Ne sentiamo tanto parlare ma non tutti sanno a cosa ci si riferisce. Eppure conoscere può comportare scelte operative sia per i fotografi che per i video operatori subacquei (ma non solo). Per la serie pillole di Mauro Francesconi, affrontiamo oggi la gamma dinamica. Con Gamma dinamica ci riferiamo alla massima differenza di luminosità tra luci e ombre che un sensore è in grado di registrare, ovvero della sua capacita’ di catturare dettagli nelle zone in ombra e nelle zone molto luminose di una determinata scena, registrando comunque sempre informazioni leggibili. E’ quella che nella pellicola fotografica era un tempo (ma ancora oggi) chiamata “latitudine di posa”.
L’unità di misura è l’EV (stop), ovvero il valore di un diaframma: +1 stop equivale al raddoppio dell’esposizione, mentre -1 stop al suo dimezzamento. L’occhio umano riesce a percepire una gamma dinamica di circa 12 stop, mentre un sensore digitale arriva a riprodurne dai 6 agli 8.
Occhi umani: 13-14 EV massimo
JPEG da fotocamera: 9 EV massimo
RAW da fotocamera: 11 EV (più o meno, dipende dai sensori)
Monitor: circa 8 EV
La gamma dinamica è strettamente legata agli ISO, infatti maggiore è la sensibilità e più alto il rischio di avere disturbo nelle zone con scarsa illuminazione, soprattutto se si tenta in fase di sviluppo di schiarirle, ecco perché al momento della ripresa è necessario valutare in modo corretto l’esposizione, anche se un errore fatto su un file RAW è facilmente recuperabile. E’ importante determinare qual è la gamma dinamica della fotocamera che si sta usando perché grazie a questo dato è possibile determinare la quantità di dettagli che verranno registrati.
gamma dinamica di due versioni della Canon 5D
Di seguito un esempio di quanto è importante il controllo dinamico dell’immagine sulla conservazione dei dettagli in esposizioni al limite.
NdR. Attenzione moltissime macchina fotografiche presentano un valore ISO di default che è, normalmente, 100 o 200 ISO. Nelle impostazioni, è possibile ridurre questo valore della metà (50 o 100 ISO). Questo viene ottenuto sovraesponendo l’immagine di uno stop, per poi tagliare i valori alti. Tenete conto che questo artifizio riduce la gamma dinamica. |
Mauro Francesconi realizza produzioni televisive e con particolare riferimento a quelle subacquee dal 1985 e in vari settori: documentaristica, news, spettacolo, cinema e pubblicità. Si occupa anche di consulenze specializzate per studi di fattibilità su produzioni televisive, realizzazione di sceneggiature per fiction e documentari, manifestazioni sul tema mare, concorsi di documentaristica. Inoltre, da diversi anni, si occupa anche di formazione professionale sulle tematiche della comunicazione televisiva. Dal 1998 collabora alle campagne di “Vivere il mare” sia come promotore per le scuole che come divulgatore nelle varie manifestazioni.
Lascia un commento