ARGOMENTO: NAUTICA
PERIODO: na
AREA: na
parole chiave: equinozio, luna, anno siderale, anno gregoriano
Ieri sera, esattamente alle 22:58 ora italiana del 20 marzo 2019, siamo entrati ufficialmente nella stagione dei fiori e della rinascita. E’ l’equinozio di marzo ovvero siamo finalmente in primavera! La parola equinozio deriva dal latino aequa-nox, ossia “notte uguale” per ricordarci che è uno dei due giorni dell’anno in cui le ore di luce sono uguali a quelle di buio. Da adesso in poi aumenteranno ogni giorno fino al solstizio di giugno.
Ma perché ieri e non oggi, 21 marzo, così come siamo stati abituati a ricordare quale data di inizio di questa stagione?
L’ anticipo è dovuto all’uso del calendario gregoriano che fu introdotto nel 1582 da Papa Gregorio XIII per correggere il precedente calendario romano. È un calendario che non rappresenta esattamente l’anno siderale, ossia il periodo orbitale della Terra intorno al Sole, che è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi (365,25 giorni) ma considera solo 365 giorni esatti.
Come ricorderete questo “arrotondamento per intero” determinerebbe un ritardo di sei ore all’anno se non intervenisse l’anno bisestile che, introducendo il 29 febbraio ogni quattro anni, “risincronizza” l’anno siderale e il calendario gregoriano. La presenza dei giorni bisestili nel calendario causa però, tra un riallineamento e quello successivo, un progressivo spostamento di un giorno di tutti i fenomeni celesti. Osservando i calendari secolari si nota che l’equinozio di marzo può cadere tra il 20 e 21 marzo ma, dal 2000 al 2020, è successo solo due volte (per l’esattezza nel 2003 e nel 2007) che la primavera sia “entrata” il 21 marzo. Vi dirò di più, ritornerà a cadere il 21 solo nel 2102 e, giusto per complicarci la vita, nel 2044 cadrà per la prima volta il 19 Marzo.
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L’Equinozio di marzo (dovremmo chiamarlo così anziché “equinozio di primavera” dato che nell’emisfero Sud sta di fatto iniziando l’autunno) è quel momento dell’anno in cui i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore e le ore di luce e buio sono equivalenti in tutte le parti della Terra. Da oggi le giornate continueranno ad allungarsi (nell’emisfero Nord) e ad accorciarsi (nell’emisfero Sud) fino al prossimo Solstizio del 21 Giugno. Tutto questo per effetto del moto di rivoluzione e dell’inclinazione dell’asse terrestre che determinano il susseguirsi delle stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Con il nostro satellite che raggiungerà il punto della sua orbita ellittica più vicino alla Terra avremo ancora una volta una Superluna, in particolare la “Superluna del Verme“, che apparirà più grande (14%) e più luminosa (49%) delle lune piene normali proprio a causa della sua vicinanza alla Terra.
Viene chiamata Superluna del verme perché “in questo periodo dell’anno, il suolo inizia ad ammorbidirsi al punto da far riapparire i lombrichi, che invitano il ritorno dei pettirossi e degli uccelli migratori, un vero segno della primavera”, riporta l’Almanacco dell’Agricoltore.
Gli indigeni americani le affidavano altri nomi legati alla natura ed al cambiamento delle stagioni. Ad esempio le tribù più settentrionali degli Stati Uniti la conoscevano come la Luna Piena del Corvo, perché il fastidioso gracchiare dei corvi segnava la fine dell’inverno, oppure come la Luna Piena della Crosta quando la copertura nevosa si incrostava sciogliendosi di giorno e, con l’abbassarsi della temperatura, si congelava nuovamente di notte. Oppure anche come la Luna Piena della Linfa, che segnava il momento in cui incidere gli alberi degli aceri per estrarne la linfa.

la ruota per il calcolo della Pasqua dall’Almanacco perpetuo di Rutilio Benincasa, XVIII secolo
Vale la pena di ricordare che il giorno dell’Equinozio di Primavera è alla base del calcolo del giorno della Pasqua di Resurrezione. Il primo Concilio di Nicea (anno 325 d.C.) stabilì che la solennità della Pasqua sarebbe stata celebrata nella domenica seguente il primo Plenilunio di primavera e quindi, variando da un anno all’altro, e nel corso dei secoli, in una data tra il 22 marzo e il 25 aprile (inclusi).
Una curiosità
L’Equinozio del 20 marzo 2019 è caduto tre ore prima del Plenilunio (avvenuto stanotte 21 di Marzo alle 02:43). Questo sarà il Primo Plenilunio di Primavera! Questo in contrasto con quanto stabilito dal Concilio di Nicea perché domenica prossima 24 marzo … NON sarà Pasqua.
Buon Equinozio, Buona Primavera e Buona Luna Piena
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Paolo Giannetti
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entrato in Accademia nel 1977, ha prestato servizio e comandato numerose unità navali, specializzandosi nel tempo in Idrografia (Idrographic Surveyor di categoria “A” ) e Oceanografia con un Master presso la Naval Postgraduate School di Monterey, California. Appassionato divulgatore ha creato Capitan Bitta, detto il “Gianbibbiena, un personaggio immaginario che racconta con brevi scritti curiosità di nautica, meteorologia e astronomia
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