni, ovvero una divulgazione scientifica multidisciplinare al servizio delle comunità, quanto più obiettiva.
OCEAN4FUTURE cerca di fornire quotidianamente informazioni quanto più accurate possibile su diversi argomenti … ovviamente il portale è perfettibile ed accetta consigli e valutazioni. Noi tutti apprezziamo e ricerchiamo un dialogo costruttivo fra le parti per poter fornire elementi concreti e non demagogici di valutazione.
In tal senso abbiamo continuato la pubblicazione quotidiana di articoli di diversi argomenti e livelli di apprendimento per incentivare un approccio concreto per condividere la cultura del mare, elemento essenziale per comprenderne l’importanza e proteggerlo con maggiore consapevolezza.
Significativi nel campo ecologico sono stati gli articoli del professor Luigi Piazzi, dell’università di Sassari, che hanno riscosso molta attenzione da parte dei lettori. Nel campo della storia navale e marittima, altro settore di grande interesse, sono stati pubblicati numerosi articoli del professor Emiliano Beri e dei membri e collaboratori dell’eccellente Laboratorio di storia marittima e navale dell’Università di Genova, un centro di eccellenza sulla storia navale antica e contemporanea. Graditissimi anche gli articoli del dottor Gabriele Campagnano, su argomenti molto particolari ed intriganti della storia marittima. Non potevano mancare nuovi articoli di archeologia delle acque che da sempre suscitano molta curiosità ed interesse su un patrimonio dell’Umanità che purtroppo spesso rimane di conoscenza di comunità ristrette.
Con il 2019 sono stati pubblicati anche numerosi articoli inerenti le scienze oceanografiche, fisiche e astronomiche con lo scopo di allargare gli orizzonti dei lettori. Tra i tanti seguitissimi quelli del dottor Giorgio Caramanna, un oceanografo italiano residente negli Stati Uniti che collabora da anni con lo WHOI.
Non ultimo abbiano introdotto recensioni di opere letterarie antiche e moderne che riguardano il mare e la sua cultura, per incentivare la lettura come esercizio di apertura mentale. E’ proseguita l’importante collaborazione con il SIMSI, in particolare con i dottori Pasquale Longobardi, Francesco Fontana e Santarella, con la pubblicazione di articoli di Medicina subacquea di altissimo profilo, ovviamente sempre a livello divulgativo, e la partecipazione a convegni organizzati dal SIMSI nella penisola.
Per fornire una casa sempre migliore ai nostri contenuti abbiamo migliorato la veste grafica e inserito nuove funzionalità come un accesso più pratico alla libreria che ha ormai superato i milleduecento articoli. Dal punto di vista gestionale abbiamo esteso il nostro spazio su disco da 10 a 40 Gb, assicurando quindi la memorizzazione di tutti i materiali in archivio per almeno i prossimi due anni. Ovviamente tutto questo ha avuto un costo aggiuntivo alle nostre spese annuali di mantenimento del sito che abbiamo però potuto ammortizzare anche tramite le vostre donazioni.
Grazie ancora e un sempre più affettuoso ringraziamento da tutti noi per condividere questa nostra missione.
Continuate a seguirci per un 2020 sempre più per il mare dal mare con il mare.
Andrea Mucedola
direttore Ocean4future
infoocean4future@gmail.com
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Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.
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