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NO PLASTIC AT SEA

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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Fotografi del mare: Lorenzo Terraneo e le meraviglie del mare

Reading Time: 6 minutes

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livello elementare
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ARGOMENTO: FOTOGRAFIA
PERIODO: XXI SECOLO
AREA: FOTOGRAFIA SUBACQUEA
parole chiave: Terraneo
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Quando Lorenzo Terraneo mi contattò la prima volta per inviarmi delle foto per la campagna SAVE THE OCEAN by Oceandiver percepii immediatamente che dietro quelle fotografie c’era la voglia di lanciare un forte messaggio ambientalista. Al di là delle sue indiscusse capacità tecniche, Lorenzo Terraneo ha passato il limite che fa di un fotografo un artista.

lor ter 0Lorenzo Terraneo, milanese classe 67, lavora nel mondo della comunicazione e del web marketing. Nel 2010 ha unito la forte passione per il mare e la subacquea con quella per la fotografia che lo ha sempre accompagnato dalla prima reflex analogica Nikon acquistata durante il periodo del liceo. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti negli anni nei concorsi naturalistici e/o subacquei nazionali e internazionali, spiccano quelli di: Asferico, Oasis, Neapolis, Ocean Art (Usa), Tipoty – Travel Photographer of the Year (U.K.), Golden Turtle (Russia), Pictures of the year – Ocean Geophics Society (Australia), National Wildlife Federation annual photo contest (Usa), Sea international photo contest NCUPS (USA), Ocean of life (Sudafrica). Un curriculum non male.  Le sue opere sono state esposte sia in Italia (Milano, Napoli, Genova, Ortona, mostra itinerante Neapolis sul mediterraneo) che all’estero (Iziko South African Museum in Cape Town, Zagabria, San Francisco, Mosca) e stampate su diverse riviste (Il Subacqueo, National Wildlife world edition, Scubashooter).

terraneo mostra

In questi giorni potrete avere la possibilità di ammirare le sue opere a Pavia, in un nuovo splendido spazio espositivo, il SID, ovvero lo Spazio per l’Immagine e il Design, un luogo fisico pensato per aprirsi alla multimedialità, per accogliere espressioni d’arte innovative e forme di linguaggio inedite per la città, specialmente applicate al campo della fotografia, della video art, ma anche della grafica e del design.

lorterr 1

“Vedere un polpo di taglia media che si avvicina a grande velocità con comportamenti inusuali è una situazione che ti provoca qualche secondo di “smarrimento”. Poi ti accorgi che il povero animale è stato preso all’amo e capisci che tu ti trovi esattamente nella linea di recupero. Vedere e sentire, l’agitazione del povero polpo, mi ha profondamente turbato. Disperatamente cercava di opporsi al suo triste destino, ma il fondo sabbioso non gli offriva nessun appiglio. Ci ha provato in corsa anche con il mio oblò poi fortunatamente si è liberato dall’amo ed è riuscito a scappare” citazione Lorenzo Terraneo

Avrei voluto farlo io ma i cento impegni del nostro magazine saturano molte, forse troppe, delle mie giornate … ma voglio riportare l’intervista che Roberto Mutti ha fatto a Lorenzo Terraneo in occasione dell’inaugurazione della mostra.

t1

Di fronte alla bellezza di certe immagini ci si chiede sempre quanta fatica abbia fatto un autore per raggiungere questi risultati. Figurarsi poi se c’è di mezzo una tecnica difficile come è quella della fotografia subacquea.

Quando nel 2010 ho iniziato a fotografare sott’acqua ero già un sub esperto ma i primi risultati ottenuti con una compatta erano stati deludenti: per ottenere tre buone fotografie bisognava fare una quantità smisurata di scatti. Ho capito subito che per fare un salto di qualità e non fare il “turista” dei fondali dovevo dotarmi di un’attrezzatura professionale che è quella che ancora uso: reflex scafandrata e flash esterni senza i quali non è pensabile lavorare. Detto questo, bisogna fotografare moltissimo per ottenere i risultati che ci si prefigge perché sott’acqua non si controlla nulla: si scatta, si esce, si verificano i risultati facendo esperienza per la successiva immersione. Bisogna fare molte prove perché si lavora senza avere il controllo di molti aspetti, basti pensare alle particelle in sospensione che sotto non si percepiscono ma che il flash evidenzia e in una fotografia sono fastidiose. Senza dimenticare il problema della narcosi d’azoto: rimanere sott’acqua molto tempo è pericoloso perché interviene la stanchezza, le funzioni cerebrali rallentano e si hanno difficoltà a cercare soluzioni originali.

t4

Ci si immagina che per ottenere queste immagini occorra raggiungere mete lontane. Qui, invece, la situazione è ben diversa e il “terreno di caccia” è a due passi da casa.

Molti fanno immersioni in luoghi esotici ma i soggetti sono sì spettacolari ma sempre gli stessi. Io, al contrario, assieme a un folto gruppo di colleghi, vado quasi settimanalmente e in ogni stagione a Capo Noli, sulla costa ligure della Riviera di Ponente non lontano da Savona dove posso appoggiarmi a un diving situato sulla spiaggia così da avere tutti i confort di una struttura attrezzata ma senza vincoli di orario, perché per un fotografo subacqueo è essenziale disporre di tempo per cercare, sperimentare e sentirsi tutt’uno con il mare e i suoi abitanti. Conoscere il fondale e la vita che lo abita, permette di non essere più un estraneo che tenta di “rubare” immagini come un turista fugace, ma diventi parte di uno spazio, lo conosci, lo rispetti, ne fai parte. Così ogni piccola differenza di comportamento degli organismi ti balza all’occhio e puoi cogliere una stella marina che sta gettando le sue uova o seguire la caccia alle giovani castagnole dei pesci lucertola.

t2

A proposito del tempo, questo consente di cercare con più cura le riprese e di cercare soluzioni originali.
Con immersioni che durano anche più di due ore, ti puoi permettere di studiare posizioni e luci migliori rendendo fotograficamente interessanti anche i soggetti apparentemente comuni e “banali”. Saper controllare potenza e angolazione dei flash permette di far emergere il giallo in un ambiente dove la dominante è blu ma anche di staccare il soggetto dal fondo così da esaltarne le caratteristiche. Sempre tenendo conto che non tutti gli animali riflettono nello stesso modo: lo spirografo lo fa poco mentre i pesci azzurri la fanno come fossero dei veri e propri specchi. Detto questo, anche se ti prepari bene ci si può sempre imbattere in qualcosa di insolito e lì bisogna essere pronti ad affrontare le nuove situazioni. Per farlo la conoscenza del territorio fa la differenza: mi sono dedicato allo studio dell’habitat con corsi di biologia marina per riconoscere le specie e i comportamenti prima ancora di osservarli. Si scopre così, per esempio, che i polpi sono molto intelligenti e se fai loro i grattini in mezzo agli occhi si rilassano. Dove mi immergo la biodiversità è tale che non manca nulla per scattare foto grandangolari con il fisheye. Ma la vera ricchezza si apre alla fotografia macro con innumerevoli varietà di gamberetti, spirografi, serpule, per citarne alcuni. Bisogna però avvicinarsi a pochi centimetri ma non è detto che i soggetti siano d’accordo anche se di notte un pò dormicchiano e si riesce ad avvicinarsi meglio. Può sorprendere ma i soggetti delle mie immagini sono spesso lunghi pochi centimetri e in quella piccolezza si nascondono vere e proprie meraviglie.

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Quello subacqueo è un altro mondo: quanto ci aiuta a riflettere su noi stessi?
Mi danno fastidio i fotografi che affermano di essere ambasciatori della bellezza del mare: così si fa della facile retorica che rischia di farci dimenticare quanto lo stiamo rovinando perché, se tutto continua a questo ritmo, nel 2048 non ci sarà più neppure un pesce.

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OCEAN4FUTURE
Il messaggio non poteva essere più diretto … troppo spesso l’immagine nasconde la realtà … la “foto denuncia” da fastidio e nel campo della fotografia professionale non tutti hanno il coraggio di mostrare la verità. Eppure disegnare con la luce la meraviglia del mare è forse il messaggio piu forte per attrarre l’attenzione delle masse. Lo fecero grandi protagonisti come Cousteau, mostrando il continente blu con le sue bellezze. E grazie a lui che molti di noi si sono avvicinati … l’immagine è messaggio che ognuno di noi, con le nostre capacità, deve lanciare per salvare il mare e le sue creature … l’immagine è conoscenza  della bellezza ma anche delle emergenze che stiamo vivendo … l’immagine è amore  verso questo immenso e ancora sconosciuto continente e Lorenzo Terraneo ci trasmette con le sue foto emozioni che ci danno tutto questo.

La mostra sarà aperta fino al 27 di agosto 2017 … non mancatela.
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Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo
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