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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Un manifesto per la Dignità della Subacquea Italiana, verso una legislazione sempre più consapevole

Reading Time: 6 minutes

.
livello elementare
.
ARGOMENTO: SUBACQUEA
PERIODO: ODIERNO
AREA: ITALIA
parole chiave: professionalizzazione, manifesto per la subacquea

Da tempo se ne parlava ed è ora giunto il momento di agire tutti insieme, al di là degli interessi personali di categoria, per una regolamentazione di tutti i settori della subacquea italiana, attraverso una legge quadro che garantisca a tutto il comparto dei lavoratori della Subacquea, nel rispetto delle proprie diversità e specificità, un filo comune.

Un manifesto per il futuro
In tempi di necessaria innovazione si sente il bisogno di alleggerire l’intrigato impianto legislativo e sburocratizzare il Paese. In special modo quei settori produttivi, erroneamente considerati privi di interesse economico, sociale e pubblico, che presentano una regolamentazione legislativa e normativa complessa, disarticolata se non talvolta contraddittoria che non porta vantaggi concreti al nostro Paese.

Tra i vari settori quello subacqueo soffre da sempre della mancanza di chiarezza nella disciplina delle attività degli operatori che, a diverso livello, vi lavorano. Il manifesto ha lo scopo di sollecitare il Governo affinché anche l’Italia sia dotata al più presto di una Legge per la Disciplina delle Attività Subacquee nelle sue varie compagini e applicazioni professionali che si realizzano nel campo lavorativo subacqueo ed iperbarico, portuale, ricreativo turistico, scientifico subacqueo, documentaristico, militare e di controllo del territorio. Espressioni diverse del lavoro subacqueo che contribuiscono al progresso economico del nostro Paese. Questi settori vantano un retaggio storico di prima grandezza, riconosciuto a livello mondiale, di utenti sportivi e ricreativi che sviluppano un indotto di molti milioni di euro fra industrie produttrici di attrezzature, nautica, turismo locale ed internazionale.

Questi danno vita, inoltre, a sodalizi ed organizzazioni, agenzie didattiche, volontariato molto attivi sul fronte degli interventi in caso di calamità che contano decine di migliaia di aderenti. Grazie alla loro produttività essi sviluppano un indotto di molti milioni di euro dando lavoro. Quello forse più impattante dal punto di vista numerico è quello ricreativo turistico con i quasi 550 mila praticanti per un valore di circa 300 milioni di euro. Fra di essi esistono infatti professionisti responsabili della formazione di base e della guida turistica che, per poter esercitare la loro professione, necessitano di un supporto industriale importante.

Ma al di là degli aspetti economici e lavorativi, esistono anche degli aspetti sociali. Decine di migliaia di praticanti sono particolarmente attivi nel campo del volontariato, intervenendo a fianco delle forze dello Stato negli interventi di emergenza in caso di calamità e nella citizen science, talvolta operando ai limiti della legittimità per poter portare a termine la loro azione meritoria. Continuando questa necessaria analisi, abbiamo il settore lavorativo portuale, offshore ed iperbarico, (fra le quali aziende costruttrici di impianti iperbarici di primaria importanza mondiale) che comprende centinaia di aziende, impegnate in operazioni di costruzioni, manutenzione, demolizione di opere delle strutture sommerse lungo gli 8000 km di costa, nei campi petroliferi offshore e nelle acque portuali. Si tratta di eccellenze a livello internazionale che abbiamo visto impegnate nelle maggiori emergenze marittime ed in lavori in aree critiche sia dal punto di vista geopolitico, che ambientale, climatico. Il loro apporto economico al Paese è importante, coinvolge più settori produttivi,dalla cantieristica navale, la robotica, l’elettronica, la meccanica, la logistica, la ricerca di nuovi materiali e tecnologie per la operatività a grandi profondità marine.

Il progresso di un Paese non può esistere senza la ricerca. Il comparto scientifico, sebbene numericamente inferiore, è di prima grandezza con soggetti come CNR, ENEA, ICRAM, ISPRA, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università, Sovraintendenze che per lo svolgimento delle loro funzioni, necessitano di personale altamente qualificato. Personale che, vogliamo sottolinearlo, abbiamo visto immergersi in tutti i mari del mondo persino nelle fredde acque antartiche. Non dimentichiamo poi l’importante contributo della ricerca scientifica per la conservazione, documentazione video fotografica ed il recupero di manufatti e reperti archeologici dei nostri mari, veri scrigni di storia e cultura. Un’opportunità che non possiamo e dobbiamo trascurare

Il settore medico subacqueo, storicamente eccellenza italiana, ha sviluppato conoscenze significative nella terapia iperbarica e nella diagnosi, che comprendono la cura degli incidenti professionali subacquei ma anche la cura di patologie quali le cancrene, l’osteoporosi, le fratture complesse, la cura di ferite difficili, etc. In questo eccelle a livello internazionale la SIMSI, Società Italiana Medicina Subacquea ed Iperbarica, di cui è presidente il dott. Pasquale Longobardi, figura di riferimento per tutto il mondo medico italiano e non solo Italiano. Non tutti sanno che grazie a questi medici decine di migliaia di pazienti vengono trattati ogni anno.

Non ultime le Istituzioni militari, come il Com.Sub.In. della Marina Militare (uno dei fiori  all’occhiello delle nostre Forze Armate), che contribuiscono alla sicurezza delle attività lavorative in mare in operazioni complesse come la  bonifica degli ordigni nelle acque, ed i Corpi dello Stato come Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitanerie di Porto che con i loro reparti subacquei assicurano la presenza dello Stato ed il rispetto delle leggi, nonché interventi per il salvataggio di vite umane. Ad esse si unisce il contributo degli Enti ed Istituti dello Stato per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente marino e fluviale che impegnano centinaia di uomini e mezzi lungo le coste italiane.

In estrema sintesi, un intero mondo che ogni giorno popola il mare con competenza e professionalità per il benessere del nostro Paese e che necessita l’attenzione delle Istituzioni per ottenere finalmente una legge quadro.

Purtroppo l’Italia è l’unico Paese europeo che non possiede ancora una legge nazionale onnicomprensiva per la regolamentazione della sicurezza nelle Attività Subacquee. Ove esistenti, vi sono norme locali o regionali  che,  in mancanza di un riferimento legislativo nazionale, possono essere in contrasto con quelle delle vicine giurisdizioni. Questa mancanza di un unico filo conduttore talvolta ha causato incidenti mortali che si sarebbero potuti talvolta evitare. La necessità di definire univocamente concetti base, assicuranti il diritto alla sicurezza dei lavoratori, è quindi fattore inderogabile. Dal 1970 ad oggi sono una decina i progetti di legge vanamente presentati da più parti politiche. Purtroppo non si è mai riusciti a portare a termine l’iter legislativo demandando la soluzione alla legislazione successiva. Una legge quadro nazionale è quindi considerata necessaria per dare dignità al settore subacqueo e a tutti i lavoratori che, a diverso livello, vi operano.

 

I firmatari del presente manifesto  chiedono pertanto che il Governo si adoperi con forte determinazione affinché anche l’Italia sia dotata al più presto di una Legge per la Disciplina delle Attività Subacquee dando, nel rispetto dei ruoli, mansioni e competenze nei diversi comparti, chiarezza di ruoli alle aziende, alle organizzazioni, associazioni, agenzie e agli operatori subacquei, al pari di quanto già avviene negli altri Paesi europei.

Per aderire alla sottoscrizione del manifesto per la Dignità della Subacquea Italiana è sufficiente inviare una email a info@assoimpresesub.it con oggetto Adesione al manifesto. In caso di organizzazione, associazione, ente, organismo si prega di allegare un logo rappresentativo in formato .jpg, indirizzo web qualora esistente), ed il nominativo del rappresentante legale.

       

      

Per scaricare il manifesto segui questo LINK

Questa iniziativa 
è stata lanciata dalla Associazione Imprese Subacquee Italiane AISI),  un’associazione che rappresenta il mondo delle imprese che eseguono lavori ed opere subacquee per conto terzi. 

L’associazione AISI, fondata nel 2000,  rappresenta oggi le aziende e gli operatori subacquei più evoluti sotto il profilo dell’organizzazione aziendale, che ispirano la loro attività alla sicurezza ed alla valorizzazione delle risorse umane secondo le più avanzate tecnologie e buone prassi che si rifanno a standard internazionali e alla Norma UNI 11366.

 

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vincenzo de vita
Ospite
vincenzo de vita
27/07/2018 17:39

tutto bello, ho letto con attenzione, l’artico, per il passato hanno tentato di fare una legge per le attività ricreative, a tutto oggi, non se ne fatto niente, auguriamoci che il messaggio arrivi forte e chiaro al nostro governo, per la subacquea professionale ots, se non vado errato ce una legge regione sicilia che dovrebbe diventare nazionale e stata curata da cedifop e da vari senatori a roma, comunque qualcosa si sta muovendo auguriamoci, che si possa avere anche in italia le basi per questa legge.

admin
Amministratore
28/07/2018 6:35
replicare a  vincenzo de vita

dobbiamo sperare che tutti i comparti della subacquea ricevano finalmente la giusta attenzione 🙂 Ci vuole l’impegno di tutti per un cambio epocale

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