livello elementare
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ARGOMENTO: REPORTAGE
PERIODO: NA
AREA: OCEANO PACIFICO
parole chiave: Yap, Micronesia
Geografia politica e descrizione
Lo Stato di Yap è uno dei quattro stati federati della Micronesia. Situato nell’oceano Pacifico occidentale, comprende numerose isole dell’arcipelago delle Caroline posizionate fra la Repubblica di Palau, Guam e Chuuk. Lo stato è composto dall’isola Yap, e dagli atolli Eauripik, Elato, Fais, Faraulep, Ifalik, Lamotrek, Ngulu, Satawal, Ulithi e Woleai.
L’arcipelago di Yap è un gruppo di quattro isole vicinissime e circondate da una comune barriera corallina. Il terreno presenta lievi pendii densamente coperti da vegetazione culminanti con il monte Tabiwol (178 m). Le coste sono per lo più ricoperte da paludi di mangrovie. Le altre terre emerse hanno una esigua superficie e sono scarsamente popolate. La popolazione, di 11.758 abitanti, è composta da Micronesiani e le lingue ufficiali sono l’inglese, lo yapese, l’ulithiano e il woleaiano.
Governo
Yap, a differenza degli altri stati federati, ha una gestione istituzionale molto legata alla tradizione. Come potere legislativo, oltre ad avere il Governo composto da dieci membri, è dotato del Consiglio di Pilung e del Consiglio di Tamol. Questi due organismi si occupano di tradizioni e costumi. Lo stato è dotato di un aeroporto internazionale ubicato sull’isola di Yap e di quello di Ulithi, realizzato su l’isoletta Falalop dell’omonimo atollo.
Tradizioni e cultura
La cultura e le tradizioni sono ancora molto forti, se comparate alle isole vicine. Nel 1731 dei missionari cattolici tentarono di convertire la popolazione ma vennero massacrati. Oggi i turisti sono una risorsa importante ed accolti con rispetto. Una curiosità: il simbolo dello Stato è la moneta Rai. Usate come forma di pagamento, sono delle pietre di basalto provenienti da Palau, tuttora usate come simbolo di potere economico delle tribù.
Come arrivarci
Continental Airlines effettua voli regolari da e per Yap. Ospiti che provengono dalle Americhe, dai Carabi, dal Giappone e dall’Australia normalmente giungono a Yap via Guam. I viaggiatori dall’Europa, dall’Africa e dall’Asia occidentale fanno invece scalo a Manila, nelle Filippine. E’ un viaggio molto lungo per cui si consiglia di spezzarlo con una sosta di qualche giorno in una località intermedia.
Diving a Yap
Immergersi a Yap è sicuramente un’esperienza indimenticabile. Da dicembre ad aprile non e’ raro incontrare grandi mante birostris volare nel blu alla ricerca di un compagno (mating season). Le immersioni sulla barriera corallina (una delle più sane e fiorenti del pianeta) regalano emozioni incredibili consentendo di vedere grandi pelagici, squali di ogni tipo ed i delfini, con una visibilità orizzontale quasi costante di oltre 30 metri.
Le immersioni migliori sono in corrispondenza dei canali di Mi’il e di Goofnuw dove le mante si possono osservare con maggiore frequenza. In particolare, si consiglia di recarsi nel canale di Goofnuw in estate, fino all’inizio dell’autunno, ed in quello di Mi’il nel resto dell’anno. I punti di immersione sono innumerevoli. Va sicuramente menzionato il Lionfish wall dove il fondale scende da pochi metri ai 50, mostrando lungo la parete pesci di ogni genere, dai pesci foglia ai pesci leone (leonfish) e di barriera. La visibilità è in genere migliore di quella che si trova nei canali precedentemente citati.
In quelle acque non è raro l’incontro con i curiosi pesci mandarino, Synchiropus splendidus, bellissimi pesci appartenenti alla famiglia dei Callionymidae molto diffusi nelle lagune costiere e nelle barriere coralline del Pacifico orientale (dall’arcipelago indonesiano alla Polinesia Francese). Di piccole dimensioni (6 cm), presenta una testa tondeggiante, con occhi sporgenti. Il loro corpo è allungato e cilindriforme. Presenta due pinne dorsali, la prima piccola e meno sviluppata e la seconda, ampia e a ventaglio. In particolare, le pinne ventrali, le pettorali, la pinna anale e quella caudale sono robuste e arrotondate. La sua livrea è splendida: il colore di fondo varia dal verde ramato all’arancione vivo (tendente al rosso sulla pinna dorsale e quella caudale). Tutto il corpo, pinne comprese, è decorato da punti e linee curve di un azzurro intenso.
Ecco ora un assaggio di quest’ultimo paradiso che dobbiamo preservare per le future generazioni :
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