Ocean for Future

Ultima Clock Widget

  • :
  • :

che tempo che fa

Per sapere che tempo fa

Per sapere che tempo fa clicca sull'immagine
dati costantemente aggiornati

OCEAN4FUTURE

La conoscenza ti rende libero

su Amazon puoi trovare molti libri sulla storia del mare (ma non solo) e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

i 100 libri da non perdere

NO PLASTIC AT SEA

NO PLASTIC AT SEA

Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

Ultimi articoli

  Address: OCEAN4FUTURE

Cosa c’è dietro una fotografia? di Francesco Pacienza

Reading Time: 5 minutes

livello elementare
.
ARGOMENTO: FOTOGRAFIA SUBACQUEA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: DIDATTICA
parole chiave: fotografia subacquea, fotografia, creatività

 

Si sente spesso dire, osservando una foto particolarmente bella, che è tutto un trucco, che è manipolata con Photoshop e nei casi peggiori che, l’autore, abbia fatto ricorso a chissà quali mefistofeliche tecniche di manipolazione della realtà e sottoposto ad atroci torture il soggetto, o i soggetti, ritratto/i.

Come spesso accade le fantasie superano la realtà e servono solo a scatenare putiferio cercando di sminuire il lavoro, duro e minuzioso, fatto di conoscenza, pazienza e abilità tecnica, che c’è dietro una foto apparentemente semplice. Mi trovo a Sharm El Sheikh presso il Royal Grand Sharm, parlando con le guide di Scubadreamer di cosa fosse possibile trovare e fotografare nell’House Reef, tra le tante cose mi viene detto che vi è un anemone con i classici pesci pagliaccio e con le uova. Wow, ottima occasione per poter riprendere gli occhietti dei futuri nascituri mentre sono ancora racchiusi nelle cellette ovariche. Facciamo un primo tuffo equipaggiato di un bel fisheye e verso la fine dell’immersione vado a cercarmi il famoso anemone con le uova di pesce pagliaccio. Anemone stupendo che protende i suoi tentacoli alla leggera corrente, la coppia di pesci pagliaccio, un maschio e una femmina, si alzano a difendere la futura prole. Ma dove sono queste benedette uova? Osservo bene, con attenzione, ma non vedo niente.


Appoggio la mia mano su un pezzo di corallo morto alla mia sinistra, ed ecco che papà Pagliaccio parte verso la mia mano dandomi dei colpetti con i denti ben in vista. Vuoi vedere che da queste parti ci sono le uova? Accendo la torcia e in una rientranza di questo corallo morto scorgo la massa rossiccia delle ovature. Valuto che lo spazio tra il bordo del piede dell’anemone e la parete con le ovature è di circa quindici/venti centimetri: uno spazio sufficiente, secondo me, per poter infilare il dome e scattare. Mentre continuo ad osservare la scena cerco di immaginare nella mia mente come avrei potuto effettuare la foto che si andava delineando nella mia mente. Guardo il manometro e decido di risalire.

Durante la permanenza in superficie, ormai il pomeriggio è inoltrato, decido di scendere con la configurazione macro così formata: obiettivo 60mm Macro, lente addizionale +20 e un solo flash con snoot (#Snooty). Preparo l’attrezzatura, chiedo ai miei compagni di immersione se qualcuno di loro volesse fotografare quell’anemone con le ovature e davanti ad un loro diniego decido di dedicare tutta l’immersione alla realizzazione della foto che ho in mente. Appena scesi, mi accorgo di una fastidiosa corrente che non mi permette di stare fermo, eppure ho bisogno di stabilità per poter realizzare la foto che ho in mente: sgonfio tutto il GAV e mi posiziono sulla sabbia in modo da ridurre al minimo ogni sorta di movimento. Lo spazio che apparentemente sembrava sufficientemente ampio si rivela ben presto alquanto angusto per infilarvi agevolmente il dome della custodia con il porta filtri montato e con lo snoot. Faccio un po di tentativi per cercare il miglior angolo per l’inquadratura che voglio ottenere, monto la lente e accendo la luce pilota del flash. 

i tentacoli dell’anemone che accarezzano le uova

Inizio con il delicato e laborioso lavoro di posizionamento dello snoot in modo da riuscire a creare l’effetto di luce radente che ho in mente e, allo stesso tempo esaltare le esili figure delle sacche ovariche con gli occhietti dei pescetti.

Anche i tentacoli dell’anemone fanno il “loro lavoro” spostandosi e finendo spesso nell’inquadratura; vabbè questa è la Natura e fa parte del gioco delle parti: che gusto ci sarebbe se fosse tutto facile?

Nel frattempo sono già trascorsi trenta minuti di immersione, mi guardo intorno per vedere se c’è qualcuno dei miei amici che ha cambiato idea nel frattempo: non vedo nessuno, sono solo con l’anemone, i pesci pagliaccio e le ovature. Mi riposiziono e riprendo a scattare, dopo altri dieci minuti, finalmente sul monitor compare lo scatto che ho in mente: la striscia degli occhietti è a fuoco, solo una striscia, il nero sopra di essi è buono e posso completare l’immagine inserendo lo scatto della superficie dell’acqua sopra di me con gli snorkelisti che nuotano.

Caspita sono passati 45 minuti dall’inizio dell’immersione, ed ho consumato 100 bar di aria stando fermo il più possibile a dieci metri di profondità. Sento la fatica ma la soddisfazione per aver realizzato quello che avevo in mente mi da nuova carica e riprendo. Non conto più le apnee che sono costretto a fare per evitare anche il più piccolo movimento che avrebbe vanificato l’inquadratura e fatto impazzire l’autofocus. Realizzare una foto come questa non è mai una passeggiata specialmente se sono in concorso molteplici difficoltà e varianti; tutto inizia con la valutazione se vi siano o meno le condizioni per realizzarla e con quali difficoltà: studio e programmazione. Restare decine di minuti fermo ad attendere qualcosa che non accadrà mai, non ha senso e diventa importantissimo saper valutare da subito l’intera scena; in caso contrario meglio cambiare soggetto e cercare altro.

Ma la soddisfazione del risultato ottenuto ripaga tutte le fatiche necessarie per ottenerlo. Quando guardate una foto, apparentemente semplice, provate a chiedervi se la sua realizzazione sia stata veramente semplice.

Buona luce a tutti.

Potete raggiungere il sito di Francesco Piacenza tramite questo Link 
 
 
print
(Visited 303 times, 1 visits today)
Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Legenda

Legenda

livello elementare articoli per tutti

livello medio articoli che richiedono conoscenze avanzate

livello difficile articoli specialistici

Traduzione

La traduzione dei testi è fornita da Google translator in 42 lingue diverse. Non si assumono responsabilità sulla qualità della traduzione

La riproduzione, anche parziale, a fini di lucro, e la pubblicazione per qualunque utilizzo degli articoli e delle immagini pubblicate è sempre soggetta ad autorizzazione da parte dell’autore degli stessi che può essere contattato tramite la seguente email: infoocean4future@gmail.com


If You Save the Ocean
You Save Your Future

OCEAN4FUTURE

Salve a tutti. Permettetemi di presentare in breve questo sito. OCEAN4FUTURE è un portale, non giornalistico, che pubblica articoli e post di professionisti e accademici che hanno aderito ad un progetto molto ambizioso: condividere la cultura del mare in tutte le sue forme per farne comprendere la sua importanza.

Affrontiamo ogni giorno tematiche diverse che vanno dalla storia alle scienze, dalla letteratura alle arti.
Gli articoli e post pubblicati rappresentano l’opinione dei nostri autori e autrici (non necessariamente quella della nostra redazione), sempre nel pieno rispetto della libertà di opinione di tutti.
La redazione, al momento della ricezione degli stessi, si riserva di NON pubblicare eventuale materiale ritenuto da un punto di vista qualitativo non adeguato e/o non in linea per gli scopi del portale. Grazie di continuare a seguirci e condividere i nostri articoli sulla rete.

Andrea Mucedola
Direttore OCEAN4FUTURE

Chi c'é online

15 visitatori online

Ricerca multipla

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
Archeologia
Associazioni per la cultura del mare
Astronomia e Astrofisica
Biologia
Cartografia e nautica
Chi siamo
Climatologia
Conoscere il mare
Didattica
Didattica a distanza
disclaimer
Ecologia
Emergenze ambientali
Fotografia
Geologia
geopolitica
Gli uomini dei record
I protagonisti del mare
Il mondo della vela
L'immersione scientifica
La pesca
La pirateria
La subacquea ricreativa
Lavoro subacqueo - OTS
Le plastiche
Letteratura del mare
Malacologia
Marina mercantile
Marine militari
Materiali
Medicina
Medicina subacquea
Meteorologia e stato del mare
nautica e navigazione
Normative
Ocean for future
OCEANO
Oceanografia
per conoscerci
Personaggi
Pesca non compatibile
Programmi
Prove
Recensioni
Reportage
SAVE THE OCEAN BY OCEANDIVER campaign 4th edition
Scienze del mare
Sicurezza marittima
Storia della subacquea
Storia della Terra
Storia Navale
Storia navale del Medioevo (post 476 d.C. - 1492)
Storia Navale dell'età antica (3.000 a.C. - 476 d.C,)
Storia navale dell'età moderna (post 1492 - oggi)
Storia navale della prima guerra mondiale (1914-1918)
Storia navale della seconda guerra mondiale (1939 - 1945)
Storia navale Romana
Subacquea
Subacquei militari
Sviluppi della scienza
Sviluppo compatibile
Tecnica
Uomini di mare
Video
Wellness - Benessere

I più letti di oggi

 i nodi fondamentali

I nodi fanno parte della cultura dei marinai ... su Amazon puoi trovare molti libri sul mare e sulla sua cultura :) clicca sull'immagine ed entra in un nuovo mondo :)

Follow me on Twitter – Seguimi su Twitter

Tutela della privacy – Quello che dovete sapere

> Per contatti di collaborazione inviate la vostra richiesta a infoocean4future@gmail.com specificando la vostra area di interesse
Share
Translate »