Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

L’evoluzione delle linee di costa nella ricerca archeologica

Reading Time: 4 minutes

a
livello elementare
.
ARGOMENTO: ARCHEOLOGIA
PERIODO: NA
AREA: NA
parole chiave: evoluzione della costa

pubblicato nel numero di ottobre di www.sottoacqua.info

L’archeologia subacquea non si occupa solamente di relitti affondati in antichità ma anche delle strutture attualmente sommerse, un tempo al servizio dell’uomo e della sua organizzazione sociale. Diventano così obiettivi sensibili della ricerca archeologica antichi approdi e porti, peschiere e strutture adibite alla lavorazioni delle merci, allo stoccaggio e al facilitare la loro veicolazione verso i mercati dell’antichità attraverso le vie liquide (e aggiungerei economiche) del mare. L’archeologia subacquea si pone questi obiettivi per ricostruire in chiave socio-economica la struttura societaria delle comunità antiche e comprendere meccanismi e automatismi della gestione dell’economia e del potere in epoca preistorica e storica. Negli anni 60 e 70 del secolo scorso una forte corrente archeo-filosofica americana teorizzò la new archaeology ovvero lo studio non invasivo, per certi versi antropologico, delle evidenze archeologiche, basato con gli altri concetti fondamentali, anche sulla teoria generata da modelli di sviluppo degli insediamenti abitativi e produttivi, standardizzati e sempre riprodotti nella successione delle epoche in una visione di sviluppo legata all’orografia dei luoghi. In Europa questa corrente di pensiero non produsse significativi risultati e non ebbe che pochi proseliti.

L’evoluzione delle ricerche dei dati materiali per la ricostruzione storica tuttavia, si scontra necessariamente, tutti i giorni, con la costatazione che la modificazione del paesaggio, costantemente in evoluzione nel corso dei secoli, ha prodotto e produrrà in futuro cambiamenti significativi del paesaggio. In questo work in progress della natura non si distacca l’evoluzione delle linee di costa, il confine labile, nonostante il pensiero statico dell’uomo, fra terra emersa e mare.

relitto del Venceador, Sardegna – photo credit andrea mucedola

L’esperienza mana dell’ultimo cinquantennio ci porta a elencare numerosi esempi, in Italia, ma si potrebbe tranquillamente affermare anche nel resto del mondo, di erosioni costiere, crolli di falesie, arretramenti o avanzamenti di spiagge e quanto qui si possa descrivere nel disegnare la storia del territorio. E’ facile affermare che la morfologia del suolo e con essa del confine fra terra e mare è in costante movimento e segnatamente collegata ad azioni naturali e/o artificiali e antropiche che modificano l’ambiente. Ne deriva di conseguenza che per affinare la ricerca, l’archeologo subacqueo deve gioco forza avvalersi del contributo del geologo che possa indicare attraverso la lettura del paesaggio, le modificazioni che si sono succedute del corso dei secoli. E’ una sorta di applicazione moderna dei concetti di new archaelogy dove la multidisciplinarietà viene in soccorso alla ricerca storica. Così il geologo si mette al lavoro per raccogliere i dati necessari al raggiungimento del suo obiettivo. Fra questi dati sono indicatori importanti delle variazioni locali delle linee di costa le beach rock o anche spiagge fossili. Con il termine beach rock definiamo un sedimento litificato, formatosi nella zona compresa fra il livello di bassa e di alta marea, per cementazione del sedimento stesso che costituiva la spiaggia entro cui esso si trovava. In altre parole una spiaggia antica che ha subito un processo di indurimento per compattazione e ha generato una sostanziale indeformabilità della struttura.

sanvito60xsu

ingrandimento del sedimento di una spiaggia, San Vito (Taranto) si notano gli scheletri di conchiglie tra i grani di sabbia – photo credit andrea mucedola

All’interno del sedimento composto da granuli di sabbia, quarzi, e quant’altro si possa immaginare come componente dell’antica spiaggia il geologo può trovare resti organici (animali morti, conchiglie, rami, foglie, alghe ecc.) che possono determinare, con un’analisi al Carbonio 14, la datazione della spiaggia, con la conseguenza di poter riconoscere il livello del mare dell’epoca in cui la spiaggia era l’interfaccia fra terra e mare e ridisegnare la linea di costa alla stessa coeve. Altri indicatori possono essere usati dai geologi per raccogliere dati sulle variazioni delle linee di costa. Questi sono i piani di cava antichi, muri e contrafforti, moli e pozzi d’acqua dolce attualmente sommersi dal mare. Tali strutture necessarie e non contingenti alla vita umana erano strutturalmente costruite sulla costa, ma fuori dall’acqua dove ora si trovano. Ricercare i segni del confine fra acqua e aria, negli antichi usi di tali strutture può aiutare nella ricostruzione e nella misurazione di una quota di battente d’acqua in epoca antica e quindi consentire, rilevando le linee batometriche nelle vicinanze, di ricostruire la linea di confine fra terra e mare dell’epoca stessa in cui furono costruite e usate tali strutture. A complicare ulteriormente il lavoro occorre altresì ricordare che dalla fine dell’ultima glaciazione, circa 20 mila anni fa, quando il livello del mare corrispondeva a circa 120 metri meno l’attuale livello (in termini medi ovviamente) si è riscontrato un progressivo innalzamento, legato all’aumento delle temperature medie, che ha portato agli attuali livelli. Solo 2 mila anni fa, all’epoca della consacrazione di Ottaviano a Cesare Augusto, primo imperatore romano, il livello del mare nel Mediterraneo occidentale era di circa 150/200 centimetri inferiore all’attuale.

A questo poi dobbiamo aggiungere i fenomeni di bradisismo e di erosione generata dall’azione violenta del frangere del moto ondoso, dai fenomeni di accumulo di sabbie e di trasporto delle stesse ad opera dell’azione del mare. Nel complesso un lavoro di osservazione, di rilevazione e misurazione che comporta una attenzione e valutazioni particolari da parte dell’esperto geologo ma il cui frutto è particolarmente prezioso all’archeologo subacqueo: la conoscenza della posizione dell’interfaccia mare-terra in epoca antica consente di formulare ipotesi verosimili per la ricostruzione delle vicende storiche dei luoghi indagati, su cui basare la ricerca per cercare i riscontri archeologici, a cui spesso possono seguire i risultati incoraggianti che il ricercatore si auspica.

Ivan Lucherini
archeologo professionista – istruttore subacqueo

in anteprima rostro di Ostia – photo credit Domenico Carro

 

button id=”3″ text=”PAGINA PRINCIPALE – HOME PAGE” url=”http://www.ocean4future.org” linktitle=”tooltip” window=”new” nofollow=”true”]

print
(Visited 567 times, 1 visits today)
Share

Legenda

Legenda

livello elementare
articoli per tutti

livello medio
articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile
articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico e non a fini di lucro, che pubblica articoli di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

6 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »