livello elementare
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ARGOMENTO: GASTEROPODI
PERIODO: na
AREA: na
parole chiave: malacologia, buccinidi
Per gli appassionati di malacologia torniamo a parlare oggi di una famiglia di molluschi, i Buccinidi. Presenti sin dal Giurassico, li ritroviamo nelle rappresentazioni mitologiche, suonati come trombe da tritoni e altre divinità marine. Al di là dei miti, c’è un fondo di verità. Il loro uso come strumenti sonori di richiamo è stato comprovato dagli antropologi nelle isole della Polinesia. Ma le loro conchiglie venivano usate sin dall’antichità da tutte le antiche popolazioni costiere e forse fu uno dei prime strumenti a fiato realizzati dall’Uomo.
Prima di descrivere questa interessante famiglia, facciamo un passo indietro per inquadrali meglio nel Regno animale. I Buccinidi appartengono al PHILUM dei Molluschi, alla classe dei Gasteropodi.
Una premessa importante
Mi direte: incominciamo bene !!! Philum, specie … famiglie .. di cosa stiamo parlando? Per quanto possa sembrare uno sforzo accademico, le suddivisioni tassonomiche (così vengono chiamate) servono a raggruppare animali simili tramite le loro caratteristiche. Per comodità immaginate che tutti gli Animali e le Piante (ma non solo, vanno inclusi anche Batteri, Fungi, Archea, Chromista e Protista) sono suddivisi in due DOMINI (EUCARIOTI e PROCARIOTI), che racchiudono i REGNI che sono a loro volta suddivisi seguendo una gerarchia discendente.
Senza pretese tassonomiche, in parole semplicissime si parte dal DOMINIO e si arriva fino alle SPECIE, attraverso complessi rami che raggruppano animali o piante con caratteristiche simili. Semplice? Insomma, a volte queste differenze o similarità non sono poi molto evidenti.

La gerarchia di classificazione biologica secondo gli otto principali ranghi tassonomici. Un genere contiene una o più specie. I livelli intermedi di classificazione non sono visualizzati
Quando parliamo dei MOLLUSCHI possiamo restare un pò perplessi. Che cosa hanno in comune i simpatici polpi con i bivalvi? A vedersi sembrerebbe poco ma in realtà sono tutti dei molluschi, il secondo phylum del regno animale per numero di specie dopo gli artropodi, con oltre 110.000 specie note. La ricostruzione delle prime fasi della loro storia evolutiva non è semplice in quanto, i più antichi progenitori dei molluschi, essendo privi di conchiglia, raramente si ritrovano nei giacimenti fossili. In seguito, con la presenza delle conchiglie, le testimonianze aumentarono e sono stati ritrovati fossili significativi lasciati dalle loro parti molli, nelle sabbie di Ediacara e del Mar Bianco.
I Molluschi
Sebbene siano animali primariamente marini, alcune specie hanno colonizzato le acque dolci ed altre si sono adattate anche all’ambiente terrestre (pensiamo alle lumachine che vediamo dopo una giornata di pioggia). Se li volessimo descrivere in maniera molto generale, essi presentano cinque caratteristiche:
– un capo ove hanno sede i ricettori sensoriali, la bocca ed una radula (una specie di lingua rasposa) usata per raschiare;
– una regione viscerale ove si trovano il sistema di circolazione sanguigna, e gli apparati escretore, digerente, circolatorio e genitale;
– un mantello che contorna la regione viscerale ove hanno sede le branchie (respirazione), l’ano, le aperture genitali in posizione dorsale rispetto al piede muscoloso, una piega cutanea dorsale che poggia sui piede/piedi ed è a diretto contatto con la conchiglia;
– una conchiglia, interna o esterna, che a volte può essere estremamente ridotta se non completamente assente;
– un piede che, agendo come una specie di ventosa sul substrato, permette il loro movimento.
Tra i molluschi quella dei gasteropodi è la classe con il maggior numero di famiglie. Essi sono dotati di una robusta conchiglia (unica a differenza dei bivalvi). Al loro interno troviamo molte famiglie ed oggi, mi direte finalmente, parliamo di una in particolare, i Buccinidi.

Buccinidi: N. coromaldeica da http://www.fmboschetto.it/images/galleria_zoologia.htm
I Buccinidi
Questi bei molluschi a volte sono confusi con i Nassaridi da cui si distinguono per la bocca ed il sifone: più precisamente nei Buccinidi il sifone si apre dolcemente, facendo sembrare che il canale sifonale faccia parte della bocca; nei Nassaridi invece si apre di netto, in modo angoloso, non seguendo la curvatura della bocca.

Nassaridi: Nassarius lima … notate la forma del sifone che non segue la curvatura della bocca e si apre in maniera netta
I gusci dei Buccinidi sono di diverse dimensioni, di forma conica o fusiforme. Il guscio ha spesso punti di sutura profondi. La superficie del guscio è generalmente liscia, a volte con una scultura a spirale e / o assiale. Lo spessore del guscio è più pronunciato nelle specie tropicali, mentre quelle che vivono in acque temperate e più fredde è generalmente più sottile. La parte superiore delle spirali può presentare dei cordoli. Le costole radiali del guscio a volte mostrano delle “manopole” sulle spalle. L’apertura è grande con un canale sifonale ben definito. L’apertura è chiusa da un opercolo corneo.
Una curiosità: il bordo dell’apertura è talvolta usato per aprire il guscio dei bivalvi.
Il corpo morbido è allungato e a spirale. La testa ha due tentacoli conici e depressi che portano gli occhi su un lobo o una prominenza alla loro base. La bocca contiene una lunga proboscide cilindrica annodata ed una piccola lingua. Il mantello forma un lembo sottile sopra la cavità branchiale. Sul lato sinistro, ha un canale aperto allungato, che emerge da una tacca o un solco nel guscio. Le due branchie sono allungate, diseguali e disposte a pettine. Il piede è generalmente largo.

Pisania striata, un mollusco della famiglia Buccinidae, molto variabile in colori e in forma. In generale, ha una forma globosa conica molto regolare con un apice a punta. Il labbro è abbastanza sottile e presenta dentellatura. La conchiglia è liscia, ornata soltanto da fitte e sottili coste spirali. I colori di questa conchiglia variano molto ma restano tutti sul bruno-grigio scuro con righe più chiare e disegno maculato. Anche questa conchiglia è molto comune sulle coste rocciose o spiaggiata sulla sabbia.
I buccinidi sono animali carnivori e spazzini e si nutrono dei loro simili, di carogne e talvolta anche di detriti. Il loro senso dell’olfatto è molto ben sviluppato e possono percepire i segnali chimici della loro preda da una distanza considerevole attraverso l’osphradio, un organo olfattivo presente in alcuni molluschi, legato all’organo respiratorio. La sua struttura è simile ad una piuma di uccello ed è chiamata “Bipectinato“. Si ritiene che la funzione principale di questo organo sia di percepire il limo e le possibili particelle di cibo.
Molti Buccinidi sono in grado di perforare il guscio dei bivalvi e alcune specie possono essere dannose negli allevamenti di mitili e di ostriche. Ma non solo … possono persino attaccare i pesci catturati in una rete o in una nassa estendendo le loro proboscide ad una distanza di due volte la lunghezza del loro stesso corpo.

uova di Buccinidi
Il buccino femmina depone capsule di uova spugnose con centinaia di uova (le avrete viste spesso sott’acqua) che formano dei grappoli rotondi o delle masse a forma di torre. Sembrerebbe che la schiusa non sia molto efficiente e solo il 10% di queste uova si schiude. Le larve, una volta fuoriuscite, si nutrono del resto delle uova danneggiate o che non si sono ancora schiuse.
Una famiglia di Buccinidi particolarmente nota è quella del Buccinum undatum a volte conosciuto con il nome francese bulot. Questa specie si trova principalmente su fondi molli nella zona sublitorale atlantica e, occasionalmente, sulla frangia costiera, dove a volte si trova viva con la bassa marea.

Buccinum undatum
In realtà non si adatta bene alla vita nella zona intertidale, a causa della sua intolleranza per le basse salinità. Se esposto all’aria, potrebbe infatti fuoriuscire dal suo guscio, rischiando la morte per essicazione. Un tempo la sua carne era molto apprezzata dagli intenditori di frutti di mare che li consumavano bolliti, a volte estraendoli dalla conchiglia tramite il classico stecchino di legno, ma il suo consumo è attualmente in declino. Comunque, con un pò di fortuna, li potremo trovare ancora spiaggiati e, con buon occhio, sui fondali del mare.
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