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livello elementare
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ARGOMENTO: RECENSIONI
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: FOTOGRAFIA
parole chiave: Francesco Pacienza, fotografia subacquea
In occasione di Eudi Show 2018, la più grande kermesse sul mondo della subacquea in Italia, è stato presentato il nuovo volume della collana SCATTI SOMMERSI, dedicata ai Maestri della Fotosub Italiana. Nata nel 2017 con i primi due volumi dedicati ad Andrea Ghisotti, scelto come ideale nume tutelare di questa raccolta ed a Francesco Turano, quest’anno la collana si presenta con una monografia il cui protagonista è Francesco Pacienza.
MA COS’E’ E COSA VUOL ESSERE SCATTI SOMMERSI?
Il modo migliore per scoprirlo è rileggere sintetizzando quanto ha scritto Angelo Mojetta, direttore della collana presentata da Magenes, un editore che del mare ha fatto la sua specialità pubblicando decine di titoli che hanno al centro il mondo sommerso.
“Viene il momento” così scrive Mojetta “in cui si comincia a fare un bilancio degli anni passati mettendo all’attivo le cose buone e chiedendo perdono per gli errori. Ė anche il momento in cui si aprono i cassetti in cui abbiamo rinchiuso sogni e speranze e si prova a trasformarli in realtà prima di tutto con le proprie forze e poi, magari con l’aiuto di qualcuno disposto a credere e a condividere i nostri progetti. SCATTI SOMMERSI è uno di questi … . Ne parlavo con qualcuno dell’ambiente cercando di capire se poteva funzionare e suscitando reazioni controverse, a volte annoiate, a volte stupite, qualche volta interessate. Tutte finivano quasi invariabilmente con una domanda: “Perché?” che sottintendeva in genere “Chi te lo fa fare? Cosa cerchi?”
I sogni, però, sono desideri e i desideri, almeno in questo caso, si sono avverati mettendo a disposizione degli appassionati di fotografia un qualcosa che non c’era, una serie di libri fotografici dedicati alla fotografia subacquea, una collana fatta di piccole e pregevoli tirature da collezionare per raccogliere le immagini più belle del mondo sommerso, scelte dagli autori, e soltanto da loro, per raccontare con gli occhi di grandi fotografi subacquei italiani la passione, il talento, la capacità di imprigionare la bellezza e di saper guardare là sotto con occhi diversi.
L’obiettivo di queste monografie è tanto semplice quanto nobile: permettere a tanti di conoscere meglio le grandi firme, studiarne le tecniche e ispirarsi, come sempre accade quando si guarda a chi lasciato un segno tangibile. E’ un invito, in fondo, a scoprire o approfondire, a fare di più o meglio, a raccogliere un ideale testimone, come hanno fatto questi fotografi dai grandi del passato, e trasmetterlo alle generazioni più giovani per portare sempre più in là le frontiere della fotografia subacquea.
Per il 2018 questo compito spetta al volume dedicato a Francesco Pacienza, un fotografo che non ha certo bisogno di presentazioni, ma che nella sua monografia sarà raccontato, come è regola in questa collana, da tre testimonial i cui nomi da soli sono un implicito riconoscimento alla bravura del nostro fotografo: Settimio Cipriani (penta campione del Mondo di Fotografia Subacquea CMAS), Amos Nachum (fondatore di Big Animals, un’organizzazione che si occupa di divulgazione sui grandi mammiferi per sensibilizzarne la protezione, e speaker al governo della California) e Imran Ahmad (fotografo indonesiano, ricercatore e Ambasciatore per gli Oceani per la Blancpain).
Hanno scritto di Francesco Pacienza:
Francesco è un visionario della fotografia subacquea, una persona che rende realizzabili ciò che per gli altri non sono; e tutte le sue fotografie sono impregnate di queste visioni: in una parola, Francesco, può essere considerato un rivoluzionario nel linguaggio fotografico e nello stile, a volte molto stereotipato, della fotografia subacquea. (Amos Nachoum).
Francesco Pacienza incarna la dichiarazione di cui sopra: il mago della luce. Per quanto semplici e banali siano i suoi soggetti, riesce sempre a tirar fuori il meglio da loro. La sua capacità di composizione dimostra tutta la sua maestria. Come dire “rendere l’ordinario, straordinario”. Quindi aggiunge i colori alla sua tavolozza (la fotografia, ndt), come un pittore o un artista. (Imran Ahmad).
Una cosa che mi ha sempre colpito di Francesco è la sua continua e costante ricerca verso nuove tecniche fotografiche, come quando iniziò a fotografare i nudibranchi con lo sfondo bianco ma contestualizzandoli per poi applicare questa tecnica anche ad altri soggetti meno “collaborativi” come spirografi, cavallucci marini e pesci. Questa tecnica, molto osteggiata in Italia, finirà per diventare, insieme a quella dello specchio, un must a livello mondiale dove viene tutt’ora apprezzata e applicata da tanti nomi della fotosub. (Settimio Cipriani).
Congratulazioni a Francesco Pacienza da tutta la redazione di OCEAN4FUTURE.
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ammiraglio della Marina Militare Italiana (riserva), è laureato in Scienze Marittime della Difesa presso l’Università di Pisa ed in Scienze Politiche cum laude all’Università di Trieste. Analista di Maritime Security, collabora con Centri di studi e analisi geopolitici italiani ed internazionali. E’ docente di cartografia e geodesia applicata ai rilievi in mare presso l’I.S.S.D.. Nel 2019, ha ricevuto il Tridente d’oro dell’Accademia delle Scienze e Tecniche Subacquee per la divulgazione scientifica.
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