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  Address: OCEAN4FUTURE

Il relitto del Irish Trader di Baltray, storie di Irlanda tra spie e terroristi

Reading Time: 4 minutes

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livello elementare
.
ARGOMENTO: RELITTI
PERIODO: XX SECOLO
AREA: OCEANO ATLANTICO
parole chiave: relitti, Irlanda, Gran Bretagna

 

Un amico mi ha segnalato un relitto molto particolare che giace, ormai in più spezzoni sulle ventose coste irlandesi. Non se ne sa molto. La nave si arenò nel 1974 in un periodo in cui le terribili tempeste si abbattono sul Mare d’Irlanda. Adagiato sul bagnasciuga, rimase su una spiaggia di sabbia dorata nei pressi di Baltray nella contea di Louth. La motonave Irish Trader era una piccola nave cargo inglese di 344 tonnellate di stazza che stava trasportando 410 tonnellate di fertilizzante verso Bristol, in Inghilterra.

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La motonave Irish Trader era una piccola nave inglese di 344 tonnellate di stazza che si areno sulle coste atlantiche. Un insieme di eventi sfortunati o un errore di navigazione?

Le ragioni del naufragio non sono note: alcuni ritennero che in questo suo ultimo viaggio qualcosa andò storto. Nessuno conosce la verità o forse si volle dimenticarla. Si ipotizzò che la motonave fu spinta in secca per ragioni fiscali, o a causa di un membro dell’equipaggio che, forse aveva alzato troppo il gomito (si sa che quando fa freddo un goccio aiuta a scaldarsi, cosa che non si dovrebbe fare, e forse qualcuno abusò nell’alcool) o semplicemente fu un errore di navigazione che infilò la nave fra le barre di sabbia mentre si avvicinava al porto di Drogheda. O forse in quella maledetta giornata ebbe un guasto e fu spinto dalla violenza delle onde sulla bella spiaggia irlandese di Baltray Beach nella contea di Louth. Si sa che il comandante era in plancia e questo fa pensare che forse le prime ipotesi potrebbero non essere troppo strampalate.

Il relitto fu abbandonato e restò adagiato sulla bagnasciuga, coperto e scoperto dal moto perpetuo delle maree. Si racconta che i famigerati fratelli Littlejohn, Keith e Kenneth, che sostenevano di essere agenti britannici infiltrati all’interno dell’IRA, si nascosero nel relitto mentre erano in fuga dal carcere. Raccontiamo brevemente la loro storia che riempì le pagine dei giornali.  Ma chi erano? Di Kenneth Littlejohn si sa che era un ex militare congedato con disonore dal reggimento paracadutisti. Dopo due rapine Birmingham e una breve esperienza in carcere, si trasferisce a Dublino nel 1970 per iniziare la sua propria azienda ed divenne popolare in città.  Si trasferì poi in Inghilterra, e attraverso le connessioni del fratello Keith, sembrerebbe che riuscì a convincere l’MI6 ad assumerlo come agente per infiltrarsi nella Irish Republican Army.

littlejohns

i misteriosi fratelli Littlejohn History repeats itself | An Phoblacht

I due fratelli, nell’ottobre del 1972, rapinarono una banca di Dublino, una filiale della Allied Irish Banks, a Grafton Street, Dublino rubando £ 67.000, a quanto pare, con implicazioni del governo britannico. Ipotesi che naturalmente fu negata dagli Inglesi. Di fatto, i due fratelli Littlejohn furono arrestati a Londra la settimana successiva subito dopo l’emissione di un mandato di estradizione da Dublino. Nel mese di marzo 1974, i due fratelli fuggirono rocambolescamente dalla prigione di Mountjoy, segando le sbarre e nascondendo i tagli fatti con un seghetto con del dentifricio.  Dopo la fuga dal carcere fuggì nuovamente in Inghilterra dove fu aiutato da Thomas Watt, un testimone dell’accusa. Mentre era in fuga, Kenneth Littlejohn rilasciò diverse interviste alla stampa rivelando di essere al soldo del MI6, come infiltrato nei ranghi dell’IRA in funzione di provocatore. Fu ripreso dalla polizia del West Midlands il 11 dicembre 1974 e processato con il fratello Keith. I due Littlejohn alla fine furono condannati al carcere dove restarono fino all’inizio del 1981 quando furono rilasciati e gli fu ordinato di lasciare per sempre la Repubblica d’Irlanda. Le notizie delle loro gesta riempirono i giornali dell’epoca e la presunta sosta al relitto durante la loro fuga portò all’attenzione dell’opinione pubblica britannica la sua esistenza. Ma torniamo all’Irish Trader.

Nel tempo il relitto incominciò a perdere la sua struttura originale, consumandosi lentamente sotto l’effetto dell vento e delle onde. Era divenuto un luogo preferito dai fotografi paesaggisti ed anche un ottimo punto di riferimento per gli escursionisti sulla lunga spiaggia di Baltray beach. Bisognava però tener conto delle forti maree per evitare di essere circondati dai rapidi flussi di acqua che con l’innalzamento delle maree serpeggiano improvvisi tra le lingue di sabbia. Lo scafo arrugginito della MV Trader consentiva, al sorgere e tramonto del sole, di scattare foto estremamente suggestive, di un romantico struggente. Le foto che vedete parlano da sole e testimoniano la drammaticità di quell’evento ma anche la vittoria della natura sull’Uomo.

Alla fine di gennaio 2016 la comunità dei fotografi ha ricevuto la notizia che questo splendido relitto ha definitivamente perso la sua lotta contro il Mare d’Irlanda, si è spezzato in più pezzi sparsi sul bagnasciuga. Ora il relitto non è più di un mucchio di lamiere arrugginite, uno spettro destinato a scomparire. Sono state le furiose tempeste invernali del gennaio 2016 che hanno alla fine indebolito lo scafo, posto in posizione verticale ed adagiato ormai mollemente sul bagnasciuga, dandogli il definitivo colpo di grazia.

Addio Irish Trader, lentamente scomparirai fra le onde portando con te i tuoi segreti.

 

foto in anteprima @ photo credit Keiran Campbell Wreck at Baltray © Kieran Campbell :: Geograph Ireland

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