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Centro Recupero Tartarughe Marine: dopo dodici anni di attività il Comune di Brancaleone chiede lo sgombero dei locali.

tempo di lettura: 4 minuti

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livello elementare
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ARGOMENTO: ECOLOGIA E EMERGENZE AMBIENTALI
PERIODO: XXI SECOLO 
AREA: CONSERVAZIONE
parole chiave: Tartarughe

 

Tutte le specie di tartaruga marina rischiano di scomparire per sempre. Pesca eccessiva, inquinamento, traffico nautico e riduzione dei loro habitat di nidificazione sono tra le principali minacce. 

 

Ogni anno, solo nel nostro Mediterraneo, circa 200.000 tartarughe marine restano vittime della pesca professionale in reti fisse, a strascico, o negli ami da palangaro e 40.000 di queste muoiono subito. 

Il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, Reggio Calabria, ogni anno soccorre, cura e rimette in libertà decine di tartarughe marine rinvenute in difficoltà in tutta la Calabria e nello Stretto di Messina. Uno sforzo enorme che necessita il supporto di Autorità locali e cittadini per informare sempre più persone, cittadini, pescatori e turisti, affinché conoscano i giusti comportamenti da adottare per salvaguardare il benessere delle tartarughe marine. Queste iniziative, come sottolineato con forza dai mass media,  meriterebbero una maggiore attenzione e partecipazione da parte di tutti ed in particolare dallo Stato … ma purtroppo non sempre si avverte questa sensibilità. 

Una brutta notizia
Nella giornata del 12 novembre 2018 il Comune di Brancaleone (Reggio Calabria) ha richiesto di sgomberare, da cose e persone, i locali attualmente adibiti al Centro Recupero Tartarughe Marine. La lettera inviata dal Comune riporta che FERSERVIZI (Gruppo Ferrovie dello Stato) non intende più rinnovare il contratto di comodato d’uso al Comune di Brancaleone per i locali della stazione ferroviaria che, dal 2006, ospitano il CRTM di Brancaleone (concessi in comodato d’uso dal suddetto Comune alla onlus Associazione Blue Conservancy, che ha dichiarato sul suo sito di aver sempre provveduto ad autofinanziarsi nella gestione senza MAI gravare su alcuna istituzione).

La notizia ha lasciato attoniti e senza parole i volontari che con grande impegno, in questi anni, ha portato la piccola cittadina di Brancaleone ad avere una risonanza mediatica positiva a livello nazionale e internazionale per quanto concerne la tutela e conservazione delle tartarughe marine, attirando l’interesse degli autori di programmi di tiratura nazionale come Sì Viaggiare, Linea Blu, Quante Storie, L’Arca di Noè, fino alla partecipazione in un documentario della BBC. 

Nella lettera sono riportate testuali parole: Nella profonda consapevolezza dell’alto valore sociale dell’attività di codesta Onlus, che si prodiga con lodevole impegno a tutela della conservazione dell’ambiente e della natura, questa Commissione si vede costretta a richiedere lo sgombero dei locali assegnati a codesta Associazione, per poter procedere alle restituzione dei locali all’Ente proprietario.

Questo rammarica i volontari che erano riusciti ad avviare i lavori di ristrutturazione (una parte dei quali a loro carico ed una parte a opera di Ferrovie dello Stato) per riparare i danni dovuti all’alluvione, e saranno costretti a sgomberare la struttura e sospendere ogni attività.

In sintesi, a meno di un ripensamento, saranno costretti a chiudere definitivamente il CRTM di Brancaleone, una piccola ma importante realtà sulla costa ionica calabrese che, in dodici anni, ha tratto in salvo oltre 600 tartarughe marine vittime della pesca e dell’inquinamento (soprattutto da plastiche), e ospitato e formato volontari e studenti, sensibilizzando scolaresche e diverse decine di migliaia di turisti e visitatori della struttura.

l’area presenta un forte impatto da plastiche che vengono spesso ingerite dalle tartarughe causandone la morte … PENSATECI

In questa assurda vicenda, a pagarne le spese maggiori sono, purtroppo, le tartarughe marine che, senza le attività di soccorso e quelle, non meno importanti, di educazione e sensibilizzazione di grandi e piccini, non sarà più possibile salvare da ora in avanti.

Per chi volesse manifestare  la propria vicinanza e suggerire proposte alternative contattate
Filippo Armonio e Tania IL Grande, presso:
Associazione Blue Conservancy Onlus
Piazza Stazione snc, 89036 Brancaleone Reggio Calabria

C.F. 90023080808

E’ possibile effettuare una donazione per supportare l’associazione, aiutandoli in questo delicato momento a trovare una nuova sede ed a sostenere il loro operato. Ogni donazione contribuirà anche a finanziare le spese vive di gestione del centro di recupero: acquisto di farmaci, cibo, cure veterinarie, interventi chirurgici, trasporto per effettuare i soccorsi, campagne di informazione e sensibilizzazione. Inoltre, grazie al sostegno dei donatori, sarà possibile acquistare nuove vasche di ricovero, strumentario chirurgico per la sala operatoria, un ecografo (per poter diagnosticare la presenza di plastica nell’apparato digestivo, non visibile con la sola radiografia) o un nuovo impianto radiologico.

➡ Bonifico Bancario: IBAN IT 70 J 01030 81320 000001929724 intestato a Blue Conservancy Onlus, Montepaschi di Siena (BIC/SWIFT: PASCITMM)

 Microadozioni mensili di 1 € attraverso Teamingwww.teaming.net/crtmbrancaleone

 Adozioni a distanza: www.crtmbrancaleone.it/adottaunatartaruga

 Donazioni Paypal: donazioni@crtmbrancaleone.it

 Dona il tuo 5 x 1000 alle tartarughe marine. CODICE FISCALE: 90023080808

Con la speranza che FERSERVIZI possa tornare indietro sulle sue decisioni, aiutiamo le tartarughe ed il mare.

 

in anteprima photo credit @andrea mucedola

 

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