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Petizione OCEAN4FUTURE

Titolo : Impariamo a ridurre le plastiche in mare

Salve a tutti. Noi crediamo che l'educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado sia un processo irrinunciabile e che l'esempio valga più di mille parole. Siamo arrivati a oltre 4000 firme ma continuiamo a raccoglierle con la speranza che la classe politica al di là delle promesse comprenda realmente l'emergenza che viviamo, ed agisca,speriamo, con maggiore coscienza
seguite il LINK per firmare la petizione

  Address: OCEAN4FUTURE

Breve storia del Woods Hole Oceanographic Institution di Giorgio Caramanna

Reading Time: 6 minutes

 

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livello elementare
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ARGOMENTO:  OCEANOGRAFIA
PERIODO: XX -XXI SECOLO

AREA: STATI UNITI
parole chiave: WHOI

Woods_Hole_Oceanographic_Institution_(emblem)Il Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), sito nell’omonimo villaggio lungo la costa del Massachusetts, è oggi uno dei centri di ricerca oceanografici tra i più avanzati al mondo annoverando uno staff di oltre 950 persone tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo. Con un budget annuo di circa 215 milioni di dollari, la maggioranza proveniente da fondi federali ma con un importante contributo di donazioni private, sviluppa ricerche in geologia, biologia, ecologia ed ingegneria con oltre 500 progetti attivi in contemporanea.

6.Una veduta del porto del WHOI negli anni 1960

Una veduta del porto del WHOI negli anni ’60

L’Istituzione è organizzata in sei dipartimenti, l’Istituto Cooperativo per il Clima e l’Oceanismo e un centro di politica marina. Le sue strutture a terra sono situate nel villaggio di Woods Hole, Massachusetts, Stati Uniti e un chilometro e mezzo dal Quissett Campus. La maggior parte dei finanziamenti dell’Istituzione deriva da sovvenzioni e contratti della National Science Foundation e altre agenzie governative, amplificate da fondazioni e donazioni private. Gli scienziati, gli ingegneri e gli studenti di WHOI collaborano per sviluppare teorie, idee di prova, costruire strumenti di navigazione e raccogliere dati in ambienti marini diversi. Lavorando in tutti gli oceani del mondo, la loro agenda di ricerca comprende: attività geologica profonda, vita vegetale, animale e microbica e le loro interazioni nell’oceano, erosione costiera, circolazione oceanica, inquinamento oceanico e naturalmente gli effetti del cambiamento climatico globale.

Le attività del WHOI sono ospitate in 65 diversi edifici incluso un campus universitario di 190 ettari. Un porto privato garantisce l’attracco per le navi da ricerca ed è anche la sede di un esclusivo centro di addestramento subacqueo i cui istruttori hanno collaborato in parte dell’addestramento per gli astronauti della NASA e nel testare nuove attrezzature come la “Exo Suit” descritta in un precedente articolo. Il WHOI sin dal 1968 ha stabilito una proficua collaborazione con il prestigioso Massachusetts Institute of Technology (MIT) sviluppando un programma formativo che involve circa 950 studenti post-laurea e dottorandi.  Studenti universitari possono inoltre partecipare ad uno stage estivo di 12 settimane durante le quali hanno l’opportunità di lavorare al fianco di ricercatori in una vasta serie di ricerche multidisciplinari. Un nutrito staff di tecnici ed ingegneri garantisce supporto e logistica per le molteplici attività del WHOI inclusa la gestione e manutenzione del sottomarino da ricerca profonda Alvin del quale abbiamo parlato in un articolo precedente.

7.Un campionatore di gas manovrato dall’Alvin (C. German –WHOI)

Un campionatore di gas manovrato dall’Alvin (C. German –WHOI)

La storia del WHOI parte da lontano quando nel 1871 Spencer Baird, allora Commissario per la Pesca degli Stati Uniti, decise di fondare un primo laboratorio temporaneo nel piccolo villaggio di Woods Hole attratto dalle sue acque incontaminate e dalla buona profondità degli approdi che consentivano un facile ormeggio a vascelli anche di grandi dimensioni. Il nome Woods Hole deriva infatti dalla presenza di uno stretto che collega Buzzards Bay con il Vineyard Sound originando forti correnti e vortici durante il cambio di marea, un “buco nell’acqua”, che mantengono le acque sempre pulite. Verso la fine degli anni 1920 l’Accademia Nazionale delle Scienze raccomandò la creazione di un laboratorio oceanografico lungo la costa orientale degli Stati Uniti e Woods Hole fu prescelta come la località più opportuna per installarvi un centro di ricerca marina.

1.Il veliero da ricerca Atlantis (WHOI)

Il veliero da ricerca Atlantis (WHOI)

Nel 1930, grazie alla donazione da parte della Fondazione Rockefeller di tre milioni di dollari (equivalenti a circa 43 milioni di dollari al valore odierno), venne ufficialmente fondato il Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI). L’Istituto con questa ingente somma acquisí  anche la sua prima nave da ricerca, l’“Atlantis”, un ketch di 143 piedi. Fu l’inizio di una lunga serie di unità navali impiegate per ricerca oceanografica che si susseguiranno nel tempo. Nel 1958 la “Chain”, un’ex nave militare per recuperi marittimi della lunghezza di 213 piedi, rappresentò la prima nave oceanografica di grandi dimensioni a disposizione del WHOI. Il sommergibile Alvin si unì alla flotta nel 1968 con una specie di pontone catamarano “Lulu’” nel ruolo di nave appoggio. Nel 1970 la R/V Knorr entrò in servizio; dotata di un potente e sofisticato sistema sonar verrà in seguito impiegata anche nella localizzazione del relitto del Titanic nel 1985.

2.Atlantis II, la nuova nave appoggio dell’Alvin (C. Knight –WHOI)

Atlantis II, la nuova nave appoggio dell’Alvin (C. Knight – WHOI)

Nel 1975 la “Chain” venne dismessa e sostituita dalla più moderna “Oceanus” che rimarrà in servizio al WHOI fino al 2012; in seguito venne trasferita all’Università dell’Oregon. Nel 1997 la R/V Atlantis II diventa la nuova nave appoggio per l’Alvin consentendo estesi periodi di ricerca in mare con crociere scientifiche che possono durare fino a 60 giorni. Ma il Centro non smette di operare e e, l’ultimo acquisto, è la nave da ricerca R/V Neil Armstrong, commissionata nel 2015 in sostituzione della R/V Knorr.

La nave da oltre 47 milioni di dollari, porta il nome dell’astronauta americano il cui “piccolo passo” sulla Luna aprì all’Umanità una nuova prospettiva. Così questa nave continuerà la sua eredità di esplorazione negli oceani del mondo. Il R/V Neil Armstrong soddisfa i requisiti tecnici per supportare la ricerca oceanografica avanzata in oceani tropicali e temperati di tutto il mondo.  Il ruolo fondamentale che il Nord Atlantico e gli Oceani Artici svolgono nel clima della Terra ha portato concentrare gli sforzi scientifici per osservare queste aree e per studiare gli ecosistemi del Nord Atlantico e la loro sostenibilità.

3.La nave da ricerca N. Armstrong attraccata al molo del WHOI (K. Kostel – WHOI)

La nave da ricerca N. Armstrong attraccata al molo del WHOI (K. Kostel – WHOI)

Le navi impiegate dal WHOI appartengono alla US Navy e fanno parte della Flotta Accademica degli Stati Uniti ospitando ricercatori provenienti da ogni parte del mondo.

5.Un subacqueo risale sul Tioga (S. Whelan – WHOI)

Un ricercatore subacqueo risale sul Tioga (S. Whelan – WHOI)

Alle unità maggiori si uniscono alcune imbarcazioni per uso costiero come la “Tioga” ideata per veloci spostamenti (20 nodi di velocità) con autonomia fino a 350 miglia nautiche.

4.Alvin con la sua prima nave appoggio Lulu (C. Hinton –WHOI)

Alvin con la sua prima nave appoggio, la Lulu (C. Hinton –WHOI)

Gli ingegneri ed i tecnici impiegati al WHOI hanno anche sviluppato una nutrita flotta di veicoli subacquei e di superficie robotizzati in grado di navigare autonomamente raccogliendo una varietà di dati sull’ambiente marino. Non è inusuale vedere uno di questi “robot”navigare da solo nelle acque antistanti Woods Hole durante uno dei numerosi test.

Immersione nell’oceano (L. Madin – WHOI)

Immersione nell’oceano (L. Madin – WHOI)

Il WHOI è sempre alla ricerca di nuovi talenti e di nuove idee per continuare la sua missione di esplorazione e ricerca nei mari del pianeta. Siete interessati? Per chi volesse lavorare con questo prestigioso istituto, seguite questo link  oppure chiamate il (508) 289-2253 chiedendo di parlare con l’ Employment Services Specialists.

Dr. Giorgio Caramanna

 

Alcune delle foto presenti in questo blog possono essere state prese dal web, citandone ove possibile gli autori e/o le fonti. Se qualcuno desiderasse specificarne l’autore o rimuoverle, può scrivere a infoocean4future@gmail.com e provvederemo immediatamente alla correzione dell’articolo

 

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